
Il dispositivo architettonico che prevede l'associazione topografico-strutturale fra moschea congregazionale e dar al-imara (palazzo del governo) costituisce uno dei fenomeni più significativi, eppure meno indagati, che caratterizza l'architettura islamica dall'epoca omayyade (661-750) alla prima metà del IX secolo. Il presente progetto di ricerca mira alla possibilità di progredire nelle conoscenze sull'evoluzione architettonica e simbolico-funzionale che tale dispositivo ebbe nella prima epoca abbaside (seconda metà VIII-IX secolo), ossia il periodo storico in cui l'abbinamento originario, concepito verosimilmente fra gli ultimi anni del VII secolo e la metà dell'VIII, si diffuse, si sviluppò e, infine, andò in disuso. In particolare, attraverso una rilettura scientificamente coerente delle evidenze archeologiche disponibili, si è scelto di indagare una delle città-chiave di quelle estreme regioni orientali della dar al-islam ancora assai poco indagate archeologicamente per ciò che concerne i primi secoli di dominazione islamica: il sito di Mansura, nell'odierno Pakistan, sede del governatore abbaside della provincia del Grande Sindh. L'indagine prenderà in considerazione il complesso costituito da moschea congregazionale e dar al-imara, eretto probabilmente in prima epoca abbaside, portato parzialmente alla luce da scavi pakistani effettuati a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, e, in particolare, mirerà a ricostruirne una storia cronologico-architettonica il più verosimile e dettagliata possibile.
Come precedentemente accennato, lo stato lacunoso della documentazione archeologica edita relativa al sito di Mansura ha finora scoraggiato qualsiasi tentativo di interpretare cronologicamente le fasi costruttive relative al rapporto fra moschea e palazzo. Inoltre, i dati ottenuti nelle diverse campagne di scavo non risultano essere stati sufficientemente interpretati dagli archeologi, né integrati con informazioni desunte da altro tipo di fonti, fra cui quelle storiografiche. Uno degli aspetti innovativi della ricerca proposta consisterebbe, dunque, proprio nell'impiego di un approccio integrato che combini, con lo studio sistematico delle evidenze archeologiche, un¿analisi critica delle fonti scritte condotta su basi scientifiche al fine di garantire un processo interpretativo oggettivo.
In aggiunta, il proponimento qui esposto di uno studio topografico più sistematico dell'area del complesso 'moschea congragazionale-dar al-imara' si configurerebbe come un approccio altrettanto innovativo in un sito, come Mansura, dove l'indagine archeologica fu condotta in un periodo storico (fra fine Ottocento e gli anni Settanta) in cui questa non si avvaleva ancora di quelli che oggigiorno sono i normali strumenti topografici di accompagnamento allo scavo archeologico (es. stazione totale, GPS, programmi GIS).
Un'attenta ricostruzione topografico-architettonica permetterebbe di restituire delle piante di entrambi gli edifici e del tessuto urbano circostante più dettagliate e quindi più ricche di informazioni utili allo scopo del presente progetto.
La potenzialità di realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte si articola, perciò, su tre piani differenti:
1. da un punto di vista storiografico verrà realizzato un compendio di tutte le fonti scritte inerenti alla storia dello sviluppo urbano della città di Mansura. Si provvederà a tradurre dall'arabo le fonti per le quali non esiste un'edizione in lingua europea. Per quanto riguarda invece le opere tradotte, le traduzioni edite verranno messe a confronto con le originali versioni in arabo e, quando necessario, si realizzerà una traduzione letterale delle stesse eliminando eventuali interpolazioni o rese arbitrarie del traduttore che potrebbero inficiare il processo di interpretazione della storia materiale del sito;
2. l'attuazione del progetto consentirà inoltre la realizzazione di un'esaustiva documentazione grafica, topografica e fotografica dei resti visibili dei due edifici che andrà significativamente a fornire una base fondamentale per indagini future;
3. infine, la ricerca qui proposta apporterebbe un contributo sostanziale al dibattito sul dispositivo 'moschea congregazionale¿dar al-imara' e, in particolare, sulla diffusione e sullo sviluppo architettonico che quest'ultimo ebbe in periodo abbaside. Uno dei problemi fondamentali nel processo interpretativo delle rovine di Mansura è, infatti, la datazione puntuale del complesso, che non viene fornita da nessuno dei rapporti archeologici pubblicati, ma solo, come già accennato, da Khan (Khan 1990) nell'appendice epigrafica del suo volume su basi non del tutto solide e condivisibili. La possibilità di datare puntualmente il complesso, oltre che di comprenderne la natura e il rapporto rispetto al circostante tessuto urbano, è pertanto un imperativo. Un'attribuzione cronologica scientificamente provata di moschea congregazionale e dar al-imara all'epoca abbaside darebbe una decisiva svolta allo stato delle conoscenze sul tema. Il palazzo di Mansura rappresenta, difatti, uno dei rarissimi esempi di dar al-imara archeologicamente attestati e indagati del primo periodo islamico e l'unico esempio per il periodo abbaside (per quest'ultimo non vi sono, infatti, dati archeologici né per la capitale Baghdad, né per il sito khorasanide di Merv dove le fonti collocano con sicurezza tre dei complessi 'moschea congregazionale-dar al-imara' più importanti). Inoltre, l'aspetto esteso e stratificato delle rovine del complesso di Mansura, unito all'importanza geopolitica che la città rivestì durante i primi secoli dell'Islam - e in particolare sotto l'emirato habbaride (854-1025), direttamente dipendente dagli Abbasidi - lo rendono un casus studii cruciale per la ricostruzione del primo linguaggio monumentale musulmano e dei significati politici e simbolico-propagandistici a questo linguaggio sottesi. L'interpretazione, su basi scientifiche più solide, delle fasi edilizie della dar al-imara di Mansura e del suo rapporto con la moschea congregazionale potrebbe aprire nuovi spiragli sull'evoluzione della concezione del ruolo califfale e sulla sua espressione monumentale nei secoli di affermazione e formazione della società islamica in territori lontani dalle province centrali del califfato e ancora profondamente legate alla cultura e alla religiosità preislamiche.