Le città santuario sono quelle città, contee o località degli Stati Uniti che decidono di limitare la loro collaborazione con le autorità federali in materia di immigrazione per proteggere gli immigrati clandestini.
L'obiettivo della ricerca è quello di esaminare il fenomeno delle città santuario negli Stati Uniti in una prospettiva sia diacronica sia sincronica. La ricostruzione storica consentirà infatti di comprendere non solo le radici del fenomeno, radici che affondano in un lontano passato, ma anche la diffusione delle città santuario in America a partire dagli anni 80 del XX secolo. L'analisi sincronica invece, attraverso la comparazione con la realtà britannica, francese e canadese, consentirà di verificare il diverso approccio delle politiche statali al problema dell'immigrazione. La ricerca appare di sicuro interesse anche perché costituisce un caso emblematico nei rapporti esistenti all'interno dello Stato federale tra Stato centrale e singoli Stati.
In Italia manca uno studio delle città santuario degli Stati Uniti in prospettiva storico-comparata. Una prospettiva che permetterà di inquadrare il tema nella realtà americana attraverso una indagine della normativa statale e federale, delle azioni dell'esecutivo e degli interventi delle corti. L'obiettivo del lavoro è anche quello di comprendere come, nel caso oggetto di studio, si vengano di fatto a delineare i rapporti tra centro e periferia nel contesto federale e di come gli istituti quali la preemption e la "chiamata in compartecipazione" possano contribuire a fissare il carattere cooperativo del federalismo americano.
La comparazione con il caso Canadese consentirà di valutare non solo il diverso approccio al fenomeno migratorio, ma anche le diverse dinamiche interne al federalismo. La comparazione con il Regno Unito e la Francia, infine, consentirà di valutare non solo l'accezione europea del concetto di città santuario, ma anche il fenomeno all'interno di differenti modelli di tipo di Stato.