Il progetto si pone come obiettivo la valorizzazione di una pagina poco conosciuta del Rinascimento italiano. Si tratta di approfondire e ricostruire, anche attraverso ricerche d'archivio, le vicende biografiche e intellettuali di un personaggio oggi caduto in oblio: il traduttore, medico e filosofo ebreo Jacob Mantino (Tortosa?, c. 1490-Damasco, 1549). La ricerca acquista particolare interesse perché la vicenda biografica di Mantino, se riscoperta e approfondita, potrebbe rendere noto, anche al grande pubblico, un primato di cui il nostro Ateneo -- "La Sapienza" -- è poco o nulla consapevole. Mantino, infatti, è stato il primo studioso ebreo ad insegnare presso lo Studium romano, intorno al 1539, sotto il pontificato di Paolo III.
La presente ricerca si inquadra, in maniera interdisciplinare, all'interno di alcune linee di ricerca più promettenti e vive dell'indagine storica e filosofica degli ultimi anni. Si inserisce all'interno dello studio delle traduzioni rinascimentali in latino di testi filosofico-scientifici scritti da autori musulmani, come Averroè e Avicenna, e del loro contributo alla storia intellettuale europea. La ricerca vuole inoltre approfondire un tassello poco noto della storia intellettuale degli ebrei nel Rinascimento, favorendo la riscoperta di una figura poliedrica, come quella di Jacob Mantino, su cui la bibliografia è sostanzialmente ferma alla prima metà del XX secolo.
Come si è detto ampiamente sopra, la ricerca è altamente innovativa nel senso che si pone in ottica transdisciplinare tra storia della filosofia, storia delle Università, storia del libro antico, storia intellettuale europea, Translation studies e Jewish studies. Grazie alla ricostruzione della poliedrica figura di Jacob Mantino, si terranno uniti alcuni fili apparentemente disuniti, ma che tendono tutti a sottolineare l'importanza del "Jewish contribution to Civilisation", per usare le parole di un famoso libro di Cecil Roth. La ricerca vuole dunque avanzare lo stadio delle conoscenze su Mantino e la sua relazione con la Roma del Rinascimento e il suo Studium, indagando e valorizzando le fonti antiche a stampa (si pensi alle prefazioni di dedica nelle cinquecentine o ai documenti conservati presso gli Archivi), su cui vi è scarsa letteratura al riguardo e per di più non aggiornata.