Il progetto si propone di studiare le tradizioni manoscritte collettanee nel contesto storico-culturale occitano-catalano, italiano e francese tra Medioevo e primo Umanesimo. Questa particolare tipologia di manoscritti, che riuniscono al loro interno testi eterogenei (per genere, argomento e lingua), è stata finora trascurata dalla critica, sfuggendo a studi che ne evidenzino complessivamente il valore e ne individuino il processo editoriale unitario. La ricerca si concentrerà sulle miscellanee contenenti essenzialmente opere letterarie `minori', come le letture devozionali (raccolte di uffici, preghiere e testi di vario genere, destinati alla preghiera individuale), o scritture che siano espressione di speciali ambiti culturali, linguistici e sociali; attenzione particolare sarà dedicata anche a quel particolare tipo di collettanee che sono gli Atlanti `enciclopedici' catalani che coniugano cultura visuale e fonti scritte eterogenee nelle loro legendae, testi marginali il cui valore linguistico-culturale è stato finora ampiamente sottovalutato. Lo scopo è superare la categoria inadeguata di "manoscritto contenitore", individuando una logica e una progettualità originaria che governi l'organizzazione interna del codice miscellaneo. La novità dell'approccio sarà la sinergia fra discipline diverse, ma strettamente comunicanti (filologia romanza, storia dell'arte medievale, paleografia e codicologia, lessicografia, iconografia, emblematica e araldica), volta a indagare le miscellanee come oggetto storico concreto. Punto di arrivo sarà un data-base informatico del materiale (iconografico, testuale, codicologico), accessibile in rete su una piattaforma digitale.
Il gruppo di ricerca ha come obiettivo la valorizzazione della qualità della mediazione tra il libro miscellaneo e il pubblico che lo leggeva, lo guardava, lo ascoltava (leggere o cantare). Si vuole spostare l'attenzione sui meccanismi di trasmissione, traduzione e trasformazione del progetto editoriale del manoscritto rispetto a una impostazione tradizionale che considera il codice miscellaneo esclusivamente come contenitore di testi. Questa indagine vuole distinguersi per la vocazione a un lavoro sinergico tra discipline diverse quali la filologia, la storia della miniatura, la paleografia (anche del testo giuridico o musicale), la lessicografia, l'epigrafia, l'emblematica e l'araldica e sceglie come punto di partenza un oggetto storico concreto, quale è una miscellanea medievale (romanza in particolare). L'eterogeneità dei materiali finisce spesso con il penalizzare la valutazione complessiva dell'oggetto, che viene smembrato analiticamente fra esperti di discipline diverse, a scapito di una sintesi che possa dare voce e peso ai singoli contenuti senza trascurare di porli in relazione reciproca in un quadro unico. Un altro aspetto innovativo prevede la creazione di un data-base informatico del materiale (iconografico, musicale, testuale, codicologico, paleografico, sigillografico, documentario etc.). Il data-base sarà creato in vista della sua pubblicazione e accesso in rete su una piattaforma digitale organizzata in collaborazione con Sapienza Digital Library. A questo strumento si affiancheranno anche pubblicazioni tradizionali, sia di tipo monografico che articoli su riviste.