Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2658625
Anno: 
2021
Abstract: 

Il diabete mellito è una patologia cronica dovuta ad una condizione persistente di iperglicemia nel sangue. Con il termine diabete mellito si indicano una serie di alterazioni metaboliche di varia natura che hanno come conseguenza l¿iperglicemia cronica.Per il trattamento del diabete mellito in fitoterapia sono utilizzate erbe e piante officinali ad azione ipoglicemizzante.
Il diabete mellito di tipo II necessita di un trattamento farmacologico tradizionale, ma questo trattamento può essere integrato con prodotti fitoterapici attivi sul metabolismo glucidico al fine di ottenere un migliore controllo della patologia.
Le piante officinali con un¿azione ipoglicemizzante sono numerose (circa 1200) e vengono spesso utilizzate nella medicina tradizionale delle popolazioni indigene. Solo per alcune di queste piante officinali sono stati condotti degli studi al fine di dimostrarne l¿efficacia: Allium cepa L.; Coccinia indica Wight & Arn. (Coccinia grandis (L.) Voigt); Gymnema sylvestre (Retz.) R.Br. ex Sm.; Momordica charantia L.; Ocimum sanctum L.; Panax ginseng C.A. May; Sarcopoterium spinosum (L.) Spach. Il nostro interesse è rivolto all¿ultima specie indicata.
Trattasi di un arbusto perenne , compatto e dalla conformazione di piccolo cespuglio molto ramificato e spinoso, attorcigliato con aspetto frutescente. Nella pianta sono presenti: tannini catechici ed allagici; Eptaidrossiflavani polimerizzati; Glicosidi triterpenici . Tali studi non hanno però tenuto conto della matrice vegetale come fornitrice dei principi attivi: in particolare delle differenze possibili tra areali diversi di raccolta e conseguentemente, di differenze nel contenuto quali-quantitativo dei principi attivi, le metodiche di estrazione e preparazione dei prodotti.Dal punto di vista si clinico dovranno esaminare gli effetti degli estratti della pianta verificandone gli effetti sul sistema endocrinologico e su organi bersaglio specifici della patologia, come l¿apparato visivo dei pazienti.

ERC: 
PE5_11
LS2_10
PE5_17
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3378378
sb_cp_is_3436842
sb_cp_is_3440362
sb_cp_is_3437763
sb_cp_es_442052
Innovatività: 

Data la forte incidenza del Diabete Mellito di tipo II,. attualmente in crescita in tutto il mondo, si rende necessario, particolarmente in questa patoiogia, affiancare la fitoterapia alle cure tradizionalmente farmacologiche. Sarebbe auspicabile soprattutto nella fase iniziale della malattia, quando ancora la stessa è controllabile con la dieta e l'esercizio fisico. Impedendo, o rallentando, il decorso pernicioso della stessa. In realtà il grosso problema del diabete è nei suoi effetti collaterali che, .purtroppo, al momento della loro manifestazione, hanno già compromesso le funzioni di alcuni sistemi, Si parla dei danni renali (con tutte le conseguenze del caso), circolatori, con mancata ossigenazione dei distretti periferici e possibili perdite di pari degli arti, oculari, con perdita della funzionalità retinica ecc.
La pianta in oggetto ha promettenti potenzialità, essendo utilizzata da centinaia di anni dalle popolazioni del deserto. Le prove sperimentali "in vivo" sull'effetto ipoglicemizzante fino ad adesso effettuate, incoraggiano ad uno studio ulteriore degli estratti della pianta, e soprattutto, per una completezza dello studio, ad esaminare piante della stessa specie ma provenienti da areali e paesi differenti, sia per effetuare uno screening il più possibile completo della metabolomica della specie, sia per testare estratti di diversa provenienza, nonchè ottenuti con differenti metodiche. Questo contributo allo studio della specie potrebbe quindi essere una buona base di partenza per ulteriori studi clinici che tengano conto della diversità dei vari estratti della pianta e della loro provenienza, ottimizzando così una eventuale modalità e approccio di utilizzo.

Codice Bando: 
2658625

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