Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2674841
Anno: 
2021
Abstract: 

Studi nel campo dell'epigenetica hanno mostrato che l'attaccamento genitoriale in gravidanza e alla nascita influenzino la qualità dei primi scambi relazionali genitore-bambino, con importanti conseguenze a lungo termine sull'espressione genica e sul funzionamento emotivo-comportamentale dei figli. In tale ambito, è stato sottolineato il ruolo svolto dalla metilazione globale e dal genotipo e dalla metilazione del trasportatore della dopamina (DAT1), con associazioni sia con la qualità dell¿attaccamento e delle relazione genitore-bambino, che con difficoltà emotivo-comportamentale di genitori e figli. Pochi studi hanno indagato il ruolo svolto dalla qualità dell'ambiente affettivo paterno nelle fasi neo-natali, che la letteratura ha evidenziato essere periodi particolarmente suscettibili di modificazioni epigenetiche. Il presente studio longitudinale intende esplorare, in un campione di 100 famiglie della popolazione generale, il ruolo svolto dall'attaccamento genitoriale al bambino, in gravidanza e alla nascita, dalle interazioni genitore-bambino nella fase neonatale (al 3° e al 6° mese di vita del bambino), sullo status di metilazione globale e del DAT1 di genitori e figli e sul funzionamento comportamentale del bambino, considerando il ruolo svolto dai profili psicologici genitoriali, dallo stress genitoriale e dall'adattamento coniugale. Si ipotizza di riscontrare un¿influenza della qualità dell¿attaccamento dei genitori al figlio e dello stato psicologico dei genitori, dello stress genitoriale e dell¿adattamento coniugale, sulla qualità delle interazioni neonatali. Si ipotizza, inoltre, che la relazione tra queste variabili abbia un effetto sullo stato di metilazione globale e del DAT1 del bambino e sul suo funzionamento comportamentale. Infine, si ipotizza di riscontrare associazioni tra lo status di metilazione globale e del DAT1 di genitori e figli e tra lo status di metilazione dei genitori e il proprio funzionamento psicologico.

ERC: 
SH4_4
LS2_5
LS5_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3455746
Innovatività: 

Sulla base della letteratura scientifica di riferimento, il presente lavoro intende esplorare il ruolo svolto dalla qualità dell¿ambiente affettivo materno e paterno in epoca perinatale sull¿espressione genica di genitori e bambino e sul funzionamento emotivo-adattivo di quest¿ultimo. Recenti evidenze hanno infatti mostrato il ruolo chiave giocato dalla qualità delle prime interazioni genitore-bambino e dall¿interazione gene-ambiente nel predire le traiettorie evolutive infantili (Li et al., 2016; Erola et al., 2020). Studi longitudinali hanno inoltre evidenziato come i problemi emotivo-comportamentali durante l¿infanzia spesso persistono in adolescenza e in età adulta (Perrotta, 2020; Morris et al., 2020), costituendo i segni iniziali di un quadro più complesso e suggerendo la presenza di una trasmissione del rischio psicopatologico nel corso delle successive generazioni (Cents, 2016). Inoltre, dal momento che la metilazione del DNA risponde sia alle influenze ambientali che alle variazioni geniche dell¿individuo (Hernandez & Singleton, 2012; Hannon et al., 2018), è considerato un processo chiave per spiegare la biologia dell'interazione gene-ambiente e gli effetti a lungo termine delle influenze ambientali sull'espressione genica, così come i conseguenti cambiamenti nello sviluppo infantile (McKay et al., 2012; Roth, 2013; Tronick & Hunter, 2016). Nel periodo perinatale, anche il programma epigenetico è più vulnerabile ai cambiamenti ambientali e può operare più rapidamente rispetto ad altre fasi dello sviluppo e su grandi frazioni del genoma (Hochberg et al., 2011). Inoltre, sebbene i meccanismi di metilazione possano essere stabili e di lunga durata, la ricerca ha mostrato come durante questi periodi sensibili tali modificazioni possono essere prontamente reversibili (Krupanidhi et al., 2009). Pertanto, risulta fondamentale poter indagare la qualità della relazione madre-bambino e l¿interazione con fattori genetici ed epigenetici, fin dalle primissime fasi dello sviluppo del bambino, al fine di aumentare la conoscenza sui meccanismi sottostanti ed incrementare interventi preventivi e di intervento epigeneticamente mirati (Szyf et al., 2019) al fine di promuovere cambiamenti cerebrali e comportamentali positivi. In tale ambito, è stato suggerito come differenti polimorfismi o stati di ipo-iper metilazione a carico del DAT1 e livelli di metilazione globale del DNA siano significativamente associati a numerosi disturbi evolutivi, sia della sfera internalizzante che esternalizzante (Nelson et al., 2011; Camardese et al., 2014; Li et al., 2016) e ad una scarsa qualità della relazione madre-bambino (Lee et al., 2009; Cerniglia et al., 2021).
Allo stato attuale pochi studi hanno verificato l¿influenza svolta dai profili psicologici genitoriali e dalla qualità degli scambi diadici genitore-bambino sul funzionamento comportamentale del bambino e su modificazioni epigenetiche (Glover, 2014; Pena et al., 2014). Il presente lavoro potrà contribuire alla conoscenza della possibile associazione fra variabili relazionali, emotivo-comportamentali e biologico-genetiche, nei neonati e nei loro genitori, alla base del rischio psicopatologico in età evolutiva, al fine di identificare i fattori di rischio e/o protettivi nello sviluppo della personalità e nel quadro delle relazioni affettive significative. Tali fattori potranno essere valutati per la messa a punto di programmi di intervento più mirati ed efficaci, a partire dagli interventi clinici proposti che potranno essere differenziati e resi maggiormente efficaci in base ai fattori di rischio che emergeranno dai dati di ricerca.
Nel particolare, sulla base della precedente letteratura, si ipotizza che una scarsa qualità dell¿attaccamento materno e paterno in gravidanza e alla nascita predicano la qualità generale delle interazioni con i propri bambini durante i primi mesi di vita di quest¿ultimo, nella direzione di scambi meno contingenti e sensibili, poco coordinati, intrusivi e scarsamente sintonizzati (Haycraft e Blissett, 2012; Kwon et al., 2019). Si ipotizza inoltre di riscontrare un ruolo interattivo in questi processi giocato dagli indicatori di rischio considerati (depressione e ansia genitoriale, stress genitoriale, adattamento coniugale). Inoltre si ipotizza di ricontrare un¿influenza della qualità dell¿ambiente affettivo materno e paterno, nei termini dei primi scambi relazionali genitore-bambino e delle variabili di rischio associate, sullo stato di metilazione globale e del DAT1 del bambino (Lester et al., 2012; Cerniglia et al., 2021) e sul suo funzionamento comportamentale (Tsang et al., 2016; Cimino et al., 2019, 2020; Ding et al., 2020). Infine, si ipotizza di riscontrare un ruolo predittivo dello status di metilazione delle madri e dei padri sui propri profili psicologici (Li et al., 2020) e sullo status di metilazione dei figli (Pellicano et al., 2020; Cimino et al., 2021).

Codice Bando: 
2674841

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