Il presente progetto di ricerca si pone l'obiettivo di analizzare il crescente ruolo rivestito dall'amministrazione pubblica nella produzione di regole (più o meno vincolanti), al fine di indagarne i limiti, i rischi e le opportunità nel più ampio contesto di trasformazione del sistema delle fonti del diritto su spinta dei processi economici, tecnologici, politici e sociali.
L'innovatività della ricerca risiede, in primo luogo, nel tentativo di affrontare il problema della crisi dell'assetto delle fonti dalla prospettiva del diritto amministrativo. Per lungo tempo, anche in ragione del consolidamento della distinzione disciplinare tra costituzionalisti e amministrativisti, il tema delle fonti è fuoriuscito dal panorama di indagine e dagli studi di diritto amministrativo. E questo, nonostante l'amministrazione si atteggi, da un lato, come diretta destinataria delle fonti normative in funzione di attribuzione, limitazione e controllo dei relativi poteri; ma, dall'altro, come produttrice di norme in grado di incidere sullo svolgimento dei rapporti economici e sociali. La prospettiva del diritto amministrativo costituisce, quindi, un punto di osservazione imprescindibile per comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nell'assetto delle fonti e per prospettare possibili soluzioni sul piano della più efficace ricostruzione dei rapporti tra legislazione e amministrazione.
In secondo luogo, la ricerca si pone l'obiettivo di analizzare il tema dell'amministrazione regolatrice al di là degli ambiti di operatività delle amministrazioni indipendenti. Nell'ultimo ventennio il problema della funzione regolatoria è stato essenzialmente limitato all'indagine dei poteri (più o meno impliciti) delle autorità indipendenti; e anche di recente, la tematica è stata fortemente sollecitata dalla diffusione delle Linee guida dell'Anac. E tuttavia, tali fenomeni - pur rilevanti e comunque oggetto di esame anche nella presente ricerca - non vengono ad esaurire il panorama dell'amministrazione produttrice di regole: anche nell'ambito delle amministrazioni più tradizionali emerge una forte tendenza alla produzione di regole (spesso con fonti atipiche), anche e soprattutto in ragione della domanda di certezza e di predeterminazione dell'azione amministrativa da parte degli amministrati e degli stessi uffici amministrativi interni.
In terzo luogo, la ricerca si pone l'obiettivo di indagare la tematica con un approccio interdisciplinare che - pur senza rinunciare ad un tentativo di qualificazione e di sistematizzazione degli atti regolatori dal punto di vista giuridico - non manchi al tempo stesso di considerare le ragioni e la cause profonde che sono alla base della crisi del tradizionale assetto delle fonti, dal punto di vista della struttura dei mercati, dell¿adeguatezza del sistema istituzionale e delle trasformazioni intervenute a livello politico e sociale.
Sono profili che - uniti alla grande attenzione che verrà riservata alla comparazione con l'ordinamento francese e soprattutto con l'ordinamento statunitense rispetto al problema della diffusione di strumenti regolatori atipici e non vincolanti - contribuiscono a caratterizzare la ricerca in senso fortemente innovativo rispetto ai più consolidati studi che si sono occupati, prevalentemente da una prospettiva costituzionalistica, della crisi del sistema delle fonti.