Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1747222
Anno: 
2019
Abstract: 

Le nuove modalità di espansione urbana e il conseguente cambiamento delle logiche insediative rappresentano una trasformazione comune, iniziata alla fine degli anni '60 dello scorso secolo, sia nelle grandi capitali del sud dell'Europa che affacciano sul Mediterraneo, sia nelle città baltiche allora ancora sotto il dominio sovietico. Questo cambiamento nel rapporto di densità urbana ha fatto sì che la "compattezza" diventasse sempre meno una prerogativa indispensabile del luogo urbano "quale costruzione sociale e materiale di relazioni, di usi e di spazi" (Malavolta A. R., Il tema della densità nella città contemporanea, Tesi di Dottorato, Università di Camerino). Nella città dello sprawl, dove predomina uno spazio individuale e privato, che caratteristiche avrà lo spazio pubblico? La ricerca si pone il quesito mettendo a confronto due realtà, diverse per clima, dimensioni, sviluppo territoriale, accomunate però da una cultura europea molto più pervasiva di quanto non lascino intravedere le distanze fisiche. La ricerca si soffermerà sull'analisi dello spazio pubblico di città mediterranee (Barcellona, Roma, Atene, per citarne alcune) e città baltiche (Vilnius, Kaunas, Alytus), prima indagando lo spazio pubblico nella città storica, ma senza guardare ad essa in modo nostalgico, in quanto unica portatrice di urbanità; poi spostando l'attenzione sulle grandi conurbazioni moderniste delle periferie e delle aggregazioni costiere spesso anche abusive, che caratterizzano sia il nord sia il sud del nostro continente e dove lo spazio pubblico può definirsi come dispositivo spaziale di ricomposizione di unità di intenti, come substrato che accoglie concentrazioni di flussi e attività. Qui lo spazio pubblico può assolvere "un ruolo connettivale, capace di riportare un'unità provvisoria, lì dove la frattura ha prodotto una lacerazione" (Cortesi I., Il progetto del vuoto. Public Space in Motion 2000-2004).

ERC: 
SH2_10
SH6_8
SH2_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2285330
sb_cp_is_2274452
Innovatività: 

L'innovatività della ricerca sta, da una parte, nel dissezionare le criticità indotte lungo le coste del Mediterraneo da cinquanta e più anni di sviluppo e trasformazione sotto la pressione di attività nuove e tutt'ora in evoluzione che hanno condotto la villeggiatura a mutare in vacanza, l'uso a virare in consumo, la frequentazione e comprensione dei luoghi in distratta presenza e nell'interpretare tali fenomeni. Parallelamente, dall'altra, nel verificare se il grande cambiamento avvenuto con la "modernità" nelle regioni baltiche, prima con l'avvento della prefabbricazione sovietica, dei materiali e poi dell'occidentalizzazione ha lasciato dei modelli validi anche per la città contemporanea più fluida e interconnessa attraverso anche del rapporto tra spazio aperto pubblico e spazio chiuso.
Tornando al territorio costiero mediterraneo, l'oggetto di applicazione della ricerca è pienamente definito ma il capovolgimento del punto di vista proposto dalla nuova ricerca - dalla tutela delle spiagge alle ragioni dei gestori della portualità turistica minore ¿ è ancora del tutto da indagare nella sua innovatività.
La potenzialità di avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell¿arte della nuova ricerca è misurabile nella misura in cui è chiaro che essa consente di armonizzare ragioni di diversa origine e in non pochi casi anche in serio conflitto.
Vale la pena di parlare della relatività della distanza culturale dai grandi centri, per cui è l'alterità sociale e culturale dei luoghi minori ad essere annullata. Annullata in una riduzione dei motivi locali da comprendere a quanto è immediatamente rapportabile alla realtà di provenienza. Ogni mediazione è considerata superflua o brutalmente semplificata.
La ricerca tratterà questioni progettuali legate agli insediamenti e alle architetture del nuovo in rapporto con l'esistente. Ne parlerà in termini di modelli. Non tanto e non solo in termini di riparazione ma in maniera autenticamente propositiva. Le trasformazioni sono avvenute. Sterminate banchine di cemento hanno separato definitivamente gli abitati dal loro mare per consentire l'attracco di navi da crociera. Promontori sono stati edificati in verticale da condomini che hanno ridotto a oggetti di feticistica venerazione fari, oggi privati di ogni visibilità dal mare, una volta indispensabili per la navigazione. Aree archeologiche disseminate per ogni dove lungo coste dense di storia restano difficilmente accessibili quanto incomprensibili ai più. Strutture d'uso estivo di ogni dimensione, smontabili ma difficilmente trasportabili restano stabilmente accatastate ad ingombrare le spiagge nel corso dei mesi freddi. Colli a picco sul mare sono cancellati da colate di abitazioni stagionali che gli si sovrappongono. Enormi superfici di parcheggio, strade litoranee e infrastrutture commerciali di servizio ingombrano la duna costiera. E molto potrebbe essere ancora perduto. Bisogna che vengano messi a punto modelli capaci di interpretare nuove sensibilità per riparare e per proporre soluzioni insediative e architettoniche in grado di interpretare il contemporaneo così come si dispiega sia lungo le coste del Mediterraneo sia in quelle del Baltico che rischiano di seguire i modelli negativi di sviluppo del sud.
Riguardo la situazione urbana baltica, per un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell¿arte, si utilizzerà '¿archivio dei progettisti oggi più importanti in Lituania come Rolandas Palekas, Almantas Samalavicius, Kestutis Lupeikis. Dello studio Palekas sarà preso in analisi il complesso contemporaneo residenziale di Rasu che recupera nelle forme minimali e nei materiali la tradizione delle case in legno in confronto con il quartiere modello sperimentale di Lazdynai degli anni `70.
Così come la Biblioteca Universitaria del Campus di Vilnius che con i suoi tre volumi aggregati da una piazza di cristallo che ricorda lo spazio luminoso del sud e le sue vetrate interne aperte sul bosco, unisce in un solo complesso lo stile di vita e la percezione dell'ambiente sia del sud sia del nord dell'Europa. Sempre di Palekas saranno studiate i luoghi pubblici dei suoi concorsi come il Progetto di concorso per la Piazza del Municipio a Kaunas; la piazza principale della città immersa nel verde e il progetto della competizione per la piazza Lukiskes a Vilnius.
Un ulteriore avanzamento delle conoscenze sarà fornito oltre che dalla succitata traduzione del testo di Maria Dremaite dall'ulteriore traduzione di "Sodai: Tradicijos, ¿vaizdžiai, Simbolai Lietuvos Kult¿roje" (Garden: Tradicions, Images and Symbols in Lithuanian Culture) di Giedr¿ Ingrida Laukaityt¿-Malžinskien¿. Tra i vari capitoli del libro di autrici varie che affrontano l¿estetica del giardino come dispositivo generativo degli spazi pubblici in Lituania, il suo paragrafo di apertura affronta proprio il "L'identità del paesaggio urbano di Vilnius", scritto che può offrire alla ricerca una visione anche estetico-letterario del tema.

Codice Bando: 
1747222

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