L'epatocarcinoma (HCC) è uno dei tumori più aggressivi e con prognosi infausta, risulta essere resistente a molti dei trattamenti chemioterapici e una delle principali soluzioni è la resezione chirurgica. Tra le principali cause di insorgenza di questo tumore troviamo le patologie da accumulo come la steatoepatite non alcolica (NASH) o la steatosi epatica non alcolica (NAFLD). Tuttavia, elevati livelli di acidi grassi monoinsaturi come l'acido oleico presenti nell'olio extra vergine d'oliva, hanno mostrato un effetto protettivo sul fegato, riducendo la steatosi e la fibrosi epatica. Inoltre l'acido oleico ha dimostrato di avere un ruolo protettivo in diversi tumori (Navarro et al., 2010) Comprendere quindi i meccanismi anti-tumorali dell'acido oleico potrebbe essere rilevante per individuare un eventuale coadiuvante ai classici trattamenti dell'epatocarcinoma.
Come modello sperimentale stiamo utilizzando linee di epatocarcinoma (Hep3B e Huh7.5) e linee di epatociti sani immortalizzati (THLE-2). Nello specifico valuteremo in dettaglio i meccanismi molecolari indotti dal trattamento con acido oleico a diverse concentrazioni e confronteremo gli effetti biologici suscitati dall'accumulo di acidi grassi nei diversi tipi cellulari a seguito di specifici eventi molecolari.
Da ormai molteplici anni è stato osservato in letteratura che l¿acido oleico possa avere una duplice attività sulle cellule tumorali, avendo quindi la possibilità sia di reprimere che di stimolare la proliferazione e le capacità metastatiche di diverse linee tumorali (Li et al., 2014).
Il potenziale metastatico delle cellule tumorali correla infatti con geni coinvolti nella sintesi degli acidi grassi e lo storage dei lipidi intracellulari. Pertanto alterazioni nell'accumulo lipidico e nella funzionalità degli enzimi dediti alla digestione lipidica giocano sempre più un ruolo nella progressione tumorale (Sanchez-Martinez et al., 2015).
Allo scopo di portare alla luce ulteriori e nuove informazioni relative all'azione degli acidi grassi ed in particolare dell'acido oleico in modelli tumorali, questo progetto avrà come punto cardine lo studio ed il confronto in termini di accumulo lipidico, flusso autofagico, vitalità, mortalità, proliferazione, nonché cambiamenti morfologici di linee di epatocarcinoma umano ed una linea di epatociti sani immortalizzati.
Ulteriormente sarà fondamentale portare alla luce informazioni sull'azione dell'acido oleico in termini di transizione epitelio-mesenchimale, potendo quindi dare un reale e promettente risultato dell'effetto biologico conseguente al trattamento.
Riguardo il rapporto tra linee di epatociti sani ed acido oleico poco è presente in letteratura, pertanto andare a valutare gli stessi effetti biologici in un sistema biologico considerato al pari di un controllo sano ci può dare nuove informazioni riguardo le patogenesi associata alla steatosi ed alla carcinogenesi epatica.