La famiglia Cesi, originaria dell'Umbria ed estintasi nel XIX secolo, si affermò a Roma e nel Lazio soprattutto a partire dal Cinquecento. Pur non avendo mai espresso un pontefice al suo interno, dette però i natali a ben cinque cardinali e a numerosi alti prelati, oltre che a nobili di alto lignaggio. Tali personaggi sono stati spesso committenti di importanti opere d'arte e di rilevanti fabbriche. La ricerca, articolata nelle aree geografiche ove si distinsero i membri della famiglia Cesi (Roma e il Lazio, l'Umbria, l'Emilia e la Romagna), prenderà in considerazione le più rilevanti figure di patroni, laici ed ecclesiastici, le personalità di architetti che per essi operarono e le fabbriche realizzate o solo progettate.
La committenza architettonica della famiglia Cesi non è stata ancora oggetto di una considerazione specifica e unitaria, che tenga conto delle diverse realtà topografiche in cui la vis edificatoria dei suoi vari membri ebbe modo di esercitarsi. Il punto di vista prescelto, la storia dell'architettura considerata in un ambito geografico-topografico ampio seppur territorialmente delimitato, lo Stato della Chiesa, permetterà di svolgere considerazioni d'ordine più generale, superando la ristrettezza di analisi solo localistiche che, pur importanti, saranno sussunte in un quadro storico più vasto. Lo sfondo familiare di riferimento, infine, contribuirà a definire il ruolo ideologico conferito all'architettura nei processi di elevazione sociale in epoca di antico regime.