Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2530626
Anno: 
2021
Abstract: 

L'ingente stanziamento di fondi da parte della Regione Lazio per favorire azioni di valorizzazione culturale cui si sta assistendo nell'ultimo quinquennio, e la recente creazione di un organismo dedito appositamente allo sviluppo e integrazione di competenze tecnologiche applicate alla conservazione, valorizzazione e promozione di beni e attività culturali - il DTC, comprendente cinque atenei regionali e tre enti di ricerca nazionali - hanno posto la necessità di comprendere natura e complessità dei progetti ideati, in fieri o realizzati: censirne la distribuzione geografica, analizzarne le modalità operative, conoscere le finalità dell'intervento e quali impatti sul territorio e sulla comunità abbia generato, sono elementi fondamentali per uno studio analitico propedeutico alla progettazione locale e territoriale, all'ottimizzazione delle risorse economiche e umane da investire, all'analisi delle reti e delle sinergie tra aree, infrastrutture e comunità, alla possibilità di attivare percorsi di co-progettazione, co-design e di partecipazione dal basso, al supporto dello sviluppo di politiche di investimento mirate a integrazione delle politiche regionali di riferimento. La Regione Lazio e il Distretto Tecnologico per le Nuove Tecnologie applicate ai Beni e alle Attività Culturali (DTC) costituiscono quindi due ottimi casi studio dal quale desumere gli elementi pilota da applicare a livello nazionale: il lavoro di censimento ed analisi andrà quindi a individuare una serie sperimentale di metriche, fornendo quindi non solo un censimento dello stato dell'arte al momento attuale - partendo dalla dimensione regionale, nell'ottica di giungere alla copertura del territorio italiano - ma anche un complesso di strumenti in grado di esaminare e orientare gli asset di progettazione, a supporto delle azioni politiche ed economico di sviluppo.

ERC: 
SH5_7
SH1_11
SH2_12
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3597720
Innovatività: 

La rilevata mancanza, come illustrato nei precedenti paragrafi, di un sistema di analisi e monitoraggio complesso e complessivo, rende di fatto la piattaforma di gestione dell'Osservatorio uno strumento all'avanguardia, approfondendo il tema della progettazione culturale nel senso delle metriche di distribuzione, valutazione, impatto sul territorio e comunità. In tal senso va ad integrare progetti di monitoraggio già esistenti, incentrati sulla trasparenza amministrativa, come OpenCoesione (https://opencoesione.gov.it/it/temi/cultura-e-turismo/, sui temi di cultura e turismo) e l'Osservatorio Territoriale dei Beni Culturali e dello Sviluppo Turistico Regionale (https://dtclazio.it/osservatorio-beni-culturali-della-regione-lazio), in seno al DTC Lazio e in via di costituzione al momento della stesura della presente proposta, un ambiente di raccolta della domanda/offerta di servizi territorializzati rivolti ad una pluralità di utenti al fine di assicurare una gamma diversificata e completa di mappature, censimenti e monitoraggi nel tempo delle tecnologie e dei modelli di business, con riferimento ai beni e ai siti culturali e alla loro valorizzazione, gestione e fruizione.
L'importanza dell'OsPaC si conferma anche nell'essere uno strumento di ottimizzazione delle politiche di investimento territoriale, consentendo di individuare su quali asset investire o intervenire con una puntualità ed efficienza maggiore rispetto a quelli derivanti da una semplice analisi SWOT (la matrice che individua punti di forza, Strengths, debolezze, Weaknesses, opportunità, Opportunities, e minacce, Threats, insistenti su un elemento) territoriale. Se nel bilancio dello stato le spese relative al patrimonio culturale italiano sono in gran parte incluse in due missioni di spesa - "Tutela dei Beni Culturali" e "Turismo" - per le quali nel 2019, l'ammontare era di appena lo 0,15 per cento del Pil e lo 0,3 per cento della spesa primaria (cioè il totale delle spese della Pubblica Amministrazione al netto degli interessi sul debito pubblico), localmente, nei bilanci comunali è dedicata un'intera missione, chiamata "Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali", suddivisa in "Valorizzazione dei beni di interesse storico" e "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale". Nella prima sono comprese le spese per tutela, sostegno, ristrutturazione e manutenzione di beni di interesse storico, artistico e culturale, oltre che del patrimonio archeologico e architettonico; vi si ritrovano inoltre gli investimenti per la ristrutturazione di biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie d'arte, teatri e luoghi di culto (se di valore e interesse storico). Nella seconda vengono inserite le spese per la regolamentazione delle strutture culturali (compresi musei, biblioteche, gallerie d'arte, teatri, sale per esposizioni, giardini zoologici e orti botanici, acquari, e così via), ma anche il sostegno economico alle manifestazioni e alle attività culturali, oltre a quelle di culto. Questa parte del bilancio non comprende il sostegno a strutture o iniziative finalizzate direttamente al turismo. Un'indicizzazione di tali elementi, e l'incrocio con le metriche derivanti dall'analisi dei progetti realizzati, consente di ottimizzare gli investimenti delle diverse missioni, favorendo così un processo virtuoso di risparmio e dunque ulteriore investimento.
Con medesime finalità, l'OsPaC può inoltre operare sinergicamente con la Smart Specialization Strategy (S3 della Regione Lazio, http://www.lazioinnova.it/wp-content/uploads/2017/05/Smart_Specialisatio...) e il Piano Strategico del Turismo (https://www.turismo.beniculturali.it/home-piano-strategico-del-turismo/p...), elaborato per dotare l'Italia di un indirizzo strategico e di una visione unitaria del turismo e della cultura, rispondendo all'esigenza di porre il settore turistico al centro delle politiche di sviluppo del Paese, con conseguenti investimenti.
La piattaforma all'avanguardia dell'OsPaC consentirà inoltre diverse tipologie di analisi dei progetti regionali che nasceranno in seno al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, inserito all'interno del grande progetto europeo di ripartenza Next Generation EU, destina oltre 6 miliardi di euro alla Cultura, attraverso le misure raccolte all'interno della Missione 1 del testo (https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf, alla voce Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura), finalizzate principalmente a "incrementare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali".

Codice Bando: 
2530626

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