Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1999012
Anno: 
2020
Abstract: 

Il crescente interesse di giuristi ed economisti per le problematiche legate all'immigrazione si è sviluppato fino ad oggi in una prospettiva prevalentemente settoriale, producendo riflessioni approfondite, ma parcellizzate. Il tema delle trasformazioni dei regimi migratori in situazioni di emergenza sanitaria offre invece lo spunto per un¿indagine di natura interdisciplinare, che chiama in causa il diritto nazionale, internazionale e dell¿UE e che connette la riflessione giuridica a quella economica. In quest¿ottica, la ricerca intende indagare le implicazioni giuridiche ed economiche delle situazioni di emergenza sanitaria sulla condizione dei migranti, partendo dall¿osservazione e dall¿analisi dell¿impatto che le misure di contrasto al Covid-19 hanno avuto sull¿ingresso e il soggiorno in Italia dei cittadini extra-UE.
È evidente che la pandemia ha prodotto effetti particolarmente deleteri per i migranti e le loro famiglie, acuendo le tensioni che le migrazioni aprono in ambito giuridico ed economico. Da questo punto di vista, le misure adottate saranno analizzate prestando speciale attenzione alle criticità relative al riparto di competenza tra Stato, regioni ed enti locali e alle tensioni rispetto al patrimonio di principi e diritti del costituzionalismo italiano ed europeo, alla compatibilità con le norme di diritto internazionale a tutela dei migranti, nonché all¿impatto sull¿economia nazionale.
La ricerca si occuperà inoltre della regolarizzazione dei migranti prevista dal d.l. 34/2000. La regolarizzazione, infatti, sollecita gli studiosi a ripensare le discipline in materia di ingresso di tali lavoratori ed evidenzia l'importanza del lavoro immigrato in vari settori dell¿economia nazionale (agricoltura, edilizia, lavoro di cura), alimentando un confronto tra giuristi ed economisti che potrebbe offrire un contributo importante alla gestione delle dinamiche migratorie e alla conoscenza dei costi, dei benefici e delle esigenze connessi a questi fenomeni.

ERC: 
SH2_4
SH1_13
SH3_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2514290
sb_cp_is_2715880
sb_cp_is_2515331
sb_cp_es_360697
Innovatività: 

Il crescente interesse di giuristi ed economisti verso l'immigrazione tende a svilupparsi in una prospettiva settoriale, producendo riflessioni approfondite, ma parcellizzate. Questa ricerca si propone invece di indagare il tema delle trasformazioni in atto dei regimi migratori in una prospettiva interdisciplinare ancor oggi poco coltivata, che chiami in causa il diritto nazionale, internazionale e dell¿UE e che connetta la riflessione giuridica a quella economica, approfondendo le relazioni che oggi legano i temi della salute e delle migrazioni. Le discipline dell¿emergenza sanitaria hanno toccato diversi aspetti della vita individuale e associata, con effetti non limitati alla fase propriamente emergenziale e che segneranno ancora a lungo l¿istruzione, il lavoro, il tempo libero, la cultura, lo sport e, di conseguenza, i diritti fondamentali che la Costituzione, il diritto europeo e quello internazionale riconoscono in relazione a questi ambiti.
Per il diritto costituzionale, la relazione tra salute e immigrazione oggi non si riduce al tema della tutela della salute degli immigrati in quanto ¿fondamentale diritto dell¿individuo¿, ma chiama a riflettere anche sul rapporto che lega l¿immigrazione a una salute intesa quale ¿interesse della collettività¿ (art. 32 Cost.). La bellicizzazione della lotta alla `clandestinità¿; le ridotte possibilità d¿ingresso per lavoro; la mancanza, in situazioni di crisi, di corridoi umanitari; il diffondersi del trattenimento nel sistema dei ¿grandi centri¿. Tutte queste misure, in una fase epidemica, mettono a rischio la salute del migrante e quella degli operatori a vario titolo impiegati nella filiera migratoria, con conseguenze di rilievo sulla salute `pubblica¿. Inoltre, la regolarizzazione in atto conferma la particolare importanza, nel caso italiano, del lavoro immigrato domestico e di cura (già nel 2012 oggetto di apposita sanatoria) e sollecita ad approfondire il contributo che al familistico welfare italiano viene dai lavoratori e, soprattutto, dalle lavoratrici immigrate, ed a riflettere anche sulle dinamiche che tutto questo determina in relazione ai rapporti di genere, nelle famiglie italiane e in quelle immigrate.
Rispetto agli studi di diritto internazionale, la presente ricerca intende allargare le conoscenze in materia in una duplice prospettiva. In primo luogo, il tema della tutela del migrante, in relazione tanto al profilo dei diritti umani quanto a quello dei rifugiati, è stato sinora trascurato dagli studiosi del diritto internazionale che si sono occupati dell¿emergenza sanitaria da COVID-19. La ricerca intende dunque colmare una lacuna particolarmente grave, considerando che la specifica vulnerabilità del migrante, `regolare¿ e non, è stata di recente evidenziata sia in una nota congiunta, adottata dal Comitato sui lavoratori migranti delle Nazioni Unite e dal Relatore speciale sui diritti umani dei migranti, sia nel bollettino pubblicato dall¿Agenzia dell¿Unione europea per i diritti fondamentali (FRA). In questa chiave, s¿intende non solo analizzare la compatibilità delle misure disposte dall¿Italia con le norme internazionali, ma anche determinare gli obblighi effettivamente gravanti sull¿Italia. Com¿è noto, gli inviti rivolti da organi ed enti internazionali a considerare le vulnerabilità del migrante nell¿emergenza sanitaria da COVID-19 hanno natura meramente raccomandatoria. Tralasciando il divieto di non-refoulement, si pone dunque il problema di definire quale condotta concretamente esigano gli obblighi positivi di natura economica e sociale. Al riguardo, in secondo luogo, la ricerca vuole concentrarsi sul diritto alla salute del migrante, contribuendo così all¿avanzamento delle conoscenze in materia attraverso uno studio che tenga conto dell¿esperienza che si potrà trarre dall¿emergenza COVID-19. Guardando alla CEDU, si tratta, ad es., di verificare se la precarietà delle condizioni igienico-sanitarie nei centri di primo soccorso e accoglienza possa indurre la Corte europea ad abbandonare la sua ritrosia rispetto al riconoscimento di un diritto alla sicurezza sanitaria, quantomeno quando ricorra una situazione emergenziale. In proposito, risulterà utile il raffronto con la giurisprudenza della Corte in tema di diritto alla salute dei detenuti.
In ambito economico, disponendo di un ampio set di dati relativo agli sbarchi registrati a livello regionale e all¿accoglienza nei `grandi centri¿ dalla fine degli anni 90 ad oggi, la presente ricerca intende contribuire a un avanzamento delle conoscenze, innanzitutto, cercando di capire se tali sbarchi costituiscono un¿emergenza sanitaria e se producono un effetto sulla salute pubblica e, successivamente, indagando gli effetti indotti dall¿arrivo di lavoratori immigrati sull¿economia, sulle scelte di economia pubblica e sul welfare. Infine, si intende stimare gli effetti prodotti sull¿economia e sulle scelte di politica pubblica dalla più recente regolarizzazione.

Codice Bando: 
1999012

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