Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2767444
Anno: 
2021
Abstract: 

I sistemi repubblicani di antico regime e i rispettivi ceti di governo costituiscono da svariati decenni un ambito di ricerca molto fecondo. Limitatamente al panorama italiano, notevole il contributo reso dalla storia del pensiero politico e delle istituzioni. In questa chiave, tra storia e filosofia, il termine repubblicanesimo è oggi sinonimo di un'autentica galassia di posizioni programmatiche. Ne furono protagonisti uomini che seppero perpetuare e aggiornare importanti eredità ideologiche e preziosi know-how ben oltre il tramonto delle realtà politico-statuali in cui quelle idee e quei saperi erano nati (le repubbliche di Firenze e Siena, il Commonwealth cromwelliano). D'altro canto molto lavoro rimane da compiere, specie in tema di trasmigrazioni, contaminazioni e ibridazioni. Dietro i gruppi di potere avvicendatisi al vertice di queste repubbliche intravediamo una fitta rete di flussi e interscambi (sociali, economici, politici e culturali); non siamo però in grado di metterla a fuoco come sarebbe auspicabile. Rapporti che spesso si dipanano entro la sfera dell'iniziativa personale e della mediazione informale (che appena lambiscono il piano dell'azione diplomatica). Abbiamo inoltre compreso che i massimi teorici dell'assolutismo e del maturo repubblicanesimo si scrutarono con reciproco interesse. Rimane da chiarire con quali esatte ricadute sul terreno dell'agire politico (vicende biografiche talora molto sgranate, intellettuali la cui produzione in più casi giace pressoché interamente manoscritta). Questo progetto si prefigge di studiare le interrelazioni tra le repubbliche e i cittadini di repubblica ('nati in terra di libertà') con particolare riferimento alla storia politica di Genova, Venezia, Lucca, dell'Olanda e di Ragusa, e ai secoli XVI-XVIII; intende a tal fine avvalersi di modernisti e storici della filosofia che hanno maturato un'approfondita esperienza di ricerca e di divulgazione scientifica nel confronto con questi stessi sistemi repubblicani

ERC: 
SH6_7
SH5_11
SH6_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3533338
sb_cp_is_3552611
sb_cp_is_3536146
sb_cp_is_3536140
sb_cp_is_3538657
sb_cp_es_457271
sb_cp_es_457270
sb_cp_es_457272
sb_cp_es_457273
sb_cp_es_457274
sb_cp_es_457275
sb_cp_es_457276
Innovatività: 

Il gruppo di lavoro costituitosi attorno a questo progetto è in grado di garantire proficui avanzamenti di ricerca, in ragione dei seguenti fattori: 1. ne fanno parte studiosi afferenti a discipline diverse ma strettamente prossime, specializzati nella ricostruzione dei circuiti intellettuali-eruditi dell'Europa moderna (dal primo `500 al maturo `700, dallo studio dei principali centri di formazione - università, accademie, cenacoli - al vaglio delle corrispondenze letterarie e politiche); 2. ne fanno parte anche studiosi che hanno grande dimestichezza con le fonti politico-diplomatiche, economico-finanziarie e connesse ai meccanismi di censura (ad opera dell'autorità sia civile che ecclesiastica) oltreché con le tecnologie informatiche applicate alle Scienze Umane; 3. esiste già una solida base di PARTNERSHIP INTERNAZIONALE, specie sul versante olandese, inglese e croato; 4. per Genova, Venezia e Ragusa, questo progetto poggia inoltre su un ricco REPERTORIO di FONTI PRIMARIE (pressoché interamente inedite), già acquisite in formato digitale. È particolarmente il caso: -delle sezioni Venezia, Inghilterra (buste 2273-2289, Lettere Ministri; 2628-2633, Lettere Consoli; pressoché inesplorate), Olanda (buste 2235-2239, Lettere Ministri; pure sostanzialmente inesplorate) del fondo Archivio segreto, dell'Archivio di Stato di Genova (corrispondenze di ambasciatori, agenti e consoli); -della produzione dei massimi intellettuali genovesi dei secoli XVI-XVIII (da Oberto Foglietta agli esponenti del più tardo libertinismo erudito: carteggi, trattati, discorsi); -di fonti connesse ai cenacoli letterari padovani e veneziani (con particolare riferimento a Lorenzo Pignoria, Gian Vincenzo Pinelli, Paolo Sarpi, Fulgenzio Micanzio, Angelico Aprosio: carteggi, trattati, consulti pubblici); -delle fonti diplomatiche e consolari ragusee (Archivio di Stato di Ragusa). Preziosi per la realizzazione del progetto sono inoltre nuclei documentari non ancora sondati/acquisiti (ad esempio la documentazione prodotta dal Consiglio dei Dieci - massimo organo politico della repubblica di Venezia - conservata in ASVe) oppure fonti già edite (parzialmente o in massima parte), talora in open access (quelle relative agli ambasciatori veneti, una significativa parte del carteggio di Sir Kenelm Digby, etc.). Un inciso importante anche in rapporto alle restanti sezioni del progetto (ai suoi obiettivi, al suo impianto metodologico): fino al tardo `600, il papato rappresentò il massimo interlocutore di tutte le repubbliche italiane, le quali ebbero in Roma una sede diplomatica permanente (palazzo Venezia) o quasi (Genova, Lucca). Roma (corte/curia) svolse insomma un ruolo di arbitraggio e mediazione rispetto ai principali contenziosi (politico-cerimoniali, militari, economico-finanziari) anche interni alla 'rete repubblicana' (guerra di Candia). Viceversa, Roma (l'apparato di 'controllo e disciplinamento delle coscienze' di cui essa disponeva: Inquisizione e Indice, soprattutto) non tardò a scendere in campo contro il repubblicanesimo più radicale. Buona parte del `600 è venata da conflitti di natura giurisdizionale (in origine) che opposero le due maggiori repubbliche italiane (in specie) a Roma. Questa è appunto la genesi della crisi dell'interdetto veneziano e del 'Principe repubblicano' teorizzato da Sarpi. L'atteggiamento di Lucca e Genova nei confronti del papato fu tendenzialmente più acquiescente, per Genova si segnala però la censura decretata per la Reina Esther di Ansaldo Cebà (poema sulla `libertà repubblicana', 1621), il conflitto giurisdizionale coevo alla crisi dell'interdetto veneto (rimasto negletto) e l'istituzione della Giunta di Giurisdizione (o Giunta Ecclesiastica, 1638), specificamente preposta a dirimere contenziosi di questa natura. Ne consegue l'importanza di altre fonti, nell'economia di questo progetto (la documentazione prodotta dagli Inquisitori di Stato di Venezia e Genova, dalla Giunta di Giurisdizione genovese, fondo di ASGe, terreno di ricerca ricco e sostanzialmente vergine) e l'importanza della fonte vaticana (dei fondi di Archivio Apostolico, Biblioteca Apostolica e Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede); fonti ben note agli studiosi che lo compongono (in parte già regestate/trascritte: archivi che non consentono la riproduzione con mezzi propri).

Per la somma di questi fattori, l'AVANZAMENTO di RICERCA atteso è in estrema SINTESI il seguente: una ricostruzione finalmente LARGA dei network repubblicani, sia per il numero degli attori coinvolti (tutte le repubbliche italiane - a eccezione di San Marino - ed europee - a eccezione di quelle elvetiche e dell'eredità hanseatica), sia per il tratto multisciplinare; network che sono stati fin qui prevalentemente intesi in chiave economico-finanziaria (di «repubblica internazionale del denaro», A. De Maddalena - H. Kellenbenz, ossia di «repúblicas mercantiles» M. Herrero Sánchez) e quasi mai studiati da storici e storici della filosofia in team

Codice Bando: 
2767444

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