Il diabete di tipo 1 (DT1) è una malattia autoimmune organo-specifica, caratterizzata dalla distruzione delle cellule ß-pancreatiche, responsabile di iperglicemia cronica e di numerose complicanze. Ulteriori meccanismi fisiopatologici parzialmente sovrapposti, descritti nella sindrome metabolica (SM) e nel diabete di tipo 2 (DT2), sono stati identificati come importanti fattori che contribuiscono al deterioramento metabolico che si verifica nel DT1. La crescente insorgenza di insulino-resistenza (IR) nel DT1 (double diabetes) - con conseguente aumento del rischio di complicanze micro e macro-vascolari - rende questo aspetto di notevole rilevanza clinica. Nel DT1 il pattern di secrezione degli ormoni peptidici intestinali risulta alterato e il trattamento con GLP1-RA migliora il controllo glicometabolico, il peso corporeo e la pressione arteriosa. La neurotensina (NT) è un peptide rilasciato dalle cellule neuroendocrine dell'intestino in risposta all'ingestione dei grassi, il cui ruolo è facilitarne l'assorbimento. La NT agisce anche come neurotrasmettitore, modulando il senso di appetito/sazietà mediato dal sistema leptina/grelina regolando il bilancio energetico. Studi epidemiologici dimostrano che elevati livelli circolanti di pro-NT, il frammento stabile della NT, predicono il rischio di insorgenza di DT2, obesità, mortalità cardiovascolare e totale.
Questo studio esplorativo si propone di indagare i livelli circolanti di pro-NT negli individui con DT1 e analizzarne i correlati clinici e biochimici.
A tale scopo, la concentrazione plasmatica della pro-NT sarà valutata in 40 soggetti con DT1, in relazione al grado di IR, alla presenza di SM, di diabete, di complicanze vascolari ed infine in relazione alla distribuzione del grasso corporeo. Inoltre la pro-NT sarà correlata con l'attività LPS periferica, recentemente identificata come un determinante della ridotta distribuzione di grasso e IR nel DT1.
Questo è il primo studio che indaga i livelli circolanti di pro-NT in soggetti con DT1; questo peptide gastrointestinale indotto dall'assorbimento di lipidi, rappresenta un forte predittore di malattia cardiovascolare, cancro, IR e mortalità per tutte le cause. Pertanto, questa indagine affronterà un profilo di rischio che, finora, è stato esplorato solo marginalmente in una popolazione come gli individui DT1, che sta cambiando sempre più il suo fenotipo classico, sovrapponendosi parzialmente alle condizioni cliniche associate ad IR.