Lo studio archeologico - topografico dell¿area circostante l'abitato medievale di Leopoli - Cencelle, condotto dal proponente nell¿ambito dell'attività di ricerca finalizzata al conseguimento della tesi diploma di Specializzazione in Archeologia, si è rivelata una occasione stimolante per riflettere sulle metodiche di acquisizione ed elaborazione dei dati funzionali ad una ricostruzione topografica di evidenze archeologiche di qualsiasi natura, con una particolare attenzione alla costruzione e gestione della topografia di scavo. La ricerca, incentrata prevalentemente sulla ricezione di tutte le tracce archeologiche proprie del tessuto urbano antico non ancora interessate dalle attività di scavo ma visibili già da un obbiettivo aereo, ha evidenziato infatti problematiche notevoli nella prassi di acquisizione di punti topografici, laboriosa nella metodologia oltre che estremamente costosa. L'impiego di tecnologie sempre più innovative, come ad esempio piccoli droni integrati con strumenti performanti, possono però contribuire alla realizzazione di una documentazione grafica di qualità migliore o uguale a quella sviluppata con prassi note, riuscendo ad accorciare i tempi di acquisizione ed elaborazione del dato sia durante le attività di ricognizione sia soprattutto all'interno di un cantiere archeologico, dove è sempre più difficile riuscire a bilanciare le attività di indagine con interventi di documentazione che molto spesso provocano un inevitabile rallentamento dei lavori.
La presente ricerca intende sviluppare e testare un metodo di documentazione topografica all¿interno di contesti archeologici che, pur non essendo totalmente estraneo alla disciplina, risulta ancora un procedimento poco utilizzato a causa delle inevitabili distorsioni ottiche provocate dalla camera dello strumento che, se non preventivamente considerate, provocherebbero degli errori metrici intrinseci alla documentazione prodotta. Attese le problematiche, viene proposta una risoluzione delle stesse attraverso la sperimentazione del metodo condotto all¿interno di un contesto archeologico che, come nel caso di Leopoli- Cencelle, necessità di grande rapidità e precisione nelle operazioni di documentazione. Se la sperimentazione sul lungo periodo dovesse rivelarsi efficace si bypasserebbe il lungo operare con la stazione totale che si è dimostrato uno strumento indispensabile ai fini di una topografia generale, ma assai poco pratico in situazioni di siti difficilmente raggiungibili, con escursioni termiche elevate, vento forte e la necessità di spostamenti continui specialmente durante delle attività di ricognizione territoriale. L'efficacia del mezzo permetterebbe inoltre l'acquisizione di una serie di prese fotografiche ripetute nel tempo che, anche se interessanti la stessa porzione territoriale, registrerebbero, a seconda della stagione, della vegetazione e della mutazione climatica, tracce diverse o talvolta uguali a quelle già acquisite ma comunque visibili con sempre maggior nitidezza. I tempi di acquisizione del dato si dimezzerebbero drasticamente oltre che rendere agevole la gestione della documentazione grafica di più evidenze archeologiche morfologicamente differenti fra loro. Infine, la presenza del computer portatile presente nell¿area delle indagini permetterebbe, in tempo reale, la georeferenziazione delle Unità Topografiche rintracciate e la correzione di eventuali errori.