Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2196596
Anno: 
2020
Abstract: 

Il progetto di ricerca mira ad indagare il concetto/fenomeno dello smart working quale una delle declinazioni della smart society, in un periodo dove la società sta sperimentando un mutamento strutturale dell¿organizzazione sociale a causa della pandemia da Covid-19. Si intende analizzare la dimensione dello smart working nella sua connessione al tema della sostenibilità, intesa come la capacità di garantire condizioni di benessere umano derivanti dall¿esistenza di dinamiche di coesione sociale e da una nuova modalità di socialità, secondo l¿accezione di sostenibilità che emerge dall¿Agenda 2030 e quella di innovazione sostenibile derivante dalla ¿Strategia per l¿innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025¿ e dalla politica di coesione europea 2021-2027. Non ci si chiede solo se lo smart working sia ambientalmente sostenibile, dunque, ma soprattutto se lo sia dal punto di vista sociale. In tempi di emergenza, infatti, dove tutto è relegato nell¿abitazione con forti limitazioni alla libertà, lo smart working si compenetra anche di relazioni sociali e familiari, che divengono, a loro volta, sempre più potenzialmente ¿smart¿, dipendendo, molto più che in situazioni di ¿normalità¿, dalle caratteristiche dell¿abitazione, sempre più ¿smart home¿. Le diverse dimensioni della ¿smartness¿ e le interdipendenze esistenti tra di esse diventano, così, l¿elemento di assoluta novità nel presente studio dello smart working. L¿ipotesi di ricerca consiste nel domandarsi se, quanto e a quali condizioni lo smart working che si è verificato in Italia nel periodo della pandemia da Covid-19 sia stato effettivamente funzionale alle esigenze della sostenibilità. L¿analisi si concentrerà su un case study costituito dal mondo del lavoro dell¿Università Sapienza di Roma. Si cercherà di ricostruire sia le dinamiche di riorganizzazione del rapporto casa/lavoro del personale tecnico/amministrativo e dei docenti, sia le percezioni e le rappresentazioni di questi attori.

ERC: 
SH3_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2783851
sb_cp_is_2782155
sb_cp_is_2787212
sb_cp_is_2784100
Innovatività: 

Attraverso tale progetto si ritiene di poter apportare un significativo avanzamento della conoscenza nell¿ambito dello smart working, affrontato dal punto di vista della sociologia generale e delle scienze della sostenibilità. L¿originalità di tale progetto si sostanzia:
¿ In un approccio fortemente interdisciplinare che ne rappresenta motivo di originalità e rilevanza sul piano nazionale e internazionale, ponendosi in coerenza, in modo particolare, con gli obiettivi nazionali dettati dalla Strategia per l¿innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025 e con gli obiettivi internazionali contenuti nell¿Agenda 2030 e nella politica di coesione europea 2021-2027.
¿ In un¿analisi che, per la prima volta analizza il tema dello smart working, unendo le tipicità dei differenti punti di vista mediante i quali è possibile esaminarla. L¿innovatività della ricerca fa perno, dunque, su un¿analisi interconnessa che permette di apportare un significativo contributo nell¿intero settore delle scienze sociali e, più in generale, a quello delle scienze umanistiche. L¿emergenza da Covid-19 ha fatto sì che la relazionalità familiare si sia incentrata, molto più che in situazioni di normale quotidianità, in uno spazio domestico che è diventato uno spazio smart home dove l¿attore sociale si è trovato costretto al lavoro. All¿idea di smart working difatti si affianca, nella letteratura in tema, l¿idea di smart home, nella quale l¿efficienza e la sostenibilità in ambito domestico vanno di pari passo con quelle in ambito lavorativo.
¿ Nell¿affrontare il tema dello smart working in questione in termini di sostenibilità e, inoltre, secondo un¿accezione della stessa che non è limitata, come generalmente avviene sul piano della letteratura, alla questione ambientale, ma come un insieme di obiettivi di carattere sociale, di cui l¿ambiente rappresenta soltanto una delle possibili e plurime declinazioni. Lo smart working è affrontato, dunque, attraverso un¿euristica differente da quella usualmente impiegata e va inesorabilmente ad intrecciarsi in uno stretto rapporto di mutua dipendenza con smartness e sostenibilità.
¿ Nell¿analizzare criticamente le conseguenze derivanti dalle stesse tecnologie e dallo stesso modello sociale ¿intelligente¿. Se, infatti, in termini generali, lo smart working dovrebbe facilitare le funzioni quotidiane, aiutando a risparmiare tempo e risorse, nel momento in cui tale funzione primaria si trasforma unicamente in efficienza produttiva/lavorativa, degenerativa per i rapporti sociali, si viene a creare una distorsione anche nella percezione dei soggetti, che trasformano un sentimento benevolo nei confronti della tecnica in sentimento di distacco e di sfiducia. Non trascurabile, infatti, appare il ruolo che la tecnologia sta ricoprendo in questa fase di profonda crisi sanitaria che ha costretto l¿individuo a limitare ogni forma di contatto sociale con il mondo esterno, e dunque, ogni tipo di relazionalità fisica al di fuori delle mura domestiche. Mai come in questo momento si rende visibile come il panorama delle opportunità Smart technologies, offerte in ogni ambito della vita quotidiana, permetta un miglioramento qualitativo della vita stessa.

Dal presente progetto di ricerca ci si attende, quindi, un avanzamento della conoscenza scientifica, che superi gli steccati teorici e metodologici che attualmente separano le conoscenze settoriali su questi temi.
Alle modalità lavorative generate dallo smart working si imputano, dunque, una serie di vantaggi non solo personali, ma anche collettivi: si abbassano i consumi di energia, si riducono gli spostamenti e quindi le emissioni inquinanti, il traffico, lo stress, i tempi di percorrenza per andare e tornare dal luogo di lavoro e altri innumerevoli vantaggi.
Come sostiene Gehlen (1957), l¿uomo per soddisfare i propri bisogni si è adoperato per trovare soluzioni alternative attraverso la tecnica sostituendo gli ¿artigli¿ con altri strumenti sempre più complessi che lo hanno allontanato dall¿esperienza diretta dell¿immediatezza verso l¿esperienza indiretta e generando migliaia di informazioni sottratte alla verifica personale. Questo provoca un forte sentimento di distacco e di sfiducia in quella tecnica che per secoli ha rappresentato il lato più creativo dell¿uomo e che oggi è divenuta una immensa nebbia di bit. Da una parte strumento complesso, iperflessibile, dall¿altra strumento di misurazione multiforme, incomprensibile all¿occhio dei molti e utile nelle mani di pochi.
Il rischio, dunque, è che la ¿tecnoscienza¿ prenda il sopravvento sul modello della sostenibilità e conduca a una maggiore disintegrazione del tessuto sociale. A tal proposito, il ragionamento sullo smart working come una delle declinazioni della smart society risulta ¿ mai come in questo momento di cesura in termini di organizzazione sociale a seguito della pandemia da Covid-19 ¿ motore di innovazione.

Codice Bando: 
2196596

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