Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1494301
Anno: 
2019
Abstract: 

Mario Giacomelli (Senigallia, 1925-2000) pur noto come uno dei più importanti fotografi italiani della seconda metà del secolo scorso, non è mai stato un fotografo professionista, e soprattutto non è mai stato solo un fotografo. La sua vitalità creativa si è espressa attraverso la fotografia, la poesia e la pittura. In particolare nei decenni Sessanta e Settanta dipinge con regolarità, dando vita ad un corpus di circa trecentocinquanta dipinti. Si tratta del periodo della sua consacrazione come fotografo, anche a livello internazionale, e queste opere, finora rimaste pressoché inedite, meritano di ritrovare un posto accanto alla produzione fotografica coeva. Per quanto si è potuto intuire dai primi esempi visionati, si tratta di dipinti che si inscrivono nella corrente cosiddetta informale, con leggere variazioni e sperimentazioni. Si rintracciano evidenti riferimenti ad altri pittori, italiani e non, e certi elementi iconografici che ritornano nella sua fotografia. Fotografia che è fin da subito considerata artistica e "impura", poiché sottoposta ad una rielaborazione manuale in fase di stampa, che ne accentua i contrasti, per esempio, caratterizzando lo stile giacomelliano. I suoi paesaggi arati diventano quasi incisioni, composti da sottili e fitte linee nerissime separate da altrettanti spazi bianchi.
Il progetto di ricerca che propongo in questa sede è finalizzato, quindi, allo studio dell'opera pittorica di Mario Giacomelli, e della relazione con le sue altre espressioni artistiche, per restituire un'immagine più completa della sua creatività e del suo valore. Verrà portato avanti con la collaborazione dell'Archivio Giacomelli, diretto dagli eredi. La conclusione della ricerca sarà una pubblicazione che ne riunisca i risultati e presenti le illustrazioni, per lo più inedite, dei dipinti.

ERC: 
SH5_8
SH5_7
SH5_6
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2074137
Innovatività: 

Come in parte già menzionato, la ricerca apporterebbe contenuti inediti allo stato delle conoscenze dell'opera e della carriera di Mario Giacomelli. Se la sua attività di fotografo è stata valorizzata da tantissimi studi, interpretata e studiata in tutte le sue sfaccettature, questi dipinti sono sempre rimasti chiusi nella sfera privata della vita dell'artista. Riportarli a galla è urgente e necessario: andrebbe ad aggiungere un tassello significativo alla sua carriera, gettando certo nuova luce anche sulla sua produzione fotografica, ma soprattutto restituendo un immagine più completa della complessità e dell'eclettismo della personalità di Giacomelli. Fin da bambino infatti esprime un bisogno di creare, che si sfoga nella pittura, nella poesia e solo dagli anni Cinquanta nella fotografia. Eppure egli è tipografo, nessuna di queste passioni, che lo accompagnano per tutta la vita, diventerà mai una professione esclusiva, pur raggiungendo vette altissime e una qualità indiscussa (nonostante in tutti e tre gli ambiti Giacomelli si formi pressoché da autodidatta). In questo non fa eccezione la sua pittura, che già a prima vista si dimostra di particolare interesse e rivendica un posto nel panorama culturale italiano del secondo dopoguerra.
La possibilità di portare avanti una ricerca ricca di risultati e propedeutica ad ulteriori studi e approfondimenti, è agevolata dal sostegno dell'archivio Giacomelli, legalmente fondato dagli eredi nel 2007 e da allora attivo nella promozione e nella tutela dell'opera del grande fotografo marchigiano. L'archivio conserva i documenti relativi alla sua attività, le fotografie e tutti i dipinti. La novità della ricerca, se non risiede nel suo impianto metodologico o nell'approccio alla materia, è da individuare nei contenuti inediti su un maestro della fotografia italiana, che ne risulterebbero.

Codice Bando: 
1494301

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