Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_966108
Abstract: 

La maggior parte dei testi che documenta lingue del passato lascia trasparire solo rare tracce dei fenomeni di variazione e cambiamento linguistico, sia per la relativa 'fissità' diacronica dei sistemi scrittorî rispetto al più rapido mutare delle lingue, sia perché un testo scritto rappresenta già di per sé un filtro della varietà che registra. Ecco, dunque, che i documenti che si situano in qualche modo al di fuori della tradizione testuale di una lingua diventano una via d'accesso preziosa per lo studio di quei fenomeni linguistici che altrimenti rimarrebbero nascosti, velati dall'esistenza di una `norma', più o meno `canonizzata', in uso nelle differenti comunità del passato. In particolare, in contesti di multilinguismo e multigrafismo, l'uso di tecniche eterografiche e allografiche costituisce uno strumento utile per l'individuazione di fenomeni linguistici altrimenti e altrove non percepibili.
Scopo del presente progetto è l'analisi di fenomeni osservabili in contesti di contatto caratterizzati da multigrafismo e multilinguismo in alcune aree del mondo antico e medievale, dall'impero persiano al Mediterraneo centrale.
La ricerca si articolerà su due piani differenti. I testi selezionati, infatti, verranno presi in esame ai seguenti fini:
a) indagare fenomeni linguistici di variazione e mutamento che possono emergere proprio grazie all'uso di tecniche eterografiche e allografiche, allargando l'analisi, ove necessario, a testi di traduzione;
b) individuare possibili indizi della connotazione ideologica delle scelte grafiche e linguistiche nell'ambito di una data comunità come, ad esempio, l'uso per l'espressione di dinamiche identitarie, di tentativi di integrazione ecc.
Obiettivo concreto del progetto sarà la creazione di un data-base, consultabile e ricercabile on line, nel quale saranno catalogati i fenomeni scrittorî e linguistici studiati nel progetto ed, eventualmente, raccolti i testi significativi.

ERC: 
SH5_3
SH5_1
Innovatività: 

Come osservato nelle sezioni precedenti, negli ultimi anni gli studi sull'interferenza grafica e sulla 'multidimensionalità' dei sistemi scrittorî hanno ricevuto un impulso notevole, in particolare grazie ai già citati volumi di Mancini e Turchetta (2014) e di Baglioni e Tribulato (2015), che hanno fatto chiarezza su importanti questioni di metodo e di terminologia, come pure grazie a vari contributi di studiosi italiani dedicati all'analisi di specifici contesti di contatto caratterizzati da multigrafismo e multilinguismo (cf. i lavori di M. Mancini e P. Martino citati in varie sezioni della presente domanda; sulla connotazione ideologica delle scelte grafiche e linguistiche nell'ambito di una data comunità, cf. Benvenuto, Pompeo e Pozza 2015, e Benvenuto e Pompeo 2017). Tuttavia, secondo l'opinione diffusa tra gli stessi studiosi del settore (cf., ad esempio, Baglioni e Tribulato 2015: 9-38), una ricerca di tipo sistematico, che tenga conto dei vari aspetti semiotici ed etnografici dei fenomeni indagati in questo ambito, è oggi solo ai suoi esordi.
Rispetto agli studi esistenti, pertanto, l'innovatività della ricerca qui proposta consiste innanzi tutto nell'ampliamento e nell'organizzazione sistematica dei dati a nostra conoscenza, grazie all'indagine dei fenomeni di interferenza grafica in varie aree del mondo antico e medievale caratterizzate da multigrafismo e multilinguismo in contesti di contatto, aree che sino ad oggi o sono state studiate solo in parte o sono state del tutto trascurate.
I nuovi dati raccolti, inoltre, saranno messi a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale grazie alla creazione di un data-base, consultabile e ricercabile on line, nel quale, se necessario, saranno raccolti anche i testi più significativi, con particolare attenzione a quelli sinora inediti.
Si auspica, infine, che lo studio delle varie aree indagate, ciascuna caratterizzata da sue proprie dinamiche storiche e socio-culturali, possa contribuire a migliorare il metodo adottato per analisi di questo tipo di fenomeni, facendo al contempo chiarezza su una terminologia che spesso è ambigua (si pensi, ad esempio, al diverso significato attestato negli studi del settore a termini come 'multigrafismo', 'eterografia', 'allografia'; cf. Mancini e Turchetta 2014; Baglioni e Tribulato 2015).

Martino, P. (1994), 'Siciliano e calabrese (a)ccattïari 'sbirciare', 'spiare'', in 'Miscellanea di studi linguistici in onore di Walter Belardi', II, Roma: 629-665.
Martino, P. (2013), 'Il colore della verità. Vicende della categorizzazione di concetti morali nel Mediterraneo antico', in M. Mancini e L. Lorenzetti (a cura di), 'Le lingue del Mediterraneo antico. Culture, mutamenti, contatti', Roma: 261-282.
Martino, P. (2016), 'Riflessi lessicali della stratificazione sociale nella Calabria bizantina: bovese thema 'uomo'', in P. Di Giovine e V. Gasbarra (a cura di), Atti del Convegno internazionale 'Dinamiche sociolinguistiche in aree di influenza greca: mutamento, variazione e contatto/ Sociolinguistic Dynamics under the Greek Influence: Linguistic Change, Variation and Contact'. «Linguarum Varietas» 5: 161-176.

Codice Bando: 
966108

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