L'obiettivo di MicroCAMC è di sviluppare strategie volte ad ottimizzare i molteplici aspetti del rapporto ambiente-bene culturale nella sua evoluzione in spazi conservativi quali musei, biblioteche, siti archeologici e luoghi di culto. Nello studio di quale variabilità microclimatica possa essere considerata sostenibile, specie nel caso di materiali vulnerabili, risulta evidente l'utilità di una sistematica raccolta delle osservazioni microclimatiche e di una loro adeguata e rigorosa modellazione, al fine di: a) evidenziare le zone a più alta criticità conservativa clima-indotta; b) valutare l'impatto delle condizioni ambientali attuali e in vista di scenari ambientali futuri.
Il progetto è articolato in tre Work Packages: Attività osservativo-sperimentale, modellistico-predittiva, di analisi sui casi studio. Al progetto afferiscono tre gruppi di ricerca con competenze in Fisica dell'Atmosfera, in Biologia e in Ingegneria-telerilevamento.
Sebbene l'interesse per lo studio del microclima sia aumentato negli ultimi anni, è ancora oggi molto raro indagare l'evoluzione delle condizioni ambientali da dati raccolti per almeno un anno, Questo aspetto è fondamentale per la definizione del microclima storico (frequenza dei cicli diurni e ciclo stagionale). Le analisi comparative delle condizioni ambientali in diversi siti sono utilissime a delineare pattern microclimatici comuni per tipologia di destinazione d'uso e collezioni conservate, rappresentando un'occasione unica per stimolare la definizione di protocolli e loro sperimentazione e per uniformare l'uso degli standard e dei metodi di valutazione del rischio.
Per la prima volta, grazie alla disponibilità di lunghe serie storiche microclimatiche raccolte dagli autori in tre biblioteche storiche dislocate nell'Italia settentrionale e centrale, sarà ora possibile realizzare uno studio comparativo multidisciplinare. L'obiettivo principale di questo lavoro sarà evidenziare differenze e similarità tra i microclimi di queste biblioteche storiche e determinare il loro impatto sulla conservazione della carta. L'indagine da noi proposta supera gli attuali approcci per la caratterizzazione microclimatica, in quanto non si limita a valutare soltanto se le condizioni sono in linea con riferimenti normativi ma tende a inglobare l'interazione tra gli elementi ambiente esterno-edificio-opera d'arte.
È importante anche sottolineare che i cambiamenti climatici rappresentano un'ulteriore potenziale minaccia in quanto potrebbero aggravare il naturale decadimento e/o contribuire alla comparsa di nuovi fenomeni di alterazione. Questo è stato evidenziato dal recente rapporto (2019) dell'International Council on Monuments and Sites (ICOMOS)- Climate Change and Heritage Working Group, intitolato: The future of our pasts: Engaging cultural heritage in climate action. Outline of Climate Change and Cultural Heritage. In questo ambito il progetto MicroCAMC stimerà le condizioni climatiche interne nel recente passato, prossimo e lontano futuro attraverso funzioni di trasferimento a partire dal set di dati climatici esterni estratti dal Copernicus Climate Change Service (CCCS). Pertanto, il rischio di danno per le collezioni associato a scenari di microclima passati e futuri verrà confrontato con quello indotto dall'attuale, consentendo di indagare gli effetti del possibile futuro cambiamento climatico sugli ambienti museali e conservativi.
Infine, il progetto MicroCAMC propone un nuovo sistema per il monitoraggio delle variabili ambientali in ambiente interno ed esterno ponendosi nel quadro non solo della conservazione preventiva ma anche della sostenibilità economica dei siti di conservazione. Il nuovo sistema integrerà tre esigenze: basso costo, facilità di installazione e interattività. Quest'ultima sarà garantita dall'implementazione di un pannello di controllo (dashboard) seguendo criteri di elevata affidabilità per assicurare che nessuna misurazione venga perduta e garantire la generazione di report in grado di dimostrare in maniera inequivocabile le condizioni microclimatiche monitorate.