Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1711933
Anno: 
2019
Abstract: 

La presente ricerca propone di indagare l'opera di Luigi Moretti in relazione ai temi della città, delle infrastrutture e del paesaggio. A partire dallo studio di alcune opere particolarmente significative nella produzione morettiana, si approfondirà la ricerca di una struttura dello spazio aperto e della forma del vuoto.
Nei progetti alla scala urbana, elaborati a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta, si esplicita infatti la transizione che dal linguaggio razionalista giovanile apre la strada a quella poetica organica che Moretti perseguirà fino al termine della sua carriera. In questa fase l'architetto dichiara una grande varietà di interessi culturali che lo hanno visto recuperare e reinterpretare idee e riferimenti di derivazioni diverse, provenienti da ambienti e posizioni culturali spesso in conclamata divergenza. Se da un lato è evidente ancora una forte influenza da parte dell'urbanistica pittoresca, al contempo il progettista non sembra tuttavia insensibile a una concezione fluida dello spazio urbano che, in accordo con le proposte urbanistiche moderniste, trovi nella partecipazione diretta del movimento dell'abitante un nuovo paradigma della percezione spaziale. Il lavoro di ricerca si svolgerà dunque a partire dall'analisi di alcuni progetti specifici. Attraverso lo studio bibliografico e archivistico, il ridisegno e la reinterpretazione grafica, si tenterà di ricollocare criticamente la figura di Luigi Moretti e il suo lavoro in relazione alla città e al paesaggio.

ERC: 
PE8_3
SH5_6
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2177690
Innovatività: 

Indagare il rapporto di Luigi Moretti, all'interno della vasta e articolata produzione dell'architetto romano, con il progetto della città, delle infrastrutture e del paesaggio apre a due possibili campi ritenuti importanti per l'avanzamento degli studi sulla città moderna e contemporanea.
Il primo è relativo, come già accennato, all'approfondimento degli studi su un aspetto solo apparentemente secondario dell'opera di uno dei maggiori protagonisti dell'architettura italiana del Novecento: l'attenzione da un lato alle ricadute urbane delle sue realizzazioni architettoniche, dall'altro alle qualità percettive e sensoriali degli spazi aperti.
La seconda questione, più specificatamente legata ad alcuni dei progetti citati, vuole essere da stimolo per una riflessione sulle metodologie per la riqualificazione della città da ristrutturare, con particolare applicazione ai cosiddetti "quartieri d'autore", intendendo con questa definizione quei brani urbani di alta qualità architettonica che nascono dalla visione "colta" di uno o più progettisti intenzionati a realizzare un intervento di grande autonomia spaziale, funzionale e, non ultimo, formale. Proprio l'opera morettiana dimostra come sia possibile riflettere sulla ridefinizione di tali insediamenti partendo dal progetto del vuoto piuttosto che del costruito, lavorando sulla natura degli spazi urbani, sulla soluzione delle criticità e sull'attuazione differita dei principi che erano alla base dei progetti originali. Del resto i recenti processi di rigenerazione indiretta, di sostituzione sociale e funzionale, di gentrificazione di cui sono oggetto molti quartieri d'autore (tra cui anche i quartieri romani di Moretti) indicano l'urgenza di una rilettura di questi interventi in relazione al ruolo che hanno assunto nelle dinamiche urbane e nel territorio vasto in cui sono inseriti.

Codice Bando: 
1711933

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