Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2599988
Anno: 
2021
Abstract: 

L'appartenenza di ottica ed oftalmologia a due ambiti di indagine scientifica ben distinti tra di loro è fatto noto. Eppure nel corso della storia della civiltà umana, è possibile notare, nei lavori degli studiosi, come esse abbiano spesso finito per coesistere. Volendo fornire un esempio, in considerazione del forte impatto del suo pensiero nella storia della scienza medica, si potrebbe citare il celeberrimo Galeno (m. 201) che, nella sua vasta produzione enciclopedica, si occupa anche di ottica (più propriamente, di teoria della visione), accostando la dottrina Stoica del pneuma come agente essenziale nel processo di visione, alle sue speculazioni anatomo-fisiologiche riguardo struttura e funzionamento dell'occhio. Questo interessante legame tra due ambiti apparentemente così lontani tra di loro è riscontrabile anche nella tradizione degli studi medici del Medioevo arabo-islamico? Nelle opere di oftalmologia pratica di quest'epoca è possibile trovare traccia di tale compenetrazione interdisciplinare? Questo il tema centrale dal quale prende le mosse il progetto di ricerca, il cui focus primario sarà proprio quello di indagare se, in che modo, e secondo quale livello di dettaglio, la disciplina ottica viene trattata nei manuali di oftalmologia arabi di epoca medievale. Il riferimento principale sarà il Kitab nur al-'uyun wa-jami' al-funun ("Libro sulla luce degli occhi e insieme delle categorie"), composto nel XIII secolo da uno sconosciuto Abu Zakariya b. Abi al-Raja', la cui particolarità contenutistica è la seconda maqala (o "trattato"), interamente riservata alla materia ottica, che rende il trattato una sorta di unicum nel suo genere. Il lavoro di comparazione con le principali opere oftalmiche arabe medievali, composte tra IX e XIV secolo, che seguirà, sarà orientato a mettere in luce somiglianze e/o differenze a livello di contenuti, d'impianto concettuale e metodologico, al fine di produrre riflessioni conclusive relative alle questioni sopra citate.

ERC: 
SH5_3
SH6_6
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3296743
Innovatività: 

Dalla precedente descrizione del progetto di studio, si può osservare come i due parametri, innovatività della ricerca ed avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte, siano stati assunti come elementi guida nel processo di teorizzazione e sviluppo dei due blocchi di ricerca sopra citati: lo studio individuale delle fonti e l'attività di comparazione. In particolare, il primo, strutturato come un lavoro di studio individuale delle fonti primarie (nelle sezioni rilevanti ai fini della ricerca), si prefigge lo scopo di ampliare le conoscenze già acquisite in questo campo di indagine specialistico, quello dell'ottica araba medievale. In tal senso, il Kitab nur al-'uyun wa-jami' al-funun, elemento cardine del progetto, garantisce sicuramente un maggior potenziale esplorativo se si considera, da un lato l'ampiezza contenutistica della seconda maqala, dall'altro il fatto che quest'ultima, nonostante fosse stata individuata come la sezione di maggior interesse già ai tempi di Hirscherg (Hirschberg, 1905), non abbia ancora ricevuto un approfondimento adeguato. Il lavoro sulle fonti però, pur essendo fortemente orientato verso il mondo dell'ottica, verrà condotto su un corpus di testi di oftalmologia pratica, i quali verrano sottoposti ad un'accurata opera di comparazione. Questo interessante orientamento interdisciplinare, unitamente all'adozione di una prospettiva critica nel processo di comparazione dei testi, garantisce un chiaro elemento di innovatività della ricerca. Ciò risulta coerentemente dimostrato se si considera la natura contenutistica delle edizioni dei testi presi in considerazione; queste, infatti, pur avendo permesso fondamentali progressi nella conoscenza dell'oftalmologia araba medievale, si sono sempre concentrate (vista la tipologia di testo), sull'analisi delle dottrine strettamente mediche. Così facendo, molti studiosi hanno lasciato da parte l'analisi della trattazione ottica, laddove presente nei testi, anche considerando le difficoltà a cui sarebbero andati incontro nell'approfondimento di tale disciplina scientifica, o semplicemente perché guidati da una prospettiva di ricerca fortemente marcata allo studio dell'oftalmologia. In questo modo, nonostante una scelta di questo genere sia del tutto comprensibile e giustificabile, essi hanno accantonato una possibile ed interessante direzione di indagine, dallo spiccato carattere critico, che si fonda sull'esistenza di quel fil rouge che lega ottica ed oftalmologia, già introdotto in precedenza. Questa ipotesi rappresenta dunque l'intelaiatura di base della ricerca, sulla quale verrano costruite le considerazioni e riflessioni critiche, mosse a partire dallo studio delle fonti.

Codice Bando: 
2599988

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