La formazione dell'attore è un tema di indagine vasto e complesso, che costituisce la problematica più controversa nell'ambito degli studi teatrali. Gli attuali sistemi pedagogici, al centro del dibattito tra artisti e studiosi, possono essere studiati solo attraverso la comprensione delle pratiche formative del passato da cui essi derivano.
La pedagogia di Michel Saint-Denis, dimenticata o ignorata dagli storici del teatro, rappresenta invece un caso di studio esemplare. Tra i principali eredi di Jacques Copeau, la sua rilevanza è di capitale importanza per due ragioni:
1) è stato il primo a tradurre le pratiche riscoperte all'École du Vieux-Colombier e dai Copiaus in un "metodo";
2) ha traghettato gli insegnamenti di Copeau nel mondo teatrale anglofono.
La vasta documentazione esistente, suddivisa tra diversi fondi in Europa e America, consente di restituire a Saint-Denis il riconoscimento.
Nei primi due anni di dottorato ho avuto modo di visionare i documenti conservati presso il Fond Michel Saint-Denis (BnF - Richelieu, Parigi), il Michel Saint-Denis Archive (British Library, Londra) e i Juilliard School Archives (New York). Da essi emergono aspetti della sua carriera che difficilmente si evincono dalla letteratura di riferimento, tra i quali il più importante - al centro della mia ricerca - è il suo ruolo di "normalizzatore": Saint-Denis, erede di una pedagogia basata sulla sperimentazione, sulla ricerca espressiva e sull'interazione creativa di un numero esiguo di individui specifici, ne elabora più o meno consapevolmente un training attoriale protocollare ideato per essere trasmesso su larga scala all'interno di scuole d'arte drammatica istituzionali.
L'obiettivo del progetto, nato dalla necessità di tornare su alcuni documenti conservati alla BnF di Parigi, punta a comprendere il fenomeno di standardizzazione di cui Saint-Denis è l'emblema più evidente, ma che può essere allargato a tutta la sua generazione, ovvero agli eredi diretti dei Padri della regia.
Il training attoriale messo a punto da Saint-Denis è totalmente ignorato dalla comunità degli storici del teatro, soprattutto in ambito italiano. L'opera di Saint-Denis, fautore del passaggio da una pratica di ricerca attoriale a un metodo pedagogico formalizzato, non è ancora stata studiata esaminando i processi di formazione e trasformazione della sua pedagogia attoriale. Esistono infatti pochissime pubblicazioni che ne indagano l'opera. I dati raccolti dalle ricerche effettuate sino a oggi appaiono insufficienti al fine di delineare e analizzare la pedagogia dell'attore di Saint-Denis e i fattori che ne hanno determinato l'origine, l'evoluzione e le trasformazioni, oltreché l'efficacia e il successo perdurante sino ai giorni nostri.
L'indagine che ho avuto modo di effettuare sulle fonti d'archivio mi ha permesso di ricostruire le trasformazioni della sua pedagogia nel passaggio da un insieme di pratiche sperimentali a un sistema strutturato di insegnamenti.
Si tratta di un progetto di ricerca considerevolmente innovativo rispetto allo stato degli studi di riferimento, che consente di aprire prospettive inedite sulla pedagogia di Saint-Denis e di lasciar affiorare il filo segreto e invisibile di quelle pratiche attoriali che dal Théâtre di Vieux-Colombier hanno contaminato il teatro anglofono e i metodi utilizzati ancora oggi per la formazione dei giovani attori.
Inoltre, la prospettiva di applicare il fenomeno della "normalizzazione" del training attoriale a molti altri formatori di attori della generazione di Saint-Denis, consente di osservare la storia del teatro novecentesco, in particolare i due decenni tra la fine degli anni Trenta e la fine degli anni Cinquanta, in un modo assolutamente inedito.
Risultati previsti:
1) antologia in italiano degli scritti di Saint-Denis e dei principali documenti che riguardano l'elaborazione di un sistema di trasmissione dei saperi del corpo;
2) analisi dei processi di messa a punto del suo training, e delle modalità di influenza reciproca tra pratiche attoriali e culture teatrali diverse;
3) indagine sull'impatto esercitato dalle caratteristiche peculiari della pedagogia elaborata da Saint-Denis, ovvero l'improvvisazione, l'uso delle maschere e il mimo, sugli attuali sistemi di formazione dell'attore.