
La popolazione anziana è in forte aumento. Nel 2050 la popolazione al di sopra dei 60 anni di età tenderà a triplicarsi (U.S. Census Bureau, 2009). Promuovere comportamenti salutari per tale popolazione risulta di fondamentale importanza. L'attività fisica o l'esercizio fisico sono comportamenti in grado di prevenire eventuali patologie legate all'avanzamento dell'età nonché migliorare il benessere psico-fisico dell'anziano. L'obiettivo del seguente studio è quello di testare il Modello Integrato di Cambiamento Comportamentale (Hagger & Chatzasarintis, 2014) relativamente alla pratica di attività fisica o esercizio fisico negli anziani. Gli autori del modello hanno proposto un'integrazione tra i costrutti della Teoria dell'Autodeterminazione con quelli della Teoria del Comportamento Pianificato. Lo studio si propone di testare tale modello verificandone l'applicazione su entrambi i comportamenti (attività/esercizio fisico). Verrà valutata, in una prospettiva longitudinale, la capacità del modello di prevedere, attraverso anche il costrutto della pianificazione, l'intenzione e il successivo comportamento a distanza di due mesi. Lo studio prevederà due campioni di soggetti anziani (uno per ogni comportamento). Le ipotesi della ricerca prevedono che il modello si applichi in maniera sostanziale ad entrambi i comportamenti e, nello specifico, che la pianificazione sia un elemento cruciale per il comportamento legato all'attività fisica regolare. I risultati dello studio, se verificate le ipotesi, daranno importanti indicazioni ai professionisti del settore nel programmare interventi target specifici per comportamento.
Lo studio proposto considera uno scenario fortemente attuale, considerando quello che è lo stato demografico di gran parte delle società. Infatti, dati mostrano come la popolazione mondiale stia invecchiando (United Nations, 2015; ISTAT, 2017). L'aspettativa di vita cresce notevolmente e, dunque, risulta fondamentale occuparsi della popolazione anziana.
Tale popolazione, essendo particolarmente soggetta ad infortuni e malattie, ha bisogno di una forte campagna di prevenzione alla malattia e di mantenimento dello stato di salute. In tal senso, l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce come fattore particolarmente incidente l'attività fisica e l'esercizio fisico spontaneo, consigliando ad esempio di svolgere almeno 30' al giorno di attività fisica o esercizio fisico.
L'innovazione dello studio proposto sta nel voler testare in che modo il Modello Integrato di Cambiamento Comportamentale possa essere applicato per la prima volta su un campione di anziani in relazione allo svolgimento di attività fisica o esercizio fisico. La letteratura scientifica, fino ad oggi, mostra considerevoli studi che riguardano attività fisica o esercizio fisico nella popolazione anziana, prendendo in considerazione diverse teorie di riferimento (per esempio, Teixeira et al., 2012; Lucidi et al., 2006; Motalebi et al., 2014). Altri studi, ancora, hanno applicato il Modello Integrato di Cambiamento Comportamentale in differenti contesti e comportamenti salutari (per esempio Hagger et al., 2003; Girelli et al., 2015).
Per la prima volta, attraverso la studio proposto, si intende valutare il Modello Integrato di Cambiamento Comportamentale, nella sua ultima definizione (Hagger et al., 2014), in relazione allo svolgimento di attività fisica ed esercizio fisico in un campione di anziani.