Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2022014
Anno: 
2020
Abstract: 

La malattia diverticolare è una condizione molto comune nei paesi occidentali, dove si configura come la quinta malattia gastrointestinale più importante in termini di costi per la sanità. Lo spettro clinico di questa condizione è estremamente vario: nella maggior parte dei casi i pazienti rimangono asintomatici (diverticolosi), mentre circa il 20% sviluppa sintomi tra cui dolore addominale, alterazioni dell'alvo e gonfiore (malattia diverticolare sintomatica non complicata) o più raramente complicanze come la diverticolite acuta e la colite segmentaria associata alla diverticolosi (SCAD).
Recenti studi epidemiologici mostrano un trend crescente del tasso di ospedalizzazione per complicanze diverticolari, specialmente nei soggetti più giovani; tuttavia la storia naturale di questa condizione è stata fino ad oggi poco studiata e non sono disponibili dati derivanti da studi longitudinali finalizzati a comprendere l'incidenza delle complicanze associate.
Anche la patogenesi e i fattori di rischio (demografici, stile di vita, abitudini alimentari, comorbidità e uso di farmaci) associati alle complicanze della malattia diverticolare, sia per quanto riguarda la diverticolite acuta che la SCAD, sono poco delineati.
Questo progetto si pone come obiettivo quello di valutare, l'incidenza delle complicanze e i fattori di rischio associati alla progressione della malattia in pazienti affetti da malattia diverticolare del colon.
In particolare, proponiamo di valutare: i) l'incidenza della diverticolite acuta (primo episodio) e della recidiva in pazienti con malattia diverticolare del colon nel corso di 5 anni di follow-up; ii) la frequenza della colite segmentaria associata a diverticolosi (SCAD) nell'ambito di pazienti con riscontro endoscopico di diverticolosi.

ERC: 
LS4_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2612243
sb_cp_es_363146
Innovatività: 

Il presente progetto propone di identificare in due differenti popolazioni di pazienti con malattia diverticolare del colon, l'incidenza e i fattori di rischio potenzialmente associati allo sviluppo di complicanze della malattia.
In relazione alla diverticolite acuta, il ruolo delle abitudini dietetiche è attualmente un importante tema di ricerca clinica. Un vasto studio epidemiologico dell'European Prospective Investigation in Cancer and Nutrition (EPIC) ha valutato l'associazione tra l'abitudine vegetariana, l'assunzione di fibre alimentari e il rischio di malattia diverticolare. Gli autori hanno mostrato che i soggetti vegetariani avevano un rischio inferiore del 31% di ricovero ospedaliero o morte per malattia diverticolare rispetto ai soggetti onnivori (RR: 0,69; 95%CI: 0,55-0,86), suggerendo come una dieta ricca di fibre sia protettiva per lo sviluppo di complicanze della malattia [Crowe FL]. Risultati simili sono stati riportati in uno studio successivo, condotto in una coorte di soggetti di sesso maschile con diverticoli colici, che ha dimostrato che uno stile dietetico di tipo "occidentale" (ricco di carne rossa, dolci, cereali raffinati ed ad alto contenuto di grassi) rispetto ad una alimentazione "prudente" (con un maggiore introito di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, carne bianca e pesce), possa predisporre ad un maggior rischio di diverticolite [Strate LL]. Tuttavia questi studi si basano su pazienti affetti da diverticolosi e malattia diverticolare non complicata, ed escludono quindi pazienti che già hanno presentato nella loro storia complicanze come la diverticolite. Pertanto ad oggi non sono disponibili dati relativi ai possibili fattori di rischio nutrizionali in pazienti che hanno già sviluppato complicanze diverticolari.
Benchè con un livello di evidenza molto basso, dato dalla mancanza di studi disegnati ad hoc, le linee guida americane sul trattamento della diverticolite acuta, supportano l'uso di una dieta ricca di fibre in pazienti con storia di diverticolite al fine di prevenire episodi di recidiva [Stoolman N].
Il presente studio, che prevede la raccolta dettagliata delle abitudini alimentari nei diversi scenari clinici di malattia diverticolare (diverticolosi /SUDD/ pazienti con pregressa diverticolite), paragonati ad un gruppo di controllo (assenza di diverticoli e sintomi gastrointestinali) dovrebbe essere pertanto in grado di identificare la presenza di potenziali fattori di rischio o protettivi per lo sviluppo della diverticolite e della sua recidiva.
Peraltro anche per altri fattori di rischio legati allo stile di vita (obesità, fumo di sigaretta, inattività fisica), all'assunzione di terapie (anti-infiammatori non steroidei, cortisonici, anticoagulanti, oppioidi), o individuali (comorbidità GI e/o extra GI), sono necessarie conferme nell'ambito di studi di coorte longitudinali.
Anche in relazione ad un'altra importante complicanza della malattia diverticolare come la SCAD, il presente progetto propone degli avanzamenti rispetto alle attuali conoscenze in quanto ad oggi non sono disponibili dati derivanti da studi prospettici, né sono delucidati i potenziali fattori di rischio per il suo sviluppo.
La comprensione del ruolo di ognuno di questi fattori aprirà la possibilità ad un approccio terapeutico basato sull'evidenza per la prevenzione dello sviluppo di complicanze, che tutt'ora non è chiaro.

Crowe FL, et al. BMJ 2011; 343:d4131.
Stoolman N, et al. Gastroenterology 2015;149:1944-49.
Strate LL, et al. Gastroenterology 2017;152:1023-30.e2.

Codice Bando: 
2022014

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