Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2750850
Anno: 
2021
Abstract: 

Generalmente, si parla di povertà educativa come di una condizione di «privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Per un bambino, povertà educativa significa essere escluso dall¿acquisizione delle competenze necessarie per vivere in un mondo caratterizzato dalla economia della conoscenza, dalla rapidità, dalla innovazione. Allo stesso tempo, povertà educativa significa anche la limitazione delle opportunità di crescere dal punto di vista emotivo, delle relazioni con gli altri, della scoperta di se stessi e del mondo» (Save the Children, 2014, p. 4). Recentemente, anche a seguito dei dati drammatici pubblicati dall¿Istat (2021) sulla crescita della povertà assoluta in Italia ¿ che, nell¿anno della pandemia, raggiunge il livello più elevato dal 2005 ¿ assistiamo ad un aumentato interesse di ricercatori e protagonisti del Terzo settore verso una più accurata comprensione del fenomeno della povertà educativa, soprattutto in riferimento all¿efficacia delle pratiche educative adottate come strumenti di contrasto. In tale contesto, il progetto di ricerca che presentiamo si pone come obiettivo principale quello di comprendere alcuni dei meccanismi e dei processi coinvolti nelle cosiddette ¿Doti educative¿, ovvero i progetti educativi individualizzati che Save the Children predispone per bambini e ragazzi in condizioni di particolare vulnerabilità economica e sociale. In particolare, assumendo una prospettiva interdisciplinare, si cercherà di monitorare tali interventi ponendo attenzione ai processi psicologici implicati nel cambiamento promosso dalle Doti educative e al ruolo che le diverse agenzie educative svolgono in questa esperienza.

ERC: 
SH3_3
SH3_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3508569
sb_cp_is_3508354
Innovatività: 

In una società che riconosce come fondamentale il «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l¿eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana» (Costituzione della Repubblica italiana, art. 3), la povertà educativa minorile è una questione alla quale bisogna prestare una attenzione costante. In tale contesto, Save the Children svolge una intensa attività di contrasto alla povertà educativa grazie al supporto di preziose partnership sul tutto il territorio nazionale. I progetti finanziati e sostenuti da Save the Children offrono, infatti, a migliaia di bambini e adolescenti l¿opportunità di accedere ad una vasta gamma di esperienze educative che altrimenti verrebbero loro negate.
Il progetto di ricerca presentato si propone di contribuire alle azioni di contrasto alla povertà educativa arricchendo il lavoro di Save the Children in diversi modi. Innanzitutto, il nostro progetto rappresenta un¿opportunità per approfondire l¿attuale conoscenza sul fenomeno della povertà educativa, costrutto considerato da larga parte della comunità scientifica come multidimensionale. La scelta di un approccio interdisciplinare e multi-metodo potrebbe infatti consentire di sciogliere alcune delle complessità tipiche di questo costrutto.
In particolare, da una prospettiva prettamente psicologica, riteniamo che considerare le risorse psicologiche positive (capitale psicologico) potenzialmente coinvolte nelle esperienze educative di ragazzi e ragazze destinatari delle Doti educative, costituisca un importante approfondimento di natura teorica e applicativa. Infatti, il capitale psicologico, nonostante sia ad oggi considerato come un'importante risorsa da potenziare per favorire processi di adattamento di successo in diversi contesti, è un aspetto profondamente trascurato quando si analizzano i risvolti psicologici connessi ai progetti educativi rivolti a popolazioni di minori appartenenti a classi economicamente e culturalmente svantaggiate. Data la sua relativa malleabilità, infatti, il capitale psicologico si presenta come un valido target per interventi di varia natura. Inoltre, l¿adattamento italiano previsto per lo strumento di valutazione del capitale psicologico potrebbe fornire un importante contributo per il futuro sviluppo degli studi nazionali su tale tematica.
Da una prospettiva pedagogica, l¿avanzamento dello stato dell¿arte si muoverebbe sul doppio fronte della conoscenza delle buone prassi utili all¿educazione alla resilienza e dell¿approfondimento di quegli aspetti che profilano comunità educanti resilienti. Infatti, se da un lato ampliare l¿orizzonte della riflessione pedagogica alla positive education nell¿ambito dello studio della povertà educativa può rappresentare un elemento di innovazione per la ricerca in questo senso; dall¿altro la lettura etnografica di questo fenomeno all¿interno dei contesti e dei territori che abita, può supportare un approfondimento ecologico-sistemico del problema e mettere in risalto punti di forza e aspetti su cui lavorare rispetto al ruolo dei territori e delle comunità educanti, nonché rispetto alla qualità delle esperienze educative proposte nell¿ambito delle azioni di contrasto alla povertà educativa.
Ulteriore elemento di innovazione del progetto presentato è sicuramente attribuibile all¿approccio metodologico assunto. Difatti, riteniamo che l¿utilizzo di un approccio mixed-methods ¿ «una nuova stella nel cielo delle scienze sociali» (Mayring, 2007, p. 1) ¿ alla studio della povertà educativa sia una condizione necessaria alla comprensione e analisi di un fenomeno di tale complessità. Inoltre, i dati longitudinali che ci siamo prefissate di raccogliere ci consentiranno di tracciare, nel tempo, gli eventuali cambiamenti che potranno verificarsi in ciascun ragazzo durante il tempo di fruizione delle Doti educative; potenzialmente, questo aspetto rappresenta una preziosa occasione per comprendere, e documentare, i processi che operano per produrre cambiamenti significativi. L¿analisi degli studi di caso, infine, rappresenta un¿ulteriore fonte di arricchimento sulla funzionalità dei progetti di contrasto alla povertà educativa attualmente presenti sul territorio italiano, anche rispetto al potenziamento e all¿implementazione delle reti educative inter-istituzionali nei territori di riferimento.

Codice Bando: 
2750850

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma