Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2643998
Anno: 
2021
Abstract: 

La comunicazione contemporanea è indubbiamente sincretica, cioè si serve di più linguaggi per la sua manifestazione. L'effetto della loro intersezione è un ambito importante di ricerca poiché contrappone una lettura "breve" dei testi, ossia in una soluzione unica, a una modalità di realizzazione "estesa", una forma di scrittura. La realtà viene messa in discorso non a partire dal suo contenuto, ma da una struttura, un modo di comporre il testo considerato efficace perché ricorrente e tematizzato a priori. Social network come Instagram e TikTok forniscono degli strumenti di montaggio audiovisivo accessibili a chiunque, il cui uso viene determinato dai modelli che si sedimentano e si attestano come rilevanti in una comunità di senso, la quale predispone l'organizzazione del testo. Si pensi a TikTok e alla comunicazione di vari accadimenti, anche tragici, usando la stessa cornice di contenuto formata da una colonna sonora ricorrente, da coreografie invarianti e da filtri sempre uguali: in questo caso l'attenzione si attira non per il fatto in sé, ma per il modo di raccontarlo che rientra in una struttura stabile di testualizzazione. Pertanto, lo scopo della ricerca è studiare la creazione e la diffusione di conoscenza attraverso le forme brevi realizzate con la scrittura estesa, mappandone i generi per giungere a formulare una tipologia dei tipi testuali invarianti e dei loro tratti varianti. Ciò sarà realizzato confrontando l'organizzazione delle forme brevi social mediali relativamente ai vari livelli dei linguaggi, osservando le procedure di narrativizzazione in gioco. Il fine ultimo della ricerca è verificare le potenzialità di tali forme brevi in ambito didattico, come già sperimentato in forma embrionale con il progetto "SemioTikTok" della cattedra di Scienze Semiotiche del testo e dei linguaggi (AA 2020-2021) incentrato sulla disseminazione della teoria semiotica utilizzando la scrittura estesa.

ERC: 
SH4_10
SH4_12
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3357138
sb_cp_is_3362920
sb_cp_is_3370095
sb_cp_is_3357164
sb_cp_es_450189
sb_cp_es_450190
sb_cp_es_450191
Innovatività: 

Una novità introdotta dalla comunicazione digitale è data dal fatto che le abilità cognitive, i programmi conoscitivi e le epistemologie sono riformulate per soddisfare un paradigma di intersoggettività supportata tecnicamente. L'immagine in questo contesto perde il carattere di mera esemplificazione di idee e concetti e diventa luogo di negoziazione tra diversi programmi e progetti di interpretazione della realtà attraverso i codici resi disponibili dalla tecnologia digitale. Per quanto l'immagine interattiva e reticolare sia una forma espressiva sincretica attestate, bisogna tenere conto che gli utenti propendono per il video.
I video generano più coinvolgimento, o engagement, perché gli effetti di senso del testo vengono generati dalla moltiplicazione e dalla differenziazione dei punti di vista su soggetti e oggetti, corrispondenti ai vari tipi di inquadratura. Ciò ovviamente è dovuto al montaggio, ovvero a una serie di operazioni di scomposizione, distribuzione, ricomposizione che opera una traduzione intersemiotica degli atti pragmatici con valenza cognitivo passionale come guardare, scegliere, ecc.
Il video serve a rappresentare al meglio la forma di vita di riferimento, a costruire un legame con l'enunciatario, a fargli recepire correttamente il messaggio, che si tratti o meno di testi densi e infinitamente rivedibili, replicabili. Un video ha sempre una struttura narrativa, anche se frammentata. Difatti, un qualsiasi universo di senso può essere frammentato e parcellizzato in unità discrete, tratti e simbolismi, oppure ricomposto in linee narrative dove si racconta un momento di vita o un luogo, unendo spazialità e emotività in un processo di reciproca significazione. Il topic si integra e si frammenta nell'audiovisivo, nel video, scelto poiché ritenuto la forma espressiva più adatta a ricreare e raccontare la situazione originaria dell'immaginazione. Quindi, la relazione tra estensione della scrittura e brevità dello sconfinamento, non sta nella durata della fruizione, ma nel suo essere esperibile tutta insieme, e, soprattutto, nella trasposizione sineddochica del testo a cui rimanda.
Attraverso l'audiovisivo la figuralità riferita alla tematizzazione entra in contatto con altre figuralità come quella del cinema, che, per Montani, corrisponde al "campo di tensione" tra i vari tipi di forme brevi aventi il compito di argomentare, dunque a quell'insieme di sostanze e tratti costanti che compongono la configurazione narrativa (Montani 2020, p. 94)
Le forme brevi sono intermediali e inter-genere per via della loro natura sincretica, grazie a cui si combinano immagini, suoni e parole che operano una testualizzazione efficace di qualsiasi argomento. Tale varietà di risorse semiotiche si ancora a un repertorio di citazioni sedimentato nelle culture di riferimento, che assumono il compito di paratesto chiarificatore, guidando la comprensione del messaggio. I processi di significazione sono presi in carico da testi che assumono autorevolezza per la loro ridondanza, direttamente proporzionale alla perpetuazione e all'attecchimento dei discorsi nella comunità di senso a cui sono rivolti. A questo punto è palese che social network come Instagram e TikTok operano come agente di risemantizzazione sociale che trasmette universi tematici, guidando la produzione e la ricezione di sensi originati da configurazioni culturali, raccolti in semiosfere dove i testi incrociano pratiche e discorsi. Le forme espressive caratteristiche dei due social media citati basano il loro valore sulla presenza di una struttura replicabile e tematizzata, etichettabile con uno o più hashtag, che prevede tratti invarianti quali: colonna sonora, gestualità, effetti o filtri. Nel caso di TikTok gli interessi, la geolocalizzazione e l'utilizzo determinano i contenuti che compariranno nella pagina principale, regolata da un algoritmo sensibile al tempo di visione e alla velocità dello scrolling, gesto che corrisponde al non gradimento di quanto compare sul display. Difatti, la tendenza registrata sui social network rimanda a una visione parziale del contenuto, come dimostra anche la voce "fidelizzazione del pubblico" nelle statistiche di YouTube. Il testo sì deve argomentare un topic, ma anche condensare il suo senso in modo che si arrivi fino al termine della fruizione prevista. Da qui deriva il principale intento di questa ricerca, cioè mappare i generi e le invarianti di queste forme espressive, compilando una loro grammatica, che, come postulato da Pietro Montani, le rende ascrivibili, per la modalità di produzione, alla scrittura lineare e alla stampa a caratteri mobili (Montani 2020). In tale prospettiva l'analisi semiotica è utile a evidenziare i processi di costruzione di testi efficaci, correlando la loro complessità con i fattori culturali, varianti sistemiche necessarie per trasporre correttamente il modello discorsivo nelle catene di condivisione sui social media.

Codice Bando: 
2643998

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