Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_918285
Abstract: 

Il presente progetto ha come obiettivo l'analisi di una parte della documentazione raccolta durante gli scavi della Missione Archeologica Italiana nella Repubblica dello Yemen (MAIRY), attiva nel corso dei primi anni Duemila presso il sito di Baraqish, l'antica Yathil dei Minei (valle del Jawf meridionale). Oggetto specifico della ricerca sarà la documentazione archeologica e parte di quella epigrafica messa a disposizione dalla Missione e relativa ai livelli minei del tempio dedicato al dio 'Athtar dhu-Qabd, principale divinità minea, costruito nel corso del IV sec. a.C. Il tempio è stato integralmente scavato prima dell'interruzione delle attività della Missione e si ritiene quindi opportuno procedere con una organica analisi dei dati raccolti ai fini di una loro pubblicazione. I dati archeologici ed epigrafici, tuttora in larga parte inediti, serviranno a comprendere meglio la storia di questo sito, oltre che alcune caratteristiche funzionali e cultuali del monumento, che presenta elementi del tutto peculiari. Per questi motivi, si ritiene utile procedere anche verso un approfondimento in senso comparativo di alcuni aspetti stilistici relativi alla tecnica architettonica sacra presso i popoli sudarabici antichi, per meglio comprendere gli elementi di connessione e continuità con le civiltà semitiche del Levante e della Mesopotamia.

ERC: 
SH6_3
SH5_3
SH3_10
Innovatività: 

Fino ad oggi, nella zona dove sorse nel corso del I millennio a.C. l'antico regno dei Minei, solo tre templi sono stati oggetto di indagini archeologiche complete e solo per due di questi si hanno a disposizione rapporti di scavo o pubblicazioni dettagliate. Oltre al tempio di Nakrah a Baraqish, si conosce infatti anche il tempio di 'Athtar ad as-Sawda, l'antica Nashan, nel Jawf settentrionale, scavato da una Missione francese nel corso degli anni Ottanta (Breton, Jean-François. Le sanctuaire de 'Athtar dhû-Risaf d'as-Sawda. Roma. 2011). Diventa quindi essenziale rendere accessibile alla comunità scientifica anche la documentazione archeologica ed epigrafica del tempio di 'Athtar a Baraqish, specie se si tiene conto del fatto che quest'area sarà difficilmente accessibile nell'immediato futuro per nuove ricerche sul campo.

Il tempio di 'Athtar a Baraqish presenta oltretutto delle caratteristiche architettoniche senza precedenti in Arabia meridionale preislamica, e la più significativa tra queste è senz'altro la presenza di un piano superiore, chiaramente identificato dai resti di una scala monumentale interna alla sala (per il resto ravvisabile anche dall'abbondante crollo che gravava all'interno). Finora si sono fatti confronti con alcuni esempi architettonici noti dall'altopiano etiopico, che hanno presentato soluzioni analoghe (de Maigret, A. «Il grande tempio di Yéha (Etiopia) e i templi minei di Baraqish (Yemen)». In Oriente, Occidente e dintorni... Scritti in onore di Adolfo Tamburello, a cura di F. Mazzei e P. Carioti, Napoli, 2010, 773-781), ma sarà opportuno allargare questi confronti anche ad altri settori vicino-orientali, per meglio comprendere le caratteristiche funzionali, e forse simboliche, di tale scelta progettuale. Riteniamo che questo approccio potrà contribuire a osservare sotto una nuova luce questa tradizione architettonica.

Sotto il piano della documentazione epigrafica, abbiamo a disposizione circa 30 documenti, in parte frammentari o comunque brevi; ma si tenga presente che una parte di questi si trovano nella loro collocazione originaria e contengono perciò dati di rilevanza particolare, da considerare in connessione con il tempio e la storia minea del sito. Per questo motivo riteniamo che sia essenziale in questa sede procedere a un'analisi in parallelo di queste due categorie documentarie.
Si tratta di iscrizioni su pietra redatte in lingua minea, quella in uso presso Yathil dal VI al I sec. a.C. Da un punto di vista della tipologia testuale, abbiamo a disposizione alcuni testi dedicatori, iscrizioni votive e alcune brevi epigrafi associate a oggetti cultuali, come incensieri, stele e tavole offertorie. I dati ricavabili sono pertanto notevoli, sia ai fini di una ricostruzione storica del monumento, sia sul piano del culto religioso che vi si svolgeva.
Com'è ormai noto, fa parte della documentazione epigrafica dell'area sacra di Baraqish anche l'importante categoria di testi detti "espiatori", tipici di questa regione, e che sono stati già oggetto di indagini specifiche, in parte già edite o in corso di stampa, e che pertanto saranno affrontati solo tangenzialmente nel corso del presente progetto (cfr. ad es. Agostini, A. «New perspectives on Minaean expiatory texts». Proceedings of the Seminar for Arabian Studies 42 (2012): 1-12.). All'interno del tempio erano stati collocati anche un gruppo di testi legali, assai notevoli per lunghezza e complessità, sul piano linguistico e contenutistico. Riteniamo che questi testi avranno bisogno di uno studio dedicato in un momento successivo. Tuttavia, sia i testi espiatori, sia quelli di natura legale, potranno essere meglio compresi solo quando saranno chiare tutte le altre dinamiche archeologiche riguardanti questo edificio templare e che sono oggetto d'indagine nel presente progetto.

Codice Bando: 
918285

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