
Il progetto si ripropone di indagare l'articolazione del dibattito letterario in Egitto tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento attraverso lo spoglio e lo studio di tre riviste d'avanguardia particolarmente rilevanti per il loro ruolo pionieristico: "al-Fajr" (1925-'27), "Abullu" (1932-'34) e "al-Majalla al-jadida" (1942-'44). Queste riviste, fino ad ora mai indagate nel dettaglio, hanno rappresentato dei laboratori di sperimentazioni tanto nell'ambito della critica letteraria quanto in quello della produzione narrativa e poetica e la qualità dei contributi in esse offerti è stata tale che si può affermare che, nonostante la loro breve vita, siano state proprio queste a stimolare in maniera decisa una riflessione sulla poetica e sull'estetica e a piantare i semi di quella «sensibilità nuova» (al-hassasiyya al-jadida) che sarebbe definitivamente esplosa nella letteratura araba degli anni Sessanta.
La ricerca affronterà lo studio di tre riviste estremamente importanti per comprendere l'evoluzione della letteratura araba nel corso della prima metà del Novecento. Esse hanno trovato posto nelle pubblicazioni accademiche solo marginalmente e del tutto assenti sono studi che le esaminino in dettaglio.
Uno studio sistematico delle riviste servirà innanzitutto come modello di indagine anche per altri fenomeni similari, dentro e fuori dall'Egitto. Farà emergere, inoltre, la varietà di posizioni e voci che caratterizzò una fase estremamente vitale della letteratura araba, in cui, accanto al filone principale di sviluppo, si produsse una quantità notevole di sperimentazioni che, pur se nell'ombra, contribuì a stimolare radicali e duraturi cambiamenti nella produzione letteraria araba. Ciò in ultima analisi fornirà elementi aggiuntivi per una riconsiderazione del significato profondo della Nahdah e delle sue molteplici sfumature.