Pochi studi hanno analizzato risultati e cause di fallimento a lungo termine delle protesi di capitello radiale. Attualmente, la mobilizzazione asettica, caratterizzata dalla progressiva comparsa di radiolucenze periprotesiche ed osteolisi endostali, è ritenuta la prima causa meccanica di fallimento degli impianti.
Recentemente, Chanlalit ed al. hanno descritto un diverso pattern di riassorbimento osseo che interessa la porzione prossimale e periostale del collo radiale di incerto significato clinico; questi autori hanno ipotizzato che il riassorbimento prossimale del collo del radio (RPCR) sia causato da stress-shielding. Questo fenomeno biomeccanico è stato ben studiato nelle protesi d'anca ed è emerso che la differenza di rigidezza tra impianto ed osso, la forma e dimensioni dello stelo e le proprietà del materiale di rivestimento rappresentano i fattori principali che ne influenzano la comparsa e progressione. In questa articolazione questo fenomeno, quando accentuato, conduce a complicanze quali le fratture e la mobilizzazione rendendo spesso necessaria una revisione.
Allo stato attuale non sono noti i fattori eziologici che comportano la comparsa del RPCR nell'articolazione del gomito. Supposta corretta la causa biomeccanica, scopo di questo studio retrospettivo/prospettico è di verificare se esistano correlazioni tra forma e dimensioni degli steli corti a press-fit ed il grado di RPCR. Per questo scopo è stato ideato uno studio comparativo tra uno stelo cilindrico ed uno conico. Le due ipotesi dello studio sono state che 1) gli steli cilindrici determinano un maggior RPCR rispetto agli steli conici, 2) un maggior riempimento della porzione distale o prossimale del collo radiale determina un maggior o minor grado di RPCR, rispettivamente. Saranno analizzati gli esami radiografici pre e post-operatori standard e ad elevato ingrandimento, esami TC e DXA di pazienti che dal 2008 sono stati trattati chirurgicamente di protesi del capitello radiale.
Questo progetto ha l'obiettivo principale di verificare l'ipotesi più attualmente accreditata tra gli esperti circa la causa principale del RPCR rappresentata dallo stress-shielding. Considerando che nessun altro studio si è focalizzato sull'analisi dei fattori che possono comportare lo stress-shielding nelle protesi di capitello radiale, questo lavoro è da ritenersi senz'altro innovativo, come anche le tecniche con cui si intende realizzarlo. In particolare, l'esame DXA non è stato mai utilizzato in questa regione anatomica per la quantificazione della perdita progressiva di massa ossea del collo radiale. Questo studio può fornire importanti ed innovativi dati per la corretta interpretazione di questo fenomeno e per lo sviluppo di una nuova generazione di impianti protesici che consentano di conservare il bone-stock del collo radiale, in modo simile a quanto si è già verificato nelle protesi d'anca.