L'intento della ricerca è quello di esaminare un insieme di questioni teoriche rilevanti per il femminismo contemporaneo, prendendo come lente per l'analisi il caso della mobilitazione digitale online attraverso l'hashtag #metoo. #metoo è un movimento nato nell'ottobre 2017 con lo scopo di aumentare la consapevolezza e di combattere il problema delle molestie sessuali e della violenza di genere, divenuto virale a seguito delle accuse contro il produttore cinematografico Harvey Weinstein attraverso l'utilizzo dell'hashtag #metoo sui social media. Questo movimento viene qui interpretato come il caso più recente ed esemplare della prassi del movimento femminista di rendere pubbliche questioni tradizionalmente considerate private, attraverso la discussione in maniera esplicita e visibile della problematica delle molestie sessuali e, più in generale, della disuguaglianza di genere. Questo fenomeno viene contestualizzato all'interno del più ampio e articolato dibattito di critiche femministe al concetto di divisione fra pubblico e privato e al concetto di sfera pubblica nella teoria politica e sociale. Data la centralità dell'uso dei media digitali nel movimento #metoo, i contributi tradizionali al dibattito vengono rinnovati e integrati con input dalle ricerche attuali sulla partecipazione politica online. Al fine di corroborare le argomentazioni teoriche, la fase empirica della ricerca prevede un'analisi del dibattito #metoo su Twitter. Viene adottata la tecnica dell'analisi del contenuto per esplorare le domande più salienti emerse dalla literature review. La ricerca si avvale di un approccio integrato di strategie qualitative e quantitative, allo scopo di fornire sia un'ampia descrizione del fenomeno che ne presenti i principali temi e trend, sia un'analisi maggiormente ravvicinata che fornisca un'interpretazione approfondita dei risultati che permetta di inquadrarli all'interno della cornice teorica.
La ricerca si propone di coniugare i contributi di diversi approcci teorici ed empirici per offrire un contributo innovativo allo stato dell'arte. In particolare, si utilizza un framework teorico che riprende dibattiti in letteratura consolidati e di estrema importanza per applicarli ad un fenomeno di grande rilevanza contemporanea. La riflessione parte infatti dalla più ampia scholarship di ambito femminista in merito alla distinzione fra pubblico e privato e alle implicazioni storiche di questa dicotomia per le disuguaglianze di genere, coniugando contributi sociologici, politologici e filosofici ed esplorando le connessioni fra essi per fornire un quadro completo e aggiornato dello stato dell'arte. Avendo stabilito come le critiche alla distinzione fra pubblico e privato siano un elemento fondante della teoria e della prassi femminista, questa riflessione viene utilizzata come cornice interpretativa per comprendere le istanze più recenti del movimento femminista. In particolare, ci si concentra qui sul caso del movimento #metoo, per esplorare l'ipotesi che la denuncia in maniera pubblica - soprattutto grazie all'utilizzo dei social network - di questioni come le molestie sessuali, spesso sottovalutate in quanto considerate appannaggio della sfera delle relazioni private, costituisca un esempio contemporaneo della critica alla distinzione pubblico-privato. Attraverso l'analisi di un movimento così recente, quindi, il progetto intende offrire un contributo innovativo a un dibattito di lungo corso, esplorando come esso si rinnovi nell'epoca dell'attivismo digitale.
Al contempo, la ricerca si propone anche di studiare il movimento #metoo in quanto mobilitazione femminista estremamente influente, trattandosi di uno dei movimenti online di maggiore visibilità degli ultimi anni. I contributi esistenti ad oggi si concentrano soprattutto sulle implicazioni legali della nuova consapevolezza rispetto al tema delle molestie sessuali (es. Gash e Harding 208; White 2018; Wexler et al. 2019,) e su una più generica riflessione sull'utilizzo dei social media del movimento (es. Kunst et al. 2018; Rodino-Colocino 2018; Tambe 2018). La chiave di lettura rispetto alla distinzione fra pubblico e privato rimane inesplorata, così come una prospettiva di lungo termine che inquadri il movimento con riferimento alla storia del femminismo. Il presente progetto si pone quindi un obiettivo più ambizioso e di più ampia portata: quello comprendere il movimento collocandolo all'interno di un dibattito teorico di lungo corso sulla distinzione fra pubblico e privato e sulla possibile esistenza di una sfera pubblica online, offrendo una prospettiva interpretativa che permetta di leggerlo in una nuova luce.
Inoltre, il progetto intende offrire un contributo alla scholarship sulla partecipazione politica online ponendo il movimento #metoo come uno studio di caso che permetta di analizzare le forme e l'organizzazione dell'attivismo online. In questo senso, il movimento #metoo viene letto come una mobilitazione online comparabile ad eventi precedenti e già oggetto di studi approfonditi come la Primavera Araba (Bennett e Segerberg 2012; Comunello e Anzera 2012; Papacharissi 2016, 2017), il movimento degli Indignados in Spagna (Lopez et al. 2014; Gerbaudo 2016) o il movimento #blacklivesmatter negli Stati Uniti (Freelon et al. 2016; Graham & Smith 2016). Poiché quello in oggetto è fra i più recenti casi di un movimento online di ampia portata, la ricerca contribuisce a studiare l'evoluzione della partecipazione digitale, esaminandone gli elementi di continuità e di innovazione rispetto alle istanze simili che lo hanno preceduto.