Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1720097
Anno: 
2019
Abstract: 

Il progetto proposto intende approfondire il tema del desiderio di maternità e della richiesta procreativa di donne che decidono di fare ricorso a tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). In particolare il focus della ricerca consiste nell¿esplorare le differenti fantasie riparative a cui una donna infertile al suo primo accesso ad un centro procreativo potrebbe ricorrere. È possibile ipotizzare infatti che il tentativo di riparare un oggetto danneggiato (proprio corpo, immagine di sé, capacità generativa, rapporto di coppia) costituisca la spinta motivazionale a rivolgersi ad un centro di procreazione assistita nel momento in cui ci si confronta con la propria (personale o del partner) infertilità. La ricerca condotta sul tema sembra mettere in luce come entrare in contatto con la propria difficoltà riproduttiva possa generare intensi vissuti negativi (rabbia, vergogna, senso di colpa, frustrazione, riduzione di autostima, senso di isolamento, ecc.), vissuti che tendono a perdurare durante i percorsi di PMA (senso di spersonalizzazione, ansia, depressione, stress). È invece tenuto in minor considerazione il ruolo giocato da fattori di natura simbolico-rappresentazionale implicati nella scelta di rivolgersi ad un centro PMA. A partire da tale premessa, il presente progetto intende mettere a punto uno strumento che sia in grado di identificare e discriminare le differenti dimensioni psicodinamiche coinvolte nel processo di scelta di ricorrere ad un trattamento procreativo. Tale progetto potrà contribuire inoltre alla messa a punto di uno specifico modello di consulenza psicologica per pazienti con problemi di infertilità che decidono di intraprendere un trattamento di PMA al fine di promuoverne il benessere e la qualità della relazione terapeutica. La ricerca permetterà infine di avvalersi di uno strumento che potrà acquisire in futuro una funzione di valutazione precoce delle dimensioni emozionali fondanti la domanda procreativa ad un centro PMA.

ERC: 
SH4_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2262285
Innovatività: 

L'innovatività del presente progetto di ricerca concerne l'aspetto teorico, metodologico e pragmatico.
Dal punto di vista teorico, l'aspetto innovativo della ricerca riguarda la possibilità di esplorare in maniera sistematica e controllata dimensioni psicodinamiche, generalmente inferite all¿interno di setting clinici, e dunque difficilmente generalizzabili. Rispetto all'avanzamento delle conoscenze sullo stato dell'arte si tratterebbe a livello internazionale del primo studio nel campo della Procreazione Medicalmente Assistita volto ad analizzare in maniera sistematica la domanda procreativa rivolta ad un centro PMA entro una matrice psicodinamica. In aggiunta, l'analisi del ruolo giocato dalle componenti psicodinamiche implicate nel processo di scelta di rivolgersi ad un centro specializzato contribuirebbe ad arricchire la letteratura rispetto ai fattori motivazionali, affettivi e simbolico-rappresentazionali coinvolti nella scelta di effettuare un trattamento di procreazione assistita, permettendo di sviluppare una comprensione più approfondita dell¿utenza di queste strutture.
Dal punto di vista metodologico, l'innovazione principale riguarda l¿utilizzo e validazione di un questionario che ha come obiettivo quello di identificare e operazionalizzare, attraverso un numero limitato di item, un costrutto psicodinamico complesso come quello della riparazione. Lo strumento permetterebbe in questo modo di comprendere e discriminare i processi psichici implicati nel tentativo di riparare la propria fertilità compromessa attraverso la richiesta ad un centro procreativo.
Dal punto di vista pragmatico, infine, tale progetto risulta essere di rilevanza per le sue possibili ricadute sul piano clinico. Conosciamo infatti gli elevati livelli di sofferenza e malessere registrati in pazienti che affrontano percorsi di procreazione assistita. Avere a disposizione uno strumento che permetta in una fase molto precoce del percorso di identificare le pazienti che sono più a rischio di incorrere in reazioni emotivamente negative in quanto tendenti a ricorrere a strategie e fantasie di riparazione meno adattive per affrontare il dolore che l¿infertilità comporta e gli eventuali insuccessi terapeutici, costituirebbe una risorsa clinica considerevole. Il ricorso ad una forma di riparazione maniacale, fondata sulla negazione della perdita e su intense aspettative irrealistiche di riuscita, potrebbe portare la persona a scontrarsi con l'insuccesso della tecnica in assenza di adeguate risorse emotive per farvi fronte; la riparazione ossessiva potrebbe attivare invece risposte compulsive di ripetizione coatta dei protocolli terapeutici fino a che il successo riproduttivo non sia raggiunto; la riparazione melanconica infine potrebbe favorire comportamenti di carattere più autodistruttivo, per cui ogni cosa può essere sacrificata (propria integrità corporea, emotiva e relazionale), a costo di raggiungere l¿obiettivo procreativo. La possibilità di intervenire in maniera precoce potrebbe rappresentare così una funzione di protezione della salute psico-fisica di queste persone, ma anche di agevolazione della pratica medica e della relazione terapeutica tra lo staff ed i pazienti. Il tipo di fantasia prevalente rispetto al percorso e alla tecnica da effettuare orienta, infatti, specifiche aspettative, reazioni e comportamenti dei pazienti nel rapporto con gli operatori.
Considerando come in Italia, in riferimento alla legge 19 febbraio 2004 n. 40, la consulenza decisionale, di sostegno, o terapeutica nel percorso PMA sia fortemente raccomandata dalle Linee guida del 2008 e del 2015, pensiamo all¿importanza di una progettazione di intervento clinico specifico per questo particolare ambito sanitario e tipologia di utenza. La realizzazione di una sistematica analisi della domanda portata dai pazienti infertili ai centri PMA permetterebbe infatti di identificare un modello di intervento mirato, che sia orientato a fornire forme quanto più efficaci e personalizzate di sostegno e accompagnamento ai pazienti che ricorrono a queste procedure.

Codice Bando: 
1720097

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