Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1763059
Anno: 
2019
Abstract: 

Il lavoro ha lo scopo di indagare il modus operandi del giudice, nell'applicazione della legge, quando si apre al confronto con altri ordinamenti e con il ragionamento che altri giudici applicano nella risoluzione della controversia, rectius nella ricerca della soluzione migliore allo stesso problema. Il metodo comparato nell'interpretazione delle leggi, infatti, mostra tutta la sua importanza nella prospettiva di creare un common core di tutela delle libertà fondamentali, in primis, e di quelle libertà che attengono alla sfera prettamente privatistica ma in via di costituzionalizzazione. Siffatto dialogo, che tale metodo di applicazione della legge apre, permette la nascita di un sistema in cui il diritto potrebbe essere capace di diventare un linguaggio universale di crescita e sviluppo sostenibile. Comprendere le origini, alcune volte necessitate, gli sviluppi e le applicazioni, spesso nascoste, del metodo comparato dell'interpretazione e del conseguente dialogo che nasce tra le Corti, conduce a ripensare la formazione dell'operatore del diritto necessariamente aperta alla comparazione, riflessione che fa da sfondo all'intero progetto di ricerca.

ERC: 
SH2_5
SH2_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2247188
Innovatività: 

Il progetto di studio permette di comprendere perché gli Stati sono sempre stati restii a permettere limitazioni di sovranità nella materia e come questo direttamente si ripercuota sul dialogo tra le corti. La mentalità giuridica dominante, infatti, porta a ritenere che la miglior tutela possibile provenga dal proprio ordinamento giuridico: la prospettiva appare alquanto cieca. Invero, ogni ordinamento, quando si apre al dialogo, può, ispirandosi alle tradizioni degli altri Stati o di un ente sovranazionale, arricchirsi di nuove tutele o di nuovi istituti che possono risultare utili.
Uno studio sistematico delle forme dell'interpretazione comparativa e delle sue applicazioni conduce ad una maggiore consapevolezza degli strumenti a disposizione e dei risultati raggiungibili nell'applicazione della legge. In particolare, il dialogo tra le Corti e le intersezioni tra le stesse conducono ad assicurare un livello di tutela di diritti tale da evitare censure da una corte superiore o una corte straniera, anche se in via mediata, con l'ulteriore conseguenza di ottenere un sistema che può evolversi continuamente verso un riconoscimento di diritti sempre maggiore.
Il ragionamento conduce, da ultimo, al ripensamento della formazione dell¿operatore del diritto su traiettorie insolite ma sicuramente più inclusive di posizioni e studi: una formazione comparata.

Codice Bando: 
1763059

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma