Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1207557
Abstract: 

Obiettivo della presente ricerca è quello di valutare la possibilità di un cambiamento negli stili di parenting genitoriali e nelle capacità comunicative del bambino sordo con IC (Impianto Cocleare), dopo un percorso di parent training, l¿It¿s Takes Two to Talk, basato sul modello del Centro Hanen di Toronto, che mira ad incentivare i genitori a divenire dei partner più efficaci nella relazione con il bambino.
Il campione è costituito da un Gruppo sperimentale: 25 coppie di genitori udenti di bambini sordi con protesi o IC di età compresa tra 1 e 3 anni, inseriti in un programma di parent training; due Gruppi di controllo: Gruppo A costituito da 25 coppie di genitori udenti di bambini sordi con IC, appaiati per età cronologica, non inseriti nel parent training; Gruppo B costituito da 25 coppie di genitori udenti di bambini udenti appaiati per età cronologica e linguistica, non inseriti nel parent training.
Strumenti utilizzati: il Parent Preference Test (PPT, Baiocco 2010); il Parenting Stress Index- Forma Ridotta (PSI-SF, Guarino 2008); il Parent-Deaf Child Relationship Checklist (PDCRC, Cole 2006); il Test del Primo Linguaggio (TPL, Axia, 1995) e il Primo Vocabolario del Bambino (PVB, Caselli, 2007).

Ci si aspetta di rilevare un cambiamento negli stili genitoriali delle famiglie coinvolte nel parent training, da tipologie più rigide verso tipologie più flessibili e da modalità comunicative più direttive verso modalità più responsive; ci si aspetta inoltre di rilevare una comunicazione più contingente nell'alternanza dei turni e nella reciprocità. Rispetto al bambino, ci si aspetta di rilevare un maggior incremento delle competenze linguistiche.
Un follow up a sei mesi permetterà di monitorare la stabilità dei cambiamenti nel tempo.

ERC: 
SH4_3
SH4_10
Innovatività: 

Risultati attesi: Ci si aspetta di rilevare, prima del percorso di parent training, una differenza tra i gruppi, individuando nel gruppo sperimentale punteggi che indichino una maggiore rigidità negli stili parentali e livelli di stress più alti rispetto al gruppo di controllo, costituito dalle famiglie con bambini con sviluppo tipico. Ci si aspetta, poi, un cambiamento negli stili genitoriali delle famiglie coinvolte nel parent training, in particolare da tipologie più rigide verso tipologie più flessibili e da modalità comunicative più direttive verso modalità più responsive, e di rilevare una comunicazione più contingente nell'alternanza dei turni e nella reciprocità, rispetto a quelle famiglie che non hanno partecipato al parent training.
Rispetto al bambino, ci si aspetta di rilevare un maggior incremento delle competenze linguistiche nei bambini sordi del gruppo sperimentale, rispetto ai bambini sordi del gruppo di controllo. Ci si aspetta inoltre che le differenze tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo costituito dalle famiglie con bambini con sviluppo tipico, diminuiscano dopo il parent training. Nel follow up a sei mesi ci si aspetta di osservare una relativa stabilità dei cambiamenti avvenuti durante il parent training.
Implicazioni Cliniche: Un approccio centrato sulla famiglia, quando si deve affrontare una disabilità sensoriale come la sordità, permette di spostare il focus dell¿intervento da uno prettamente medico-organico, a uno più psicologico. I primissimi anni di vita di una famiglia in cui nasce un bambino sordo, rappresenta un momento di fragilità, poiché in poco tempo i genitori devono affrontare la diagnosi di sordità, la prima protesizzazione, la scelta chirurgica da fare, le conseguenze a cui si può andare incontro e l¿inizio dell¿iter abilitativo. Le difficoltà e le sfide che i genitori affrontano in questo periodo riguardano aspetti diversi, relativi sia allo sviluppo del bambino, sia all¿interazione tra lo sviluppo del piccolo e le caratteristiche individuali dei genitori.
Premesso questo, gli aspetti clinici della presente ricerca, si rivolgono prima di tutto alla possibilità di sostenere i genitori sia nel proprio ruolo parentale, sia nelle loro strategie di relazione con il bambino. In secondo luogo, può essere stimolato un cambiamento nei processi di comprensione e di attribuzione di significato, che è possibile realizzare nel momento in cui il genitore passa da una prospettiva di paziente ad una prospettiva di agente. Inoltre, seguendo queste famiglie con follow up periodici, sarebbe possibile verificare quanto l¿impatto della sordità sul sistema familiare vari nel tempo, e quanto continui ad essere correlata alle variabili del bambino e del sistema in cui è inserito. Anche gli studi sulle famiglie udenti infatti riportano che nei primi due anni di vita le interazioni genitori-bambino non sono stabili, e che bisogna aspettare gli anni successivi per caratterizzare una famiglia rispetto alle interazioni che mette in atto. Per cui, intervenire precocemente con programmi centrati sulla famiglia, e non soltanto sul recupero linguistico del bambino, può migliorare la qualità delle interazioni e del benessere percepito dalle famiglie.

Codice Bando: 
1207557

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