Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1097003
Abstract: 

Numerose ricerche evidenziano un forte legame tra lo stress e le capacità attentive; secondo Posner e Rothbart (2001), l'attenzione è un potente meccanismo di autoregolazione. In particolare, lo sviluppo delle funzioni di orientamento e controllo esecutivo sembra andare di pari passo con lo sviluppo della capacità di autoregolazione. Un recente paradigma (Schibili et al., 2017) ipotizza una visione adattativa dello stress secondo una traiettoria di sviluppo biforcata (BiDeT), che descrive i fattori esterni e interni che modulano i processi di attenzione selettiva, l'apprendimento e l'autoregolazione, inducendo una biforcazione dei possibili risultati verso la resilienza o vulnerabilità di bambini a basso SES. Scopo di questa ricerca è analizzare i diversi fattori che compongono il SES: status occupazionale dei genitori (indice HISEI), livello di istruzione dei genitori (indice PARED) e possesso di alcuni specifici beni materiali, intesi come variabili di prossimità di un contesto economico e culturale favorevole all'apprendimento (indice HOMEPOS) e metterli in relazione con la prestazione di bambini di terza elementare all'ANT test con stimoli sociali e non e con alcuni indicatori di ansia e autostima, allo scopo di individuare i fattori che contribuiscono alla vulnerabilità e alla resilienza. Individuare i fattori di resilienza in bambini con basso SES può aiutare i contesti scolastici nel favorire tali fattori, predisponendo ambienti più consoni all'apprendimento, e sostenendo le famiglie nella costruzione delle condizioni che supportano la resilienza.

ERC: 
SH3_3
SH3_11
SH4_5
Innovatività: 

Lo studio si inserisce in un panorama che ipotizza una traiettoria di sviluppo biforcata (BiDeT) (Schibili et al., 2017), che descrive i fattori esterni e interni che modulano i processi di attenzione selettiva, l'apprendimento e l'autoregolazione, inducendo una biforcazione dei possibili risultati verso la resilienza o vulnerabilità di bambini a basso SES. Questa teoria prende in considerazione l'isolamento/esclusione sociale e l'immersione in ambienti caotici come plausibili candidati per l'induzione di stress e il malfunzionamento dei processi attentivi selettivi. Allo stesso tempo, in alcuni casi, nonostante i bassi livelli di SES, si possono osservare delle buone prestazioni in compiti di attenzione selettiva e funzioni esecutive, probabilmente dovuti ad alcuni fattori, come modelli di ruolo positivi, stili genitoriali e buona auto-regolazione che moderano gli effetti negativi e portano alla resilienza e promuovono uno sviluppo neurocognitivo positivo. Prendendo in considerazione i diversi fattori che contribuiscono al calcolo dell'indice ESCS (HISEI; PARED e HOMEPOS), sia in maniera unitaria che separatamente, e mettendoli in relazione con i risultati dell'ANT con stimoli sociali e non, e con gli indici di ansia e autostima, possiamo ipotizzare che gli indici PARED (livello di istruzione dei genitori) e HOMEPOS possano contribuire a spiegare i diversi effetti del basso SES sull'orientamento e sul conflitto esecutivo; e che gli stimoli sociali possano contribuire al sostegno del funzionamento di queste reti anche in bambini cresciuti in condizioni svantaggiate. Questa ricerca contribuisce all'indagine sui fattori di rischio e di resilienza del crescere in ambienti socio-economicamente svantaggiati, permettendo così ai contesti scolastici di favorire i fattori di resilienza, predisponendo ambienti più consoni all'apprendimento, e sostenendo le famiglie nella costruzione delle condizioni che supportano la resilienza.

Codice Bando: 
1097003

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