Oggetto della ricerca
L'oggetto dello studio è valutare, mediante l'analisi in microscopia elettronica, la presenza di residui epiteliali di colesteatoma sulle incudini asportate durante l'intervento chirurgico di Timpanoplstica in pazienti affetti da otite media cronica colesteatomatosa. I pazienti verranno selezionati e sottoposti a chirurgia presso la UOC di Otorinolaringoiatria dell'AUO Sant' Andrea; le incudini prelevate verranno inviate, dopo essere state conservate nella glutaral-aldeide al 2% presso la UOC di Anatomia Umana della Sapienza e analizzate attraverso la microscopia a scansione.
Materiali e metodi
10 incudini rimosse durante l'intervento chirurgico di TPL per otite cronica colesteatomatosa, verranno analizzate attraverso la microscopia elettronica a scansione. Le incudini dei pazienti saranno in modo randomizzato in due gruppi:
-5 sono dopo la rimozione, verranno trattate con il sistema CADISS®, un dispositivo medico per praticare una dissezione selettiva meccanica chimicamente assistita.
Il metodo è basato sulla concomitante applicazione topica di una soluzione del farmaco MESNA (sodio 2-mercaptoetansolfonato) che esercita una forza di separazione meccanica ottenuta mediante dissettori meccanici irrigati non taglienti.
- 5 incudini non subiranno nessun trattamento chimico, ma verrà asportata la componente colesteatomatosa unicamente manualmente in microscopia ottica.
I risultati potrebbero dimostrare che il sistema CADDIS potrebbe consentire di rimuovere la quasi totalità di assenza di residui epiteliali sulle incudini, cosa non assicurata e dimostrata in letteratura sulle incudini senza nessun trattamento
Questo progetto di lavoro permetterà di effettuare l'analisi morfologica delle incudini prelevate durante l'intervento di Timpanoplastica, in pazienti affetti da otte cronica colesteatomatosa, verificando la presenza o assenza di biofilm e cellule epiteliali colesteatomatose residue, dopo trattamento con CADDIS o mediante stripping in mcroscopia ottica. Confrontando i due metodi sarà possibile individuare quello più adeguato per la chirurgia ricostruttiva, che esponga a un minor rischio di recidive di patologia i pazienti in cui si effettuerà l'ossiculoplastica nello stesso tempo chirurgico.