Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2494759
Anno: 
2021
Abstract: 

A partire dal recente ritrovamento - negli archivi della Sezione di Diritto Penale del Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici - dei materiali didattici relativi al Corso di "Tecniche dell'istruttoria penale" (tenuto dal prof. Alfredo Niceforo presso la "Scuola di Applicazione Giuridico-Criminale", istituita da Enrico Ferri nel 1911 alla Sapienza di Roma), il progetto si propone, da un lato, di catalogare e digitalizzare parzialmente tali materiali, di grande valore ed interesse storico-scientifico; dall'altro lato, si propone di riunire storici e studiosi del processo per collocarlo storicamente, culturalmente, e giuridicamente nel quadro della nascita del codice di procedura del 1913 (il c.d. "codice Finocchiaro-Aprile"), segnata dallo scontro tra Scuola Classica, Scuola Positiva, e Scuola Sociale di diritto penale.
Avvalendosi del confronto fra metodi diversi ma limitrofi (quello storico e quello tecnico-giuridico), la ricerca punta pertanto a intravedere le ideologie dietro le teorie della didattica, gli atteggiamenti filosofici dietro le rivendicazioni politiche, e le posture politiche dietro le tecniche giuridiche che sono state formulate e discusse, nel fronteggiare il c.d. «problema penale», all'inizio del Novecento.
In linea con le più recenti tradizioni di ricerca sul punto, il progetto contribuisce pertanto alla ricostruzione di uno snodo cruciale per lo sviluppo del sistema penale italiano contemporaneo, studiandone alcune tendenze culturali di fondo (i c.d. «caratteri originari e tratti permanenti»), nate in quel momento storico, penetrate nella mentalità giuridica e nella legislazione processuale fascista, e tutt'ora - in certa misura - oggetto di velate riproposizioni.

ERC: 
SH2_4
SH5_8
SH6_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3357905
sb_cp_is_3153051
sb_cp_es_420808
sb_cp_es_420809
sb_cp_es_420810
sb_cp_es_420811
sb_cp_es_420812
Innovatività: 

Se si fa eccezione per le raccolte, pure notevoli, del Museo Criminologico di Roma e del Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso" di Torino, il materiale di recente riscoperto nel Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici si presenta come un unicum storico di grande rilievo: il suo restauro e la sua valorizzazione - che sarà a oggetto di un diverso progetto, di taglio più tecnico, con la collaborazione del Dipartimento di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali - devono pertanto necessariamente passare attraverso il previo studio delle tradizioni, degli ambienti, e del clima intellettuale complessivo in cui esso è stato realizzato e adoperato.
A parte riferimenti cursori (v. ad esempio cenni in Ginzburg, C., Spie, cit.; Rosoni, I., La fisiognomica: alle origini del ragionamento indiziario, in Zb. Prav. fak. Sveuc. Rij., 2001, suppl. 1, 221 ss.; Miletti, M.N., Un processo per la terza Italia. Il codice di procedura penale del 1913, vol. I - L'attesa, Milano, 2003, 24-25), non è infatti presente, allo stato dell'arte, alcun contributo specifico che si sia occupato direttamente, né dal versante storico né da quello giuridico, della Scuola di Applicazione Giuridico-Criminale e del contesto in cui essa era chiamata ad operare, negli anni che hanno preceduto l'entrata in vigore del codice di procedura penale del 1930: un contesto in cui la Sapienza figurava come centro accademico e scientifico della gran parte delle teorie giuridiche del tempo, e nel cui frangente i giuristi della "Scuola positiva" proposero per la prima volta di impostare i rapporti tra "scienza" e accertamento processuale deferendo il secondo, in sostanza, ai risultati della prima. Tale atteggiamento teorico, con varianti senz'altro meno radicali, ritorna però ancora oggi: in materia di valutazione della prova scientifica, ricorso alle neuroscienze e all'intelligenza artificiale, riduzione del processo penale a contesa tra periti.
La felice coincidenza tra la ri-scoperta di questo materiale e la possibilità di sottoporlo allo studio di coloro che, nel panorama nazionale, se ne sono occupati più da vicino dalle rispettive prospettive disciplinari rende pertanto irrinunciabile l'occasione di confronto che qui si propone di finanziare: la ricostruzione genealogica delle origini di certi discorsi, posture politiche, e impostazioni teoriche servirà infatti per reperire le matrici e tracciare l'evoluzione di riflessioni che vengono ancora oggi riproposte, in quei sotto-settori della teoria del processo penale contemporaneo poc'anzi menzionati.

Codice Bando: 
2494759

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