Le alterazioni delle cellule B sono tra le principali anomalie immunologiche osservate in pazienti affetti da Lupus Eritematoso Sistemico (LES). Il contributo svolto da tali cellule nella patogenesi della malattia si esplica attraverso differenti meccanismi, in particolare mediante la produzione di autoanticorpi, la secrezione di citochine e la presentazione di antigeni. Pertanto, non sorprende come negli ultimi decenni, siano stati realizzati farmaci che individuano tale popolazione cellulare come bersaglio elettivo.
Belimumab (BLM) è in grado di ridurre la sopravvivenza dei linfociti B attraverso l¿inibizione della citochina BAFF. Al contrario il Rituximab (RTX), legando la molecola di superfice CD20, causa direttamente la morte cellulare attraverso differenti meccanismi. Tuttavia, una quota di pazienti risulta resistente a tali terapie, come dimostrato dalla persistenza di alcuni subset di cellule B. Ad oggi, non è noto l¿effetto delle terapie B depletive su due popolazioni B cellulari di recente riscontro: le cellule Double Negative (DN) e le cellule B associate alla senescenza (ABC). È stato dimostrato che questi pool cellulari risultano espansi nei pazienti affetti da LES e associati a una maggiore attività di malattia, a titoli anticorpali più elevati, e a fenotipi più severi. Alla luce di queste premesse, scopo del progetto sarà quello di indagare la suscettibilità delle cellule DN e ABC alle terapie B depletive. A tale scopo, i PBMC dei pazienti candidati a terapia con BLM e RTX verranno analizzati tramite citofluorimetria, prima e dopo le suddette terapie. L¿espressione e la concentrazione di questi nuovi pool cellulari sarà correlata alle manifestazioni cliniche, al titolo anticorpale, agli indici di attività di malattia e di danno cronico. I risultati, del presente progetto, potranno fornire informazioni dell¿influenza delle terapie B depletive sulle cellule DN e ABC e sul loro possibile ruolo predittivo, in termini di risposta al trattamento.
Il presente progetto si pone l¿obiettivo di indagare, l¿influenza dei farmaci B depletivi BLM e RTX, sulle cellule DN e ABC.
È stato dimostrato come tali farmaci non siano in grado di eliminare tutte le sottopopolazioni B cellulari e la persistenza di alcuni subset cellulari, quali DN e ABC (in grado di differenziarsi in plasmacellule secernenti anticorpi), potrebbe essere associata al fallimento delle suddette terapie. Ciò ha notevoli risvolti clinici, in quanto la persistenza del processo infiammatorio si traduce in disfunzione d¿organo con conseguente aumento della morbilità e della mortalità.
A tale scopo, i leucociti circolanti (PBMC) dei pazienti candidati a terapia con BLM e RTX verranno valutati tramite citofluorimetria, prima dell¿inizio della terapia e quindi durante la terapia stessa. In particolare, i pazienti verranno rivalutati dopo 4 e 24 settimane dall¿inizio del trattamento.
Al basale, l¿espressione e la concentrazione di questi nuovi pool cellulari sarà correlata alle manifestazioni cliniche di malattia, al titolo anticorpale (con particolare riferimento agli anticorpi anti-dsDNA), ai livelli sierici del complemento (C3/C4), agli indici di attività di malattia e di danno cronico. Durante trattamento con terapia B depletiva, verranno valutate le modifiche dei suddetti pool cellulari; infine, tali modifiche verranno correlate con la risposta alla terapia. I risultati, del presente progetto, potranno svelare il contributo delle cellule DN e ABC alla resistenza delle terapie B depletive, fornendo pertanto informazioni su un possibile ruolo predittivo in termini di risposta al trattamento.