La presente ricerca intende ampliare la conoscenza del patrimonio storico vernacolare in terra cruda e la conservazione e valorizzazione delle culture costruttive legate ad esso.
L'Italia è uno dei paesi a maggior rischio sismico del Mediterraneo: obiettivo primario è quello di contribuire alla compilazione di linee guida per la redazione di un Manuale della buona pratica del costruire in terra in zone sismiche. Di conseguenza si intende fornire un contributo alla ricerca scientifica in merito al recupero/conservazione dell'architettura storica in tali zone, studiando i disegni legislativi in materia.
L'obiettivo è quello di promuovere la conoscenza delle maestranze tecniche e artistiche presenti in contesti ove il patrimonio costruttivo in terra cruda è prevalente ed esplorare il potenziale che offre tale materiale per le applicazioni contemporanee.
L'attività di ricerca intende valorizzare, attraverso pubblicazioni e raccolta di materiale di documentazione grafica e fotografico alcune culture costruttive vernacolari, mediante metodologie partecipative ed integrative di indagine sulle pratiche costruttive tradizionali e su sperimentazioni per la conservazione del patrimonio materiale in terra che è spesso interessato da deperibilità e degrado. L'importanza della cultura intangibile dei popoli è stata riconosciuta dalla Convenzione UNESCO del 2003 sulla 'Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale' così come la Convenzione di Faro del 2005 riconosce una responsabilità individuale al cittadino nei confronti dell'eredità culturale e della sua trasmissione al futuro, incoraggiando ciascuno a partecipare al processo di identificazione, studio, interpretazione, protezione, conservazione del patrimonio culturale;
La presente proposta di ricerca si orienterà allo studio del patrimonio architettonico in terra cruda di realtà italiane ed internazionali nella condivisione dei principi di cooperazione ed interdisciplinarità espressi nella Convenzione UNESCO.
L'aspetto innovativo della ricerca risiede nella volontà di facilitare un approccio multidisciplinare e di collaborazione internazionale in merito ad un tema tanto diffuso oggi ma forse poco sistematizzato. Il desiderio è quello di espandere la riflessione sugli sviluppi e l'implementazione della ricerca d'inventario per migliorarne la consultazione e disseminazione. Inoltre è importante (secondo i principi di cooperazione espressi nelle Convenzioni Unesco e Convenzione di Faro sopra menzionate), mettere in relazione ricercatori e professionisti nel settore privato per promuovere e sistematizzare la conoscenza di tale scenario costruttivo.
Un altro elemento essenziale e innovativo della mia ricerca risiede nello studio delle interrelazioni tra gli aspetti immateriali ed etno-antropologici e le tecniche costruttive di quelle comunità che vivono in insediamenti di terra cruda.
Intendo redigere un Dossier (ottenuto tramite rilievo speditivo,rilievo strumentale, mappatura degrado, conservazione) contenente anche sperimentazioni tecnologiche in situ, in merito alle modalità di miglioramento strutturale per gli edifici in terra cruda danneggiati dal sisma, per mitigare i rischi naturali. Pertanto, sarà mia cura stabilire un dialogo e una condivisione di materiale documentativo con partners internazionali, come ad esempio le Università o centri di ricerca 'UNESCO CHAIR earthen architecture' che si occupano della diffusione di un approccio tecnico e scientifico relativo al patrimonio in terra. Essi sono essenzialmente specializzati in due macro-aree: Ambiente e Patrimonio Universale e Ambiente e insediamenti umani/housing.
Altro elemento che intendo sottolineare è un recente progetto a cui ho dato avvio, 'Obiettivo Terra' che racconta la bellezza del materiale terra nelle sue forme costruttive e artistiche. A seguito delle esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca e formazione in merito alle architetture in terra ho creato, tramite social network, una canale informativo e di condivisione sulle potenzialità del materiale terra. Esso si arricchisce grazie a reportage fotografici su esperienze di cantiere da me documentate (Portogallo, Iran, Sardegna), attività di laboratorio con bambini organizzate insieme ad ONLUS, dove si è sperimentato il materiale terra a livello creativo, international Design Competitions e contest fotografici a cui ho partecipato, ove il materiale terra è il soggetto principale, declinato sotto forma di progettualità architettonica e artistica.
Di conseguenza, l'opportunità offertami dal presente bando, potrebbe aiutarmi a proseguire questa mia attività di conoscenza e divulgazione del patrimonio storico in terra e sperimentazioni tecnologiche sul materiale, totalmente fruibili non solo tramite social media e sito web da me predisposti ma anche grazie alla cooperazione internazionale con Università ed enti di ricerca a cui farei riferimento. La Sapienza, 'Facoltà di Architettura' ha già molteplici accordi quadro attivi con Università straniere, tra cui molte proprio nel Sud America, dove intenderei svolgere un periodo di ricerca, quali il Cile, Argentina e Perù. La presente proposta di ricerca potrebbe essere una occasione per rafforzare la coesione e collaborazione internazionale tra Università partner su argomenti di ricerca condivisibili.