Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1155767
Abstract: 

Il presente progetto di ricerca analizza l'impresa sociale, quale peculiare modello organizzativo della produzione, sotto un profilo teorico al fine di dimostrare, attraverso uno studio empirico, se le sue possibili condizioni di sviluppo siano connesse o meno alla distribuzione degli utili. Il tema è al centro del dibattito scientifico e politico, tanto a livello nazionale quanto internazionale. Alcuni Autori ritengono che la distribuzione di utili comporti una riduzione della qualità dei servizi erogati e risulti, pertanto, incompatibile con le finalità sociali dell'ente; altri affermano, al contrario, che essa consente un miglioramento delle performance sociali, grazie ad una gestione economico-finanziaria più equilibrata. Questo ultimo aspetto è di particolare interesse ai fini del presente progetto e rappresenta una novità rispetto ai filoni di studio precedenti. Evidenziando infatti la capacità dell'impresa sociale di generare impatto positivo a seguito delle attività svolte, la ricerca intende integrare le analisi relative alla misurazione del valore creato dall'impresa sociale, e dimostrare che la distribuzione di utili realizzati alimenta un circuito virtuoso in grado di accrescere l'utilità sociale dell'ente. In particolare, il progetto di ricerca si prefigge di analizzare gli effetti che la distribuzione degli utili può ingenerare sullo sviluppo dell'impresa sociale, attraverso un'indagine empirica e una rilettura, in chiave economico-aziendale, della nozione di profitto e di misurare l'impatto che tale sviluppo può produrre sull'utilità sociale generata.

ERC: 
SH1_4
SH1_10
SH3_3
Innovatività: 

La originalità della ricerca e il suo contributo ai fini dell'avanzamento degli studi in materia discende dall'assenza, per quanto ci è dato sapere, di studi che si prefiggano di misurare empiricamente la correlazione che esiste, se esiste, tra la distribuzione degli utili e lo sviluppo dell'impresa sociale, e tra sviluppo e impatto sociale generato. Gli studi esistenti si limitano a teorizzare tale relazione, e solitamente le attribuiscono una connotazione negativa (Defourny, Dal terzo settore all¿impresa sociale 2001; Yunus e al. Building social business models: lessons from the Grameen experience. 2010).
Altro aspetto originale della ricerca sta nel misurare quale correlazione esiste tra le presunte variazioni che ci aspettiamo di rilevare nelle imprese sociali e le modifiche intervenute nel quadro legislativo piuttosto che nelle variabili endogene. A tale fine svolgeremo un'analisi comparata tra imprese che, a parità di tutte le condizioni eccetto forma giuridica e fine istituzionale, producono beni e servizi di utilità sociale al fine di comprendere se l'impresa sociale, rispetto ad altri modelli organizzativi, possa essere considerata uno strumento più efficace per la produzione di beni e servizi di interesse generale. Come noto infatti, l'azienda non è che uno strumento di produzione e, a seconda dei fini che si intendono perseguire, variano molteplici aspetti della gestione: il rapporto tra i fattori produttivi, le modalità di remunerazione per essi previste, le modalità di acquisizione delle risorse, il sistema di governance, la tipologia di risorse utilizzabili, ecc. (Capaldo, L'azienda centro di produzione, 2013). Tutto ciò, come già sottolineato, a parità di produzione realizzata.
Il benchmarking è un aspetto originale della ricerca e può contribuire all'avanzamento delle conoscenze esistenti poiché gli studi disponibili o trattano imprese sociali e cooperative sociali come un unicum (Venturi e Zandonai, 2014; Defourny e Nissens, Conceptions of social enterprise and social entrepreneurship in Europe and the United States: Convergences and divergences 2010; Kerlin, Social enterprise: A global comparison 2009), trascurando dunque gli aspetti relativi alla struttura giuridica e alla governance, che al contrario noi riteniamo rilevanti, o si focalizzano solo sulle cooperative sociali (Levi e Davis, Cooperatives as the "enfants terribles" of economics: Some implications for the social economy 2008).
Un ultimo aspetto innovativo sta nel tentativo di confutare, attraverso risultati empirici anziché mere teorizzazioni, la validità degli assunti di Hansmann, relativamente al rapporto tra distribuzione degli utili e fiducia del consumatore (Hansmann, 1980).
Ci aspettiamo infine di contribuire all'avanzamento della conoscenze, tentando di agire sulla concezione stessa di impresa sociale e sulla sua consapevolezza di generare valore per l'intera comunità. Riprendendo alcune conclusioni già evidenziate in un precedente lavoro (Cosentino e al., 2017) cercheremo di stabilire una correlazione tra distribuzione di utili/sviluppo/creazione di valore (sociale).

Codice Bando: 
1155767

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