Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1952880
Anno: 
2020
Abstract: 

La presente proposta intende approfondire il tema della architettura contemporanea in terra cruda, del materiale crudo come riposta alle nuove sfide che la società dei nostri giorni richiede. La tecnica costruttiva del pisè, muratura monolitica, che assicura una notevole resistenza meccanica e lunga durata, offre molteplici modalità di produzione che ben si adattano al mondo dell'edilizia, attraverso sistemi meccanizzati, e anche benefici in termini di sostenibilità sociale e ambientale. Valorizzare ed esplorare le possibilità tecniche che la materia terra cruda offre all'interno del ciclo economico-produttivo è il primo passo per incrementare l'interesse della collettività verso il materiale e per le sue possibili applicazioni nell'architettura contemporanea. Il pisè, terra battuta in casseforme lignee è una tecnica costruttiva antichissima, che si può datare al 5000 A.C., ed oggi ampiamente utilizzata da architetti celebri che si sono confrontati con il patrimonio storico artistico esistente in crudo. Il pisè (termine francese), o rammed earth (inglese), Tapia -tapial (spagnolo), Stampflehmbau (termine tedesco), terra battuta (in italiano), è una tecnica costruttiva semplice da realizzare su scala industriale in quanto può prevedere la pre-fabbricazione e la messa in opera attraverso modalità simili al calcestruzzo. Sono state inoltre avanzate diverse sperimentazioni tecnologiche negli anni, in Europa e all'estero, per migliorare le caratteristiche fisiche del materiale terra e per garantirne la sua conformità alla normativa esistente e di conseguenza la sua applicazione nell'ambito edilizio. La proposta di ricerca si prefigura di documentare in modo approfondito casi esistenti di architetture in pisè ponendo l'accento sulle applicazioni contemporanee e sui futuri sviluppi.

ERC: 
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2502204
Innovatività: 

Si rileva la scarsa apertura del mercato verso la produzione di materiali edili in terra cruda; le finiture in terra oggi appannaggio di poche aziende produttrici, ad esempio, risultano spesso poco sostenibili a livello economico e di conseguenza, gli acquirenti che intendono ristrutturare casa con materiali naturali, si trovano spesso a rinunciarvi.
Obiettivo della ricerca è pertanto quello di poter supportare le piccole aziende produttrici di materiale edile in terra cruda, attraverso l'acquisto e utilizzazione di materiale e successiva sponsorizzazione dello stesso attraverso partnership già avviate con associazioni locali ed attività professionali autonome; In Italia l'uso del materiale terra all'interno del ciclo economico-edilizio ad oggi è poco valorizzato e conosciuto, ma malgrado vi siano pochi produttori di formulati di terre o strutture prefabbricate in terra è un mercato che sta piano piano diffondendosi.

Ampiamente dibattuto è il tema della normativa italiana che ancora ad oggi non prevede l'utilizzazione della tecnica costruttiva in terra cruda per la realizzazione di murature portanti. Sebbene vi siano moltissimi esempi di monumenti storici in terra cruda e numerosi casi di edilizia privata contemporanea che potrebbero essere sufficienti a far decadere la sfiducia che molti tecnici e produttori di materiali edili provano nei confronti di questo materiale, il percorso della normalizzazione del materiale terra risulta complesso. La caratterizzazione del materiale terra dipende dalla composizione chimico-fisica del terreno, dalla geologia di un luogo specifico, pertanto non è sempre possibile standardizzarne le sue proprietà. Tuttavia, come descritto nei paragrafi precedenti, molti centri di ricerca, Università, aziende, hanno iniziato a produrre formulati di terre e premiscelati per renderli più fruibili nell'ambito edilizio.
La presente proposta di ricerca si propone di evidenziare le esperienze e sperimentazioni attuali sul tema, attraverso pubblicazioni e partecipazione a seminari, per poi attuare iniziative di divulgazione in ambito Universitario per implementare la ricerca sul tema (attraverso anche partnership con docenti e altri colleghi esperti del tema);

Un tema fondamentale per permettere l'apertura del mondo dell'edilizia all'uso del materiale terra in Italia è quello della implementazione della tecnica costruttiva in crudo attraverso tecnologie innovative e presidi antisismici. Chiaramente si può imparare molto dall'esperienza: vi sono molteplici possibilità per migliorare il comportamento di un muro in pisè: si possono aggiungere strati di malta di calce o di gesso (quest'ultimo materiale ampiamente utilizzato in Spagna il quale conferisce particolari 'brencas' ondulazioni sulla superficie muraria), di fibre naturali o anche di interi filari in laterizio inglobati nella miscela di terra, o pietre le quali costituiscono un basamento efficace contro la risalita capillare di acqua. Molto interessante è la tecnica costruttiva della 'Tapia Valenciana' che prevede l'uso di filari di mattoni in laterizio efficaci per rinforzare la muratura e migliorare il comportamento complessivo del materiale terra. L'impasto di terra e calce va a rivestire gli elementi laterizi i quali migliorano l'aderenza tra gli strati di terra e ripartiscono in modo più uniforme gli sforzi, lavorando come dei veri e propri 'diatoni'.
Si intende pertanto coadiuvare la ricerca da sopralluoghi in situ volti a testimoniare questi accorgimenti tecnici, e redigere delle schede di buone pratiche costruttive e restauri. Quest'ultime saranno utili per poter diffondere in campo accademico e associativo (gli enti del terzo settore infatti stanno avendo sempre maggior rilevanza dal punto di vista della valorizzazione culturale e sociale) alcune esperienze attuali e degli approfondimenti che potranno essere utili al lavoro di promozione del materiale terra ed in particolare alla definizione di formulati 'standard' per la tecnica del pisè che si potrebbero poi testare in ambito universitario presso i laboratori dei dipartimenti.

Codice Bando: 
1952880

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