Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2773308
Anno: 
2021
Abstract: 

L'11 Marzo 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia a causa di un nuovo coronavirus identificato come SARS-CoV-2. La comunità medica è preoccupata dall'inizio dell'epidemia circa il potenziale impatto della malattia COVID-19 nei bambini. Fortunatamente, è stato segnalato che nella maggior parte dei casi l'infezione è meno grave rispetto alla popolazione adulta. Tuttavia, al momento non si conoscono gli effetti a lungo termine. Molti pazienti, indipendentemente dalla clinica, manifestano uno spettro di sequele dopo la fase infettiva definito Long Covid.
Attualmente, tra le indagini strumentali utilizzate nell'imaging polmonare del paziente con infezione da SARS-CoV-2 in letteratura emerge come la Tomografia Computerizzata (TC) sia considerata il gold standard per la valutazione del danno polmonare e sia diffusamente impiegata nel follow-up dell'adulto. Nella gestione e follow-up del paziente pediatrico, invece, l'Ecografia Polmonare (EP) potrebbe giocare un ruolo di particolare utilità. Difatti risulta essere non invasiva e priva di radiazioni ionizzanti ed è stata già ampiamente utilizzata nella diagnostica pneumologica pediatrica vista la sua elevata concordanza con la TC. Pertanto obiettivo principale del nostro studio è quello di valutare la presenza di artefatti ecografici patologici nei pazienti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. L'obiettivo secondario sarà quello di associare i risultati ecografici sulla base delle differenze epidemiologiche, sintomatologiche ed al tempo trascorso dall' infezione nella popolazione di interesse.

ERC: 
LS7_1
LS7_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3597135
sb_cp_is_3577037
Innovatività: 

La nostra ricerca si pone lo scopo di eseguire una valutazione ecografica nei pazienti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 al fine di identificare eventuali artefatti patologici che possono essere considerati sequele dell' infezione.
In letteratura sono rari i lavori che hanno analizzato un follow-up su pazienti pediatrici. Soltanto Denina et al hanno integrato l'aspetto ecografico nel follow-up di questi pazienti, effettuando in un campione di 25 pazienti un'ecografia polmonare a distanza di 4 mesi dall'infezione. Hanno identificato la presenza nel 20% dei casi di persistenza di linee B e nel 10% circa di consolidamenti subpleurici.
Secondo la nostra esperienza questi dati sembrano sottostimare gli artefatti che si evidenziano in questo gruppo di pazienti. Tale dato potrebbe essere dovuto ad un campione ristretto di pazienti nel lavoro precedentemente citato.
Considerata l'esiguità di dati su pazienti pediatrici, sia in ambito nazionale che internazionale, riteniamo opportuno svolgere uno studio su una popolazione ampia e adeguatamente scelta analizzando gli artefatti ecografici patologici e associandoli eventualmente al tempo di infezione, all'epidemiologia e alla clinica durante l'infezione. Ad oggi quest'ultimo obiettivo non è stato ancora affrontato in nessun lavoro.
Se dal nostro studio emergesse che nei pazienti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 persistono alterazioni polmonari identificate tramite l'ecografia polmonare si potrebbe prendere in considerazione l'idea di rivisitare la definizione di Long Covid. Al momento quest'ultima è principalmente basata sull'aspetto clinico sintomatologico dei pazienti e pertanto potrebbe essere integrata con gli aspetti ecografici che più si rilevano a distanza di tempo dall'infezione.

Codice Bando: 
2773308

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