Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1190140
Abstract: 

La ceramica Alto Mesopotamica del II millennio a.C. può essere analizzata in una prospettiva regionale grazie al confronto tra materiali provenienti da scavi effettuati nel secolo scorso, che hanno fornito contesti e sequenze guida, e materiali provenienti da scavi di nuova attuazione. Generalmente, la ceramica può essere utilizzata come indicatore cronologico e, in particolar modo, le ricerche attuali del Kurdistan Iracheno fanno riferimento alle sequenze guida dei siti in Jazirah Siriana e ai materiali noti dell'area del Medio Tigri e del Diyala in Iraq centro-orientale. In questa sede si propone un riesame di campioni ceramici dal punto di vista dell'osservazione degli impasti e delle superfici, spesso indicatori di tradizioni, tecniche e usanze diffuse su larga scala. Verranno considerate, in particolar modo, quelle forme vascolari che si ritrovano in più contesti (ciotole, bicchieri, piccole giare), ponendo specifica attenzione alle produzioni speciali, come la "Khabur Ware". La ceramica da due sequenze di riferimento, cioè di Tell Brak e di Tell Rimah, verrà confrontata al materiale proveniente da un sito in corso di scavo, cioè Tell Helawa. Questo lavoro sarà maggiormente valorizzato grazie all'uso di strumenti particolarmente adatti a cogliere anche i minimi dettagli della caratterizzazione degli impasti, come il microscopio portatile ed il Munsell Book of Color. Inoltre, la possibilità di effettuare analisi archeometriche (termoluminescenza e XRF) sui materiali di Tell Helawa permetterà di far luce sulle datazioni e sulle tecniche comunemente usate per i pigmenti delle decorazioni della "Khabur Ware" da questo contesto.

ERC: 
SH6_3
Innovatività: 

Le attività di scavo e ricognizione nel Kurdistan Iracheno permettono, oggi, di avere nuove dati anche per il II millennio a.C. nel nord dell'Iraq. L'opportunità di avere contesti scavati con metodologie moderne e, in caso della proponente, di prima mano, è di fondamentale importanza non solo per la comprensione del contesto in questione, ma anche per inserire e considerare insieme dati provenienti da una vasta area. Fino al 2012, quando ci fu l'effettiva ripresa delle attività archeologiche in Iraq, la regione a nord-est del Paese (attuali province di Sulaymaniyah, Erbil e Dohuk) non fu mai al centro dell¿attenzione degli archeologi, né locali né stranieri. Quando poi si concordarono i grandi progetti di ricognizione nel Kurdistan Iracheno, e di conseguenza iniziarono le attività di scavo, si presero come riferimenti cronologici e culturali i dati desunti dalle più recenti e moderne attività di scavo e ricognizione della Jazirah Siriana da un lato e le sequenze dei grandi insediamenti noti, indagati nella regione del Diyala e nell'area del Medio Tigri tra gli anni '20 e '80 del 1900 dall'altro. La concordanza tra sequenze archeologiche, cronologia e gli elementi della cultura materiale non risulta, però, sempre pertinente. Il quadro storico del Vicino Oriente nel II millennio a.C. descrive una realtà frastagliata, in cui varie componenti politiche si contendevano il controllo di vasti territori. Al di là delle dominazioni politiche, quindi, risulta necessario verificare anche se ad ogni entità corrispondessero dei confini e se ci fossero degli elementi culturali largamente diffusi. Tra questi, si possono considerare gli stessi repertori ceramici, siano essi finalizzati ad un uso specifico, sia che rivelino l'esistenza di tradizioni condivise, sia che riflettano l'impiego di conoscenze applicate alla produzione dei vasi in quanto manufatti. L'analisi dei repertori ceramici nella ceramica centro-nord mesopotamica di II millennio a.C. è finalizzata a definire i caratteri peculiari e l'estensione delle facies culturali su scala regionale. Tra i passaggi fondamentali per raggiungere questo obiettivo vi è proprio la necessità di confrontare le classi di impasto ceramiche su campioni da diversi contesti, probabilmente appartenenti allo stesso orizzonte culturale. Tell Brak e Tell Rimah corrispondono a due sequenze guida per la fase centrale del II millennio a.C., in particolar modo per l¿area immediatamente ad est di esse (Kurdistan). Tell Helawa si trova nella piana di Erbil, non distante da quello che probabilmente fu il centro più importante della regione nella prima parte del II millennio a.C. (Kurd Qaburstan, Schwartz 2017), e nell'Area D è emerso un contesto domestico e produttivo datato dai confronti ceramici al periodo di transizione tra BM e BT. La possibilità di confrontare i materiali ceramici, osservando non solo gli aspetti morfologico-funzionali, ma anche le caratteristiche degli impasti, delle superfici e delle decorazioni, può essere di grande ausilio nella sia per individuare la presenza di tradizioni comuni su larga scala e isolare caratteri locali.
Inoltre, avendo già realizzato studi a livello autoptico e analisi archeometriche (sezioni sottili) su campioni ceramici da Tell Yelkhi (Valle del Diyala) in occasione della ricerca di dottorato discussa dalla proponente lo scorso settembre, si dispone anche di una base dati per il confronto con materiali più vicini alla core area mesopotamica (Turco, Oselini: pubblicazione in preparazione).
In sostanza si tratta di entrare nel cuore di due problemi principali: la definizione delle fasi cronologiche e la definizioni delle regioni ceramiche. La ricerca verrà limitata alle fasi cosiddette Paleobabilonese e Cassita (BM e BT), comprendendo anche il periodo di transizione tra esse, definito Dark Age proprio per la mancanza di sufficienti dati sia filologici che archeologici.
La presenza di sequenze archeologiche il più possibile complete (Tell Brak e Tell Rimah) che coprano entrambi i periodi è fondamentale per capire quali siano i caratteri peculiari di ogni fase e per relazionare poi i dati parzialmente o da nuovi contesti, come Helawa, ad esse. L'esame autoptico sui materiali ceramici si pone l'obiettivo di rispondere al quesito di cosa si può definire Paleobabilonese o Cassita, dove si trova, oppure se sia più opportuno identificare province più ristrette.

Codice Bando: 
1190140

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