Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2076133
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca affronta, in chiave pluridisciplinare, il tema dell'architettura di Michelangelo Buonarroti indagandola attraverso temi e strumenti propri di questa arte. Nella più recente storiografia michelangiolesca (Michelangelo. Arte - Materia - Lavoro, 2019, a cura di A. Nova, V. Zanchettin, Marsilio; Michelangelo. Divine draftsman and designer, 2017, catalogo a cura di Carmen C. Bambach dell'ultima mostra al Metropolitan Museum of Art di New York), sopravvive la tendenza a descrivere e valutare le opere architettoniche dell'artista come il risultato, a grande scala, del lavoro di uno scultore, esaltandone qualità plastiche e formali, addirittura relegando le prime esperienze fiorentine, tutte appartenenti al complesso religioso di San Lorenzo, a meri esercizi di allestimenti di interni. Tra gli obiettivi di questo lavoro, c'è quello di studiare l'opera di Michelangelo secondo i suoi principi più strettamente architettonici, a partire dalla profonda interiorizzazione da parte del Buonarroti della lezione vitruviana sul significato strutturale dell'ordine architettonico. Approfondimenti saranno estesi inoltre al tema della comprensione delle innovazioni michelangiolesche e della loro interlocuzione con le altre arti del disegno da parte di contemporanei ed epigoni (perfino in contesto europeo, con particolare riferimento al caso francese); alla 'fortuna critica' della sua opera nei secoli successivi.
Al fine di comprendere funzioni e caratteristiche degli ordini architettonici impiegati da Michelangelo, la ricerca si avvale dei rilievi strumentali, in parte già condotti dal gruppo di ricerca, dei due più importanti monumenti fiorentini realizzati dall'architetto: la Sagrestia Nuova e la Biblioteca Laurenziana.

ERC: 
SH5_6
SH5_12
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2630385
sb_cp_is_2856383
sb_cp_is_2645019
sb_cp_is_2645644
sb_cp_is_2642308
Innovatività: 

Nel secondo anno si porteranno a termine i rilievi già avviati nel primo anno di ricerca, e si completerà il lavoro di interpretazione e graficizzazione dei dati metrici acquisiti, operazioni necessarie ad analizzare le opere architettoniche fiorentine di Michelangelo da una prospettiva rinnovata rispetto a quella finora prevalente nella tradizione storiografica. In particolare, si indagheranno criticamente le scelte sintattiche e lessicali legate all'impiego del sistema dell¿ordine architettonico, anche alla luce di un originale studio condotto sulle fonti, dirette e indirette, del linguaggio architettonico e del repertorio figurativo michelangiolesco. Con tale obiettivo, le fonti e i modelli di riferimento del Buonarroti non saranno individuati esclusivamente in ambito architettonico, ma si estenderanno anche all'antico e alla produzione artistica quattrocentesca, nota all'architetto fin dagli anni della sua formazione fiorentina.
Ulteriore obiettivo sarà quello di avviare la realizzazione di elaborati digitali e modelli tridimensionali finalizzati alla comunicazione e valorizzazione delle opere studiate.
Nonostante la grande attenzione e i numerosi studi dedicati a queste importanti architetture di Michelangelo, la loro ricezione rimane ad oggi preclusa alle persone con disabilità visiva. L'opera architettonica del Buonarroti si presta particolarmente a questo tipo di approccio, tattile e ravvicinato, mediante riproduzione di modelli in scala, proprio per le sue qualità plastiche e scultoree. Un allestimento pensato in questi termini, offre la possibilità di rispondere ad esigenze di fruizione che non possono essere ancora ignorate, ma che sorprendentemente a Firenze non hanno finora trovato una valida soluzione. Per rintracciare proposte simili in questa direzione, è necessario infatti spostarsi ad Ancona, dove il Museo Tattile Omero mette a disposizione riproduzioni di modelli architettonici (tra cui la Basilica di San Pietro) e opere di scultura del Buonarroti, oppure a Roma, dove all'interno dei Musei Capitolini è prevista l'esplorazione tattile dei modelli che riproducono la piazza del Campidoglio con i palazzi che la delimitano.
Grazie al proficuo affiancamento al gruppo di ricerca delle Direzioni della Biblioteca Laurenziana e del Museo del Bargello, istituzioni fiorentine di rilevanza internazionale, tali risultati avranno immediata risonanza a livello europeo e diffusione in contesti istituzionali complementari a quello universitario.

Codice Bando: 
2076133

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