Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2705490
Anno: 
2021
Abstract: 

La ricerca si propone di indagare nell¿ambito del design, sia in chiave teorica che sperimentale, processi virtuosi per la valorizzazione dello scarto in ambito alimentare, all'interno di sistemi circolari, al fine di promuovere nuovi modelli alimentari in grado di coniugare le esigenze ambientali di sostenibilità con quelle di fluidità e benessere, senza però ledere la componente simbolico-culturale legata al cibo e alle sue connotazioni territoriali.
Nello specifico la ricerca intende individuare applicazioni concrete di alcune tipologie di scarto della filiera agro-alimentare del territorio laziale, per la realizzazione di paste commestibili per la stampa 3d con cui sperimentare nuove soluzioni alimentari, definendo un¿esperienza-pilota o modello applicabile alle altre realtà territoriali nazionali.
L¿innovatività della ricerca è in linea con le politiche europee e internazionali sui temi della sostenibilità (Agenda 2030, 2015; Piano d¿azione Europeo per l¿Economia Circolare, 2018) e mira a processi sostenibili e di valore nella dimensione territoriale, per influire su scala globale alla mobilitazione del cambiamento culturale, che in questo caso, nasce da un rinnovamento dell¿esperienza legata alla fruizione.
Il design infatti, ha la capacità di prefigurare scenari futuri e di svolgere un ruolo chiave nel guardare ai rifiuti da una prospettiva diversa, non solo come materia prima, ma come veicolo di caratteristiche semantiche e sensoriali, in grado di conferire al consumatore un plus di esperienza emozionale e al prodotto finale una forte caratterizzazione.
Il designer diventa dunque artefice di un processo ricostituente volto all'incisività sociale, focalizzato su un tipo di produzione ¿significante¿ che porta su di sé la responsabilità non solo ambientale ma anche ¿culturale¿ dei prodotti.

ERC: 
PE8_11
PE8_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3445061
sb_cp_is_3445495
sb_cp_es_460030
Innovatività: 

Con la ricerca proposta si vogliono verificare le potenzialità di nuovi processi di valorizzazione dello scarto alimentare e di azioni strategiche finalizzate alla promozione di nuovi prodotti e modelli culturali nel campo della Circular Economy; e dare prova della proficuità in termini di innovazione, attraverso l¿uso di metodi progettuali ed operativi, nonché strumenti relazionali e di sintesi della disciplina del design. Nello specifico, l¿attenzione è rivolta al territorio della Regione Lazio, potendo effettivamente contare su una rete di stakeholder di cui il centro Saperi&Co è già parte attiva e dunque in grado di innescare azioni di valorizzazione economica del territorio e di sviluppo dell¿ecosistema della conoscenza. Per raggiungere gli obiettivi di economia circolare, si vuole avviare anche un percorso virtuoso dall'industria ai consumatori finali, dando pari importanza all¿educazione e alla partecipazione attiva degli stessi, attraverso la realizzazione di prodotti edibili in grado di invogliare le comunità locali ad adottare nuovi modelli culturali e di alimentazione. L¿innovatività della ricerca è così in linea con le politiche europee e internazionali sui temi della sostenibilità (Agenda 2030, 2015; Piano d¿azione Europeo per l¿Economia Circolare, 2018) e può essere letta da un punto di vista triplice (economico, culturale, sociale), secondo azioni di tipo ¿bottom-up¿, che mirano ad innescare processi sostenibili e di valore nella dimensione territoriale, per influire su scala globale alla mobilitazione del cambiamento.
Il progetto inoltre, intende mostrare le potenzialità dell'approccio esperienziale ai materiali in termini di esplorazione delle caratteristiche sensoriali-percettive, nonché in termini di comunicazione ed educazione. Il materiale (cibo) diventa un processo cognitivo essenziale e strumento didattico che attraverso l'interazione spinge alla scoperta e all'esplorazione, coinvolgendo e stimolando contemporaneamente ogni modalità sensoriale. Il material tinkering e la manipolazione diretta sembrano essere essenziali per il progettista al fine di individuare le strategie più idonee alla riduzione dello spreco alimentare. Il rifiuto può ispirare i designer ad immaginare prodotti in grado di fornire un plus di esperienza emozionale. Le caratteristiche percettive della materia prima e degli ingredienti vengono incorporate nei materiali, e quindi trasferite al prodotto finale, creando artefatti in grado di stimolare i nostri sensi e di veicolare attraverso di essi valori e significati. La degustazione si traduce infatti in un'esperienza sinestetica per il consumatore, stimolando tatto, vista e olfatto; riproducendo colori, odori, consistenze degli alimenti; e che ¿può considerarsi un modo stenografico per attribuire significati alle cose¿ (Cytowic, 2018).
Infine, attraverso il progetto si intende non solo mostrare diversi modi di riutilizzare gli sprechi alimentari ma anche nuovi processi, nuovi modi di osservare e considerare ciò che ci circonda, nuovi significati e nuove interazioni che, attraverso prodotti effimeri, getta le basi per il ¿design thinking¿ dell domani. Azioni effimere come consumare cibo, deperibile per natura e destinato a breve termine, diventano azioni senza tempo, nate per consolidarsi in futuro e diventare buone pratiche nell'uso comune.

Codice Bando: 
2705490

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