Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2115536
Anno: 
2020
Abstract: 

Il progetto di avvio alla ricerca si propone di affrontare il tema della gestione dei defunti all'interno del nostro ordinamento. Lo studio nasce dall'esigenza di approfondire e di organizzare, sotto un profilo giuridico, quel panorama di norme, funzioni e servizi che interseca, da un lato, un coacervo di interessi pubblici, dall'altro, un rilevante settore dell'economia nazionale, al fine di restituirne un quadro sistematico, omogeneo ed integrato di cui la scienza giuridica, allo stato, sconta la mancanza. In ragione della sistematicità di tale analisi, il sistema di regole e di competenze, nazionali e regionali, da cui dipende l'esercizio di funzioni amministrative preordinate alla tutela degli interessi coinvolti, verrà ad integrarsi con ulteriori fonti, tra cui i principi eurounitari, concernenti il rapporto tra libertà economiche e interessi pubblici, la proposta di legge AC1143 in discussione in Parlamento, che si prefigge l'obiettivo del riordino della materia, nonché le diverse esperienze locali e le riflessioni giuridiche con i protagonisti del settore di riferimento. In tale contesto, il perseguimento di un quadro unitario relativo alle disposizioni e alle attività coinvolte fornirà, in primo luogo, un intellegibile strumento di interpretazione normativa agli operatori del settore. Inoltre, l'emersione di principi comuni alle seppur diversificate attività legate al post mortem costituirebbe l'alveo per il riconoscimento di un sistema integrato di attività il cui perno è costituito da un servizio pubblico ad intensità variabile, che muta in virtù dei soggetti e delle condizioni coinvolte. I servizi funebri così delineati, dunque, verranno ad essere sottoposti ad ulteriore interpretazione al fine di verificare se costituiscano attività gravate da motivi imperativi di interesse generale o servizi di interesse economico generale, con risultati diversi, a seconda del tipo di ricostruzione verso cui si tenderà, all'interno dell'ordinamento.

ERC: 
SH2_4
SH2_10
SH2_6
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2799018
Innovatività: 

Il progetto di ricerca si cala in un contesto caratterizzato dalla frammentarietà degli elementi che costituiscono l'oggetto scelto per lo studio e dalla penuria dei contributi scientifici. Il compito che si propone è, dunque, arricchire le riflessioni di ordine giuridico proponendo una ricostruzione di ordine sistematico che consenta di integrare le norme presenti e, forse, quelle che verranno se il ddl AC1143 sarà approvato.
Il fine di produrre un contributo sistematico al complesso delle attività ricomprese nei servizi funerari e cimiteriali servirà a stabilire una guida che consentirà di andare anche oltre le norme di diritto positivo. Tre sono i potenziali avanzamenti di ricerca.

1) Restituire ai differenti operatori in campo un quadro interpretativo unitario dell'intera filiera delle attività, dei servizi e delle funzioni che riguardano l'amministrazione dei defunti, in modo da permettere di svolgere la propria attività entro un quadro di maggiori certezze giuridiche.

2) In tal senso, si potrà così trarre una prima conclusione di rilievo: le attività delineate nei servizi funerari e cimiteriali presentano tra loro una valenza ad alto tasso di integrazione, configurandosi come un organico settore riferito ai servizi del post mortem. Pur nelle differenze che sono consustanziali alle attività funerarie e cimiteriali, sembra possibile delineare principi e indicazioni comuni. Nell'insieme, quello che si delineerà è un sistema articolato di servizi e funzioni finalizzati a garantire la libertà con la quale ciascuna persona, direttamente o in via mediata, esprime le proprie scelte nel rispetto di idee e valori che riflettono la propria identità anche nella fase in cui la vita cessa. Nel realizzare libertà personali così importanti, le attività connesse alla gestione del post mortem sono anche gravate da rilevanti interessi pubblici che riguardano la tutela dell'igiene, la tutela della salute collettiva, l'ordine e la sicurezza, che prendono forma di volta in volta sotto forma di servizi o di funzioni a carico di soggetti diversificati. Talvolta, gli oneri di interesse pubblico si manifestano come condizioni attraverso cui la libertà della persona defunta o dei dolenti è garantita, altre volte, invece, guidano l'azione diretta delle autorità pubbliche. Ne discende che la costituzione di questa filiera integrata sostanzia un vero e proprio sistema di servizi di interesse generale o, per utilizzare un linguaggio più comune nel nostro ordinamento, un servizio pubblico ad intensità variabile, a seconda dei segmenti coinvolti della filiera e delle concrete condizioni che si vengono a determinare. Sebbene siano integrate come un sistema caratterizzato da alcuni principi e interessi comuni, le singole attività costituiscono segmenti autonomi, ispirati a regole differenziate. Risulta così con-fermata da questo quadro normativo che si profila la progettazione di un insieme di servizi e funzioni preordinato alla soddisfazione di interessi generali, a conferma di un ben noto indirizzo giurisprudenziale europeo espresso nel caso Truley (Corte di giustizia, C-373/00).

3) Altro aspetto innovativo sarà rappresentato dalla verifica della ricostruzione suggerita con la disciplina del d.lgs. n. 59 del 2010, che concerne le attività gravate da motivi imperativi di interesse generale. Infatti, se, da un lato, appare indubbio che le attività prese in esame possano essere qualificate come espressione di interessi a protezione necessaria, non è scontato in quale regime giuridico esse devono essere incluse. L'attuale stato delle conoscenze non offre elementi univoci che permettano di concludere se i servizi funebri vadano intesi solo come attività gravate da motivi imperativi di interesse generale, come usa chiamare queste attività il decreto legislativo n. 59 del 2010, o come servizi di interesse economico generale. La differenza è importante perché, nel primo caso, ci troveremmo di fronte a un'attività libera condizionata solo da alcune condizioni riconducibili strettamente alle disposizioni normative, nel secondo caso, invece, verrebbe imputata in un regime disciplinare, corredato da un insieme di regole a cui contribuiscono anche i vari soggetti regolatori, tra cui i comuni. A seconda degli esiti di questa ricostruzione, si proporranno diverse soluzioni con riferimento all'imputazione e alle modalità necessarie a rendere effettivo il diritto dei cittadini a disporre del post mortem.

Codice Bando: 
2115536

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