Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_688511
Abstract: 

Negli ultimi vent'anni, gli sviluppi e i risultati conseguiti dagli studi storici ed in particolare da quelli di genere hanno sollecitato un nuovo interesse per la storia delle associazioni e dei movimenti femminili. Studi e ricerche si sono concentrate sia sulle origini e i successivi sviluppi di queste organizzazioni sia sulle reti attivate oltre i confini nazionali. Dallo studio dei rapporti internazionali stretti dalle due maggiori associazioni femminili italiane del secondo dopoguerra, l'Unione Donne Italiane e il Centro Italiano Femminile, è emersa la continuità con cui esse trasferiscono la propria impostazione ideale e valoriale dalla dimensione locale a quella globale. La loro partecipazione attiva rispettivamente nella Women's International Democratic Federation e nel World Movement of Mothers -entrambi i movimenti con status consultivo al Consiglio Economico e Sociale dell'ONU- riproduce il dualismo ideologico espresso dalla matrice social-comunista nel primo caso, e cattolico liberale nel secondo. I riflessi di una contrapposizione in blocchi, propria degli anni della Guerra Fredda, compare anche nelle carte d'archivio delle due associazioni femminili italiane. Ai fini di una ricostruzione storica che non focalizzi esclusivamente la dialettica politica, si ritiene utile un'indagine che, ipotizzando un'identità di genere internazionalmente condivisa ed osservata da una posizione neutrale, presenti l'intero movimento transnazionale delle donne coeso in seno agli organismi dell'ONU. Il progetto, proposto come integrazione alla ricerca di dottorato in corso di svolgimento, si basa su un'indagine archivistica su fonti documentarie di provenienza sovranazionale quali sono i materiali documentali raccolti da United Nations Archives and Records Management Section. La consultazione di questi archivi e l'analisi di queste fonti è necessaria al fine di avviare sia un riscontro sia un'analisi comparativa con i materiali raccolti presso gli archivi in Italia.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_871001
Innovatività: 

Nonostante la grande vivacità mostrata dagli studi già sviluppati in questo campo di ricerca, da una disamina sullo stato dell'arte nel contesto italiano non emergono lavori complessivi di storia dei movimenti femminili transnazionali postbellici, né ricostruzioni il cui sguardo volge verso l'Organizzazione delle Nazioni Unite. Tuttavia, una limitata ma importante produzione sui temi dell'internazionalizzazione delle donne Italiane dal secondo dopoguerra agli anni Settanta, presenta pionieristiche proposte storiografiche. Pisa (2003), studia l'evoluzione delle istanze europeiste all'interno delle maggiori associazioni femminili italiane; Scarantino (2006), si concentra sulle questioni e le battaglie del pacifismo internazionale, dedicandosi al ruolo svolto dall'AIMU e sulla figura della sua fondatrice Maria Remiddi; Bonfiglioli (2012), in uno studio comparato, analizza le connessioni transnazionali intrecciate dall'UDI con il Fronte Antifascista delle Donne di Jugoslavia, dal '45 al '57; infine, Pojmann (2013), prestando una specifica attenzione ai condizionamenti della Guerra Fredda, ricostruisce i rapporti dell'UDI e del CIF con le corrispettive organizzazioni internazionali femminili.

Sul piano conoscitivo, uno studio che prende in considerazione lo scenario associativo nazionale del secondo dopoguerra, delineandone le diverse strategie di apertura oltre confine, rappresenta il tentativo di includere più soggetti, finora studiati separatamente, nella stessa dinamica di transnazionalizzazione delle reti e dei legami femminili. Per di più, lo studio di tali reti, portatrici di specifici interessi e nette ideologie, se ampliato in ottica sovranazionale, si arricchisce di maggiori punti di vista e dinamiche articolate. Si ritiene, pertanto, che una ricerca presso le Nazioni Unite, con cui tutte le organizzazioni femminili internazionali necessariamente si rapportano, possa dare risultati in questo senso.

Da una prima fase di studio negli archivi delle due maggiori associazioni femminili italiane, l'UDI e il CIF, sono emerse chiare tracce di un legame che, sin da subito, esse stabiliscono con l'ONU. Talvolta direttamente coinvolte dalle proprie delegate, in altri casi perché affiliate alle grandi organizzazioni internazionali, la presenza di documentazione che attesta continui richiami ad esso, come ente di riferimento o interlocutore, per esigenze di ricerca, incoraggia ulteriori approfondimenti. Sia la WIDF (afferente al blocco sovietico) che il WMM (di impostazione cattolica, filo occidentale), infatti, riconoscono le Nazioni Unite quale organizzazione garante della pace e della sicurezza internazionale, un importante supporto nel difficile cammino verso il raggiungimento dei propri diritti. Ne condividono i principi sanciti dalla Carta e, seppur talvolta declinando a modo loro i programmi di azioni, ottengono lo status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale, entrando altresì con proprie rappresentanti nelle Commissioni dedicate alle questioni femminili. Progettato come parte integrante di una ricerca più vasta, quindi, questo piano di lavoro prevede un periodo di ricerca presso gli Archivi storici delle Nazioni Unite (https://archives.un.org/), con sede a New York. Una ricerca di questo tipo, unica nel suo genere, garantisce un notevole avanzamento del dibattito storiografico, ne internazionalizza le prospettive, ed avvia un filone di studio alternativo nell'ambito della Storia di genere di indirizzo nazionale. Per un'indagine che afferisce alla storia transnazionale, l'accesso agli archivi delle sole associazioni italiane, pur adottando uno sguardo internazionale, non basta a garantire quell'apertura tale da rendere la ricostruzione storiografica complessa ed imparziale. Attingere alle carte della massima organizzazione transnazionale del XX secolo, permette non solo di uscire da una lettura esclusivamente concentrata sulla storia dei movimenti italiani, ma ne impreziosisce la struttura offrendo anche un contrappeso storiografico.

Codice Bando: 
688511
Keywords: 

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