Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1047269
Abstract: 

La ricerca si propone di documentare e analizzare l'uso delle biblioteche (compresi organismi di qualsiasi genere che abbiano offerto un servizio di lettura e/o di prestito) in Italia nell'età contemporanea - con particolare attenzione alla prima metà del Novecento - sul piano qualitativo più che su quello quantitativo, e soprattutto dal punto di vista dei lettori/utenti, attraverso la raccolta di testimonianze relative all'utilizzazione di biblioteche di qualsiasi tipologia, rintracciabili in testi autobiografici, interviste, carteggi, ecc. (senza escludere testi creativi). La raccolta di testimonianze verrà correlata ad informazioni sulle biblioteche menzionate (compresa l'esistenza di documentazione sull'uso, e in particolare di registri di letture e prestiti, purtroppo perduti o eliminati nella maggioranza delle biblioteche tuttora in attività) e a una raccolta sistematica di documentazione iconografica (utilizzabile anche a scopo didattico).
I risultati della ricerca sono potenzialmente di grande utilità non solo per la storia delle biblioteche e la storia culturale, ma anche per gli studiosi di campi diversi, p.es. come contributo per conoscere meglio la formazione culturale e i canali informativi di un personaggio studiato.
Il gruppo di ricerca dispone già non solo delle necessarie competenze ma anche di notevoli raccolte di documentazione utile al progetto, formate in circa vent'anni di attività di ricerca e didattiche nel campo, così da poter garantire il rapido raggiungimento di risultati consistenti anche sul piano quantitativo.

ERC: 
SH5_8
SH6_12
Innovatività: 

Una ricerca di questo genere non è mai stata affrontata in Italia, e anche le ricerche svolte in altri paesi sono solo parzialmente comparabili, pur se forniscono spunti interessanti, perché riguardano o la raccolta di un corpus di testimonianze relativo più genericamente alla lettura (e quindi inevitabilmente molto più eterogeneo e poco intensivo), come The Reading Experience Database, oppure l'analisi del pubblico e delle letture di una singola biblioteca, in genere in una piccola comunità locale, come nel caso del progetto che ha condotto alla realizzazione del volume What Middletown Read.
Non risultano invece affrontate e messe a fuoco due questioni chiave, connesse fra loro (e particolarmente rilevanti per l'Italia, per le specificità del "paesaggio bibliotecario" del nostro paese):
a) la varietà delle esigenze e delle finalità d'uso che si riscontra anche fra gli utenti di una stessa biblioteca, soprattutto se di una certa dimensione e in un contesto urbano (come emerso p.es. dalle ricerche sulla Biblioteca di Ginevra e da quelle in corso sulla Biblioteca nazionale di Firenze);
b) la varietà di canali a cui una stessa persona ricorre, che sono spesso costituiti sia da istituti bibliotecari importanti e tuttora esistenti, sia da organizzazioni diverse (circoli e associazioni, biblioteche circolanti commerciali, ecc.) che svolgevano un grande volume di servizio e che invece, salvo eccezioni, sono oggi quasi sconosciute o dimenticate, anche nell'ambito della storia delle biblioteche.
Non risultano inoltre progetti finalizzati a documentare, in gran parte con immagini accompagnate dalle necessarie informazioni, il funzionamento concreto, gli strumenti e i materiali impiegati nei servizi bibliotecari: esigenza oggi particolarmente avvertita, non solo sul piano della ricerca ma anche su quello didattico, per le trasformazioni recenti o in corso che rendono obsoleti, e rapidamente dimenticati, strumenti in uso anche nel passato più recente. Come spesso accade, è più facile documentarsi esattamente sugli strumenti scrittori del lontano passato o sui torchi a mano dal XV al XVIII secolo che su tecnologie e strumenti più recenti.
Dato che la ricerca riguarderà testimonianze di varie categorie di persone (scrittori, politici, filosofi, personaggi del giornalismo e dell'editoria, ecc.), i risultati sono potenzialmente di grande utilità non solo per la storia delle biblioteche e la storia culturale, ma anche per gli studiosi di campi diversi, p.es. come contributo per conoscere meglio la formazione culturale e i canali informativi di un personaggio studiato.

Codice Bando: 
1047269

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