La ricerca vuole approfondire le conoscenze sulle chiese, in provincia dell'Aquila, che sorgono lungo il tratturo Centurelli-Montesecco, diramazione del Regio Tratturo, che collegava le città dell'Aquila e di Foggia. Queste sono di tipo tratturale, tipica architettura della zona che compone il quadro di emergenze legate al fenomeno della transumanza, che per secoli ha condizionato l'economia abruzzese. I comuni attraversati da questo percorso sono posti alle pendici del Parco del Gran Sasso e presentano delle caratteristiche storico-paesaggistiche rilevanti, dovute alla presenza di numerosi monumenti. Le chiese costituiscono parte di questo patrimonio ancora largamente diffuso sul territorio. Questa categoria di edifici, seppur importante per le comunità locali, non è stata ancora univocamente identificata come tale dalla storiografia. Scopo generale dello studio è quello di fornirne una base di conoscenza, non solo dal punto di vista storico, ma anche da quello tipologico e tecnico, in quanto si ritiene che la conoscenza approfondita dei monumenti sia finalizzata a stabilire i criteri per interventi conservativi. Il censimento e la catalogazione di queste chiese possono divenire strumenti utili per i progetti, soprattutto poiché alcune saranno interessate da lavori di restauro a seguito degli eventi sismici degli ultimi anni e che, allo stato attuale, la bibliografia a riguardo risulta insufficiente o, nel migliore dei casi, si concentra sui singoli edifici piuttosto che sulla lettura dei caratteri tipologici. Un approccio approfondito che possa passare dalla micro alla grande scala e viceversa sarebbe invece in questo caso più utile, in quanto trattasi di beni cosiddetti minori e il cui valore è più facilmente riconoscibile se considerati nel loro insieme e relazionati con le caratteristiche storiche, economiche e paesaggistiche che hanno determinato la loro nascita e trasformazione.
L¿innovatività della ricerca è riscontrabile sia sotto il profilo metodologico che operativo:
¿ L¿approccio proposto prevede un confronto incrociato di dati storici, dimensionali e formali, per poter ricostruire su basi certe la storia di un fenomeno molto diffuso ma anche poco studiato.
Pur partendo da una convinzione ormai nota al mondo del restauro, quella dell¿importanza del momento conoscitivo come operazione preliminare e basilare per ogni progetto, si vuole cercare di fare un ulteriore passo. Negli ultimi anni la ricerca storica è andata sempre più specializzandosi e spesso studiosi e progettisti hanno mostrato la tendenza a concentrarsi esclusivamente su ciò che riguardava il singolo edificio sul quale intervenivano. La specializzazione delle competenze è certamente un vantaggio, ad esempio quando si ha la possibilità di lavorare in team e ogni professionalità può contribuire in modo utile e diverso.
Allo stesso modo però sarebbe utile continuare a mantenere una visione in grande scala degli argomenti, per poter meglio comprendere alcuni aspetti legati non solo ad un singolo edificio, ma all¿interezza di una categoria di beni, determinata da accadimenti storici ed economici generalizzati sul territorio. Gli aspetti tipologici e costruttivi delle chiese tratturali dipendono proprio dal fatto di sorgere lungo questo tipo di percorso e spesso sono ripetuti in modo tale da rendere queste architetture iconiche nel territorio.
¿ Analisi dei temi immateriali legati a questi beni culturali, che recentemente stanno sempre più interessando gli studiosi, gli istituti culturali, nonché la normativa di settore. Il fenomeno della transumanza ha giocato un ruolo essenziale nella storia di questi edifici e sarebbe limitante non considerare la vita e il lavoro dei pastori durante questo studio.
¿ Innovatività negli aspetti operativi: l¿inserimento dei dati raccolti all'interno dello strumento informativo gis permette una divulgazione sicuramente più larga dei dati raccolti; tramite uno strumento open access le informazioni giungono ad un numero superiore di studiosi, con la conseguente possibilità di avanzamento delle conoscenze nell'ottica del lavoro in team, ormai imprescindibile nel nostro campo.
¿ Scalabilità del tema: sia il tema che la metodologia proposta rendono la ricerca flessibile in quanto risulta possibile applicare lo stesso metodo di analisi su un numero maggiore di edifici, sia nello stesso contesto che in altri, anche geograficamente distanti.
Avanzamento delle conoscenze
Considerando l¿assenza, ad oggi, di bibliografia riguardante il tema delle chiese tratturali, le conoscenze bibliografiche, a seguito della pubblicazione, verrebbero sicuramente ampliate, in quanto l¿argomento è poco approfondito dal punto di vista dei singoli edifici e non lo è affatto dal quello dell¿analisi della tipologia. L¿approccio olistico al tema inoltre permette l¿integrazione delle conoscenze attuali anche per quegli argomenti strettamente connessi a questo: la ricostruzione post-sisma, la conservazione del paesaggio, le tradizioni e le usanze legate alla vita sul tratturo. Si ritiene inoltre che il tema di ricerca, così diffuso non solo nell'area qui analizzata, ma nelle regioni Abruzzo, Molise e Puglia, potrebbe essere approfondito anche negli anni seguenti, andando ad interessare l¿intero tracciato dei tratturi italiani.