Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_868640
Abstract: 

Il progetto si propone di analizzare l'azione dell'Unione europea per la promozione dello sviluppo sostenibile nella sua accezione più ampia, che include la promozione dei diritti dell'uomo, la tutela dell'ambiente, la lotta al cambiamento climatico. Gli strumenti che formeranno oggetto della ricerca proposta sono esclusivamente quelli di carattere commerciale adottati unilateralmente dalle istituzioni dell'Unione. Come è noto, l'Unione dispone di ampi ed esclusivi poteri in materia di commercio internazionale, e tali poteri sono stati sovente utilizzati per il perseguimento di finalità non specificamente commerciali, quali la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile. Un secondo filone di indagine intende allargare la prospettiva della ricerca alle conseguenze del cambiamento climatico e di altri eventi ambientali sugli spostamenti di popolazioni. Si tratta da un lato di verificare l'impatto degli eventi climatici e ambientali sulle dinamiche della popolazione, dall'altro di analizzare gli strumenti giuridici con cui l'Unione europea affronta tali fenomeni, non tanto e non solo sotto il profilo della politica di immigrazione, quanto piuttosto sotto il diverso profilo della prevenzione attraverso politiche, interne ed esterne, di promozione di politiche sostenibili in termini ambientali e climatici. Anche in tale contesto lo strumento della politica commerciale assume un rilievo centrale nell'azione dell'Unione.

ERC: 
SH2_4
SH2_7
SH1_2
Innovatività: 

La ricerca presenta rilevanti profili di originalità e può contribuire a chiarire alcune questioni centrali nella politica estera dell'Unione: il ruolo della politica commerciale nel perseguimento dello sviluppo sostenibile, la tensione tra unilateralismo e multilateralismo nell'azione esterna dell'Unione, il delicato problema dell'impatto extraterritoriale delle misure UE, il rapporto tra cambiamento climatico e spostamenti di popolazioni e l'effetto di misure di mitigazione internazionali ed europee su tali fenomeni. Le misure che costituiscono l'oggetto della presente proposta di ricerca non sono ancora state analizzate in una prospettiva sistematica nel contesto dei valori, dei principi e degli obiettivi e delle scelte di politica estera complessiva dell'Unione. In particolare, manca nel panorama della letteratura giuridica italiana e internazionale un contributo che ponga l'analisi delle misure commerciali unilaterali dell'Unione nella duplice cornice dell'assetto costituzionale dell'Unione stessa e della struttura multilaterale dell'OMC e del diritto internazionale generale. La ricerca che qui si propone ha precisamente questo obiettivo: analizzare non solo le singole misure ma, relativamente a ciascuna di esse e all'orientamento generale della politica commerciale dell'Unione volta a perseguire obiettivi non commerciali, disegnare lo sfondo normativo e giurisprudenziale con cui l'Unione, in quanto soggetto di diritto internazionale e prominente attore della comunità internazionale, deve necessariamente fare i conti. La posizione dell'Unione in questo contesto, come ci si propone di verificare, appare ambivalente, estremamente attiva nell'ambito dei negoziati multilaterali in tema di protezione dell'ambiente e di tutela a livello internazionale dei diritti umani, ma incline, ove lo reputi necessario, ad affermare unilateralmente i propri valori e i propri standard.

In questa prospettiva la ricerca può fornire un contributo significativo agli studi relativi all'azione esterna dell'Unione su un piano sostanziale, di effettiva implementazione delle politiche volte alla promozione dei valori europei così come prescritto dall'art. 21 del Trattato UE, evidenziandone le molte criticità insieme agli indiscutibili meriti. Inoltre, il ruolo dello sviluppo sostenibile come obiettivo fondamentale dell'azione esterna (oltre che delle politiche interne) dopo il Trattato di Lisbona merita uno studio di carattere sistematico volto a meglio comprendere, anche sotto questo profilo, la costante interazione dell'Unione con il diritto internazionale e le istituzioni multilaterali.
Allargando la prospettiva all'impatto delle politiche dell'Unione (e delle istituzioni internazionali multilaterali) in materia ambientale e climatica sulle popolazioni, l'indagine può fornire rilevanti spunti al dibattito giuridico intorno al fenomeno delle migrazioni internazionali e degli spostamenti interni di popolazioni e comunità indigene. Il diritto internazionale in materia mostra i segni dell'età, essendo nato in un contesto politico e giuridico delle relazioni internazionali profondamente diverso dall'attuale. Nell'ambito delle Nazioni Unite si negozia da tempo (Dichiarazione di New York dell'Assemblea generale per i rifugiati e i migranti del 2016) per l'adozione di un Global Compact for Migration, che si propone di affrontare anche i drivers, le ragioni profonde che spingono masse di persone ad abbandonare le proprie terre. Tra queste cause profonde le conseguenze ambientali del cambiamento climatico rivestono una posizione importante e finora scarsamente considerata dalla dottrina e dalla prassi internazionale.

Codice Bando: 
868640

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