Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1758390
Anno: 
2019
Abstract: 

La proposta di ricerca ha come obiettivo quello di documentare, studiare e valorizzare una parte del patrimonio storico-archeologico dell¿Isola d¿Elba, ovvero, mappare, rilevare, ricostruire virtualmente e divulgare le emergenze archeologiche ed architettoniche presenti nell'area del ¿granito dell¿Elba¿. Nonostante la presenza di testimonianze storico-archeologiche sia significativa, gran parte di tale patrimonio non è stato finora oggetto di adeguate indagini scientifiche e, anche per questo motivo, non è neanche mai diventato un volano per un turismo culturale in grado di incidere nell¿economia del territorio. Il gruppo di ricerca proponente, valendosi delle esperienze maturate nel campo del rilievo, del restauro e dell¿uso delle tecnologie ICT per la comunicazione dei beni culturali si pone come obiettivi: la raccolta di dati metrici mediante l¿uso di droni e laser scanner 3D da cui trarre considerazioni di carattere critico e qualitativo; la gestione integrata dei dati; la diagnosi dello stato conservativo per il restauro e il mantenimento del bene; la messa a punto di strategie di comunicazione e divulgazione delle presenze storiche mediante ricostruzioni virtuali, sia per facilitarne la divulgazione verso un pubblico più ampio sia per fornire uno strumento di lavoro avanzato utile anche per gli studiosi e gli addetti ai lavori.

ERC: 
SH5_8
SH5_7
SH5_12
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2237534
sb_cp_is_2250359
sb_cp_is_2233285
Innovatività: 

Con riferimento alle aree archeologiche del granito (ad esempio le cave di età imperiale romana della località le Grottarelle, sopra a Cavoli), alle pievi romaniche (San Giovanni in Campo, San Lorenzo a Marciana, Santa Maria delle Piane, San Bartolomeo) e alle fortificazioni dei Pisani e degli Appiani (chiese trasformate in fortificazioni come S. Nicolò a San Piero e la chiesa di Sant'Ilario; la torre di San Giovanni, la torre di Marina di Campo e la Fortezza di Marciana), da una prima ricognizione bibliografica si è potuta constatare la mancanza di trattazioni fondate su indagini conoscitive approfondite basate su rilievi (se non parziali). L¿unica eccezione è rappresentata dalla Torre di San Giovanni, il cui ultimo rilievo risale al 1996 (anno dell¿ultimo restauro), condotto con metodo diretto, i cui esiti risentono delle approssimazioni dovute alla difficile accessibilità del manufatto, alla sua particolare giacitura e alle condizioni orografiche dell¿intorno.
Per quanto riguarda i casi di studio di S. Nicolò a San Piero e di San Lorenzo a Marciana ci troviamo di fronte a casi singolari di impianti planimetrici e di trasformazioni e adattamenti degli organismi architettonici che non sono ancora stati indagati adeguatamente, mancando rilievi approfonditi e scientificamente condotti.
Nonostante nell¿applicazione di tecnologie ICT per la comunicazione dei beni culturali si farà tesoro delle esperienze maturate, in precedenza, in altri contesti di studio (sulla base di ricerche condotte anche da parte dei componenti dello stesso gruppo di ricerca proponente), le soluzioni da elaborare saranno necessariamente originali perché diverso è il contesto con cui la ricerca si confronta.
Innanzitutto, in questo caso, vi è il valore aggiunto rappresentato dal confronto con le associazioni culturali locali (parte attiva dell¿iniziativa) e con l¿amministrazione comunale di Marina di Campo. Il confronto costante con una rappresentanza attiva della popolazione locale e con alcuni degli organi amministrativi del territorio conferisce alla ricerca un effettivo potenziale di ricaduta sul piano operativo con possibilità di sviluppi futuri. In secondo luogo, lo studio delle emergenze architettoniche che si intende condurre va visto in un¿ottica di interpretazione territoriale, volendo considerare il singolo bene culturale non solo come a se stante, ma come facente parte del complesso ambientale nel quale il bene è contenuto. In quest¿ottica, la comunicazione multimediale mediante ICT potrà integrare le presenze fisiche, con le tradizioni che sono legate ad esse, ovvero i beni immateriali (usi e costumi, tradizioni e riti religiosi, storie e leggende) che raccontano le radici culturali. L¿obiettivo, è quello di trasformare il territorio dell¿Isola d¿Elba come un museo a cielo aperto da percorrere ed esplorare con l¿ausilio delle nuove tecnologie per la comunicazione rese accessibili sui portable devices.
D¿altro canto, già nell¿impostazione della ricerca, è emersa la necessità di elaborare strumenti per la disseminazione dei risultati in grado di far crescere la coscienza e guidare la riscoperta dei valori dei beni artistici, monumentali, culturali, antropologici e ambientali. L¿elaborazione di modelli 3D virtuali saranno dunque solo un tassello, di indubbia evidenza visiva, all¿interno di una strategia che intende tessere una rete sinergica di rapporti e relazioni significative che il bene culturale esprime e riunisce in sistema. La comunicazione culturale ha, in fondo, come compito, quello ¿di promuovere non solo i beni, ma la specificità culturale che li ha prodotti e l¿ambiente in cui sono inseriti¿ (M. Carconi, ¿Patrimonio culturale e comunicazione¿, in Comunicare la cultura, Atti del Convegno, Bologna 2006)

Codice Bando: 
1758390

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